martedì 19 settembre 2006

QUESTI NOSTRI MERIDIONALI (1962)

Dalle piane della provincia di Torino alle Valli di Susa e di Aosta, soltanto con scuole specializzate potremo inserire nella vita sociale gran parte di questi uomini del sud. E' vero che non arrivano da noi tutti santi, ma le nostre istituzioni sociali sono all'altezza per recuperare gran parte di questa gente? Siamo stati presi quasi alla sprovvista e facciamo il possibile, sempre che il Governo ci dia una mano e non solo promesse. La Cassa del Mezzogiorno dovrebbe trasferire parte dei suoi capitali al nord, poichè non basta dare loro una casa, ma occorre anche insegnare come tenerla. La maggior parte della gente del sud, spinta a noi dalla povertà assoluta, ha sempre vissuto addirittura in capanne o in case dove starebbero bene soltanto gli animali. Per giungere al totale recupero dei sudisti, siano essi siciliani, calabresi, napoletani o pugliesi, occorre combattere su un secondo fronte più drammatico e difficile: i delinquenti. La cronaca nera è palestra d'insegnamento. Colpire a fondo non significa solo eliminare bubboni cancrenosi, ma liberare i meridionali sani da paure e coercizioni morali che ritardano notevolmente la loro evoluzione mentale.
(Monitore Valdostano)

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