giovedì 30 novembre 2006

CHEZ NOS EMIGRES (1972)

Nos 35-40.000 émigrés Valdotains épars dans le monde ont continué, en 1972, à travailler et à peiner loin du Pays natal. Ils en ont porté, à chaque jour, dans leur coeur, la douce attachante image; ils en ont ressenti la poignante nostalgie. En très grand nombre ils ont pu revenir, Dieu merci, de la France et la Suisse, meme des Amériques, pour un court séjour au Pays, lors des vacances. La Vallée, les parents, les amis les ont accueillis avec joie. Ces rencontres bienfaisantes pour tous, entre Valdotains, émigrés et sejournants au Pays, se font, année par année, plus fréquentes à mesure que les moyens de communications se font plus aisés et plus rapides. Nous pouvons nous en réjouir du fond du coeur! Nous devons, pour notre part, sentir très profondément que nos Emigrés sont bien nos "frères", qu'ils sont de notre "maison", qu'ils sont comme nous "la Vallée d'Aoste". Vive l'émigration Valdotaine! (Le Messager Valdotaine)

Foto: Les Jeunes Valdotaines de Paris ont exécuté une brillante danse Yougoslave...
Au centre, M.me Thérèse Ravaux, animatrice du Groupe Theatral.

PRIMI NELLE BOCCIATURE SCOLASTICHE (1972)

Secondo una recente statistica elaborata dall'Istat, record negativo per la Valle d'Aosta nel settore scolastico: Nella nostra regione infatti c'è il maggior numero di bocciati. La situazione è precipitata -dice l'assessore alla Pubblica Istruzione Ferruccio Lustrissy- con l'afflusso degli immigrati e perchè molti genitori non sono in grado di assistere i propri figli. Bisogna correre ai ripari. Entro gennaio del 1973 si cercherà di istituire dei corsi di doposcuola per il recupero e l'assistenza degli studenti stessi. Questo record, conclude l'assessore, non ci fa di certo onore. (Gazzetta del Popolo)

mercoledì 29 novembre 2006

LA FACCIA E' SALVA...(2006)

Alleluia! Faccia e prestigio sono salvi. E non è uno scherzo per l'uomo italico! Grazie ad un ultimo sondaggio apparso recentemente sui giornali nazionali infatti, siamo balzati di nuovo agli onori della cronaca poichè in base ad una ricerca fatta dalla Ipsos su un campione di 14 mila donne provenienti da 14 nazioni, ebbene, le nostre connazionali hanno asserito che -udite udite- "sessualmente siamo mooolto soddisfatte". E non sono poche, poichè questa gratificazione nei nostri confronti arriva addirittura dall'82% delle donne intervistate. Una rivalutazione dunque dell'italico 'latin lover', risalita la china dopo l'umiliazione del sorpasso avvenuto tempo fa -secondo un sondaggio condotto dal mensile "Men's Health" - ad opera di spagnoli , francesi e greci. Ma non è finita qui, poichè la conferma che a letto i maschi italiani ci sanno fare arriva da un altra domanda: Desidera una sessualità migliore? Ebbene, solo il 18% delle donne ha risposto si, contro il 33% di quelle europee. Una bella vittoria se pensiamo che solo un anno fa le italiane che volevano una vita sessuale migliore erano addirittura il 64 per cento. Tiriamolo fuori dunque l'orgoglio... Siamo ritornati i primi della classe perchè sotto le lenzuola, -ci mancherebbe!- "non ci batte nessuno"... (Gericus)

JOSEPH FILLIETROZ & EMILE CHANOUX (1972)

Les Parlementaires élus aux élections des 26-27 novembre 1972, en vue de remplacer le deux élus "post mortem" des 7-8 mai, Mr Oreste Marcoz et Germain Ollietti, sont Mr l'Av.t Joseph Fillietroz -né à Saint-Barthelémy le 21 Mars 1914, Avocat, Syndic de Nus- pour le Sènat, et Mr le Notaire Emile Chanoux -né à Aoste le 7 Septembre 1944, quatre mois aprés la mort de son Père Emile Chanoux, martyr de la Résistence Valdotaine- pour la Chambre. Ils ont été élus sur la liste dite des "Progressistes" qui a été votée par le "dissidents" de l'U.V., par les D.P., le P.C.I. et le P.S.I.. Ils ont obtenu respectivement 29.665 et 32.192 votes. Les Candidats de la "Concentration Démocratique et Autonomiste" composée de l'U.V., de la D.C., du R.V. et du P.S.D.I., Mr l'Avocat Victorin Bondaz et Mr Pierre Fosson, ont obtenu respectivement 29.098 et 31.964 voix de suffrage. N'ont pas voté: 6.566 électeurs. Vote Blancs: 4.039 pour le Sénat; 4.453 pour la Chambre. (Le Messager Valdotaine)

martedì 28 novembre 2006

MUORE UGO SOGNO (1972)

Uno tra i più noti e importanti impresari valdostani muore di infarto. E' il commendatore Ugo Sogno, nato 65 anni fa a Camandona. Giovanissimo, Ugo Sogno si era trasferito in Valle d'Aosta dove si era imposto per le sue doti e capacità nel settore delle costruzioni stradali. La sua impresa infatti, una delle migliori e non solo del Piemonte, effettuò grandi opere stradali come la bretella di Santhià, alcuni tratti della superstrada per il Monte Bianco, il complesso idroelettrico del Buthier e ultimamente stava lavorando alla tangenziale di Torino. Molto noto in Valle per la sua generosità e il suo buon cuore, Ugo Sogno era sempre sollecito a recare tangibile aiuto a quanti si rivolgevano a lui. La sua vita però non è sempre stata facile, poichè dieci anni fa aveva perso l'unico figlio Ezio in un incidente automobilistico alle porte di Aosta. Resta la figlia Carolina, andata in sposa all'avvocato Gianni Bondaz. Per il momento non si conoscono i particolari del decesso, anche se il referto parla di problemi cardiaci. (Gazzetta del Popolo)

TRE PAESI VALDOSTANI IN GUERRA DA 700 ANNI (1972)

Sono Torgnon, Verrayes e Saint Denis, e l'oggetto della discordia è una sorgente d'acqua che sgorga a 3000 metri di altitudine su cui le tre frazioni rivendicano sacrosanti diritti. Questa guerra vera e propria, poichè ci fu anche un morto nei tempi andati, soltanto nell'800 si tramutò in un conflitto giudiziario. Ora si profila un 'trattato di pace', è questione di settimane. L'acqua infatti sarà equamente divisa grazie ad una canalizzazione dal costo di 500 milioni di lire. Armando Mattamel, 71 anni e sindaco di Verrayes sta per riunire la Giunta Comunale e discutere il 'trattato di pace'. "Speriamo che questa sia la volta buona" ha detto. (Gazzetta del Popolo)

UN PROGETTO PER ELIMINARE I TIR DA AOSTA (1972)

Una senzazionale proposta dell'architetto Berlanda in Commissione Urbanistica per la nostra città in corsa verso gli anni '80: Una sopraelevata ad Aosta dalla collina all'autoporto, poichè il capoluogo rimarrà soffocato se non si provvederà presto a creare un nuovo nodo di traffico a sud. Dal momento che l'apertura dei due trafori ha creato una corrente inimmaginabile di traffico attraverso la nostra regione, si deve correre ai ripari. E' un avveniristica strada sopraelevata dunque quella che dovrebbe attraversare la statale 26 a croce, dalla collina di Saint Christophe fino all'autoporto quale soluzione al traffico sempre più intenso e caotico che si registra nel corridoio stradale della Valle. Il progetto, che comunque per ora è solo una proposta, appare abbastanza allettante, anche se non mancheranno considerazioni contrastanti. Nonostante tutto, quella dell'architetto Berlanda resta una proposta da prendersi in considerazione. (Gazzetta del Popolo)

lunedì 27 novembre 2006

AOSTA VALLEY: WHAT ELSE?

Located in the extreme northwest of the Italian peninsula and surrounded by alpine peaks, the Aosta Valley is located in the "heart" of Europe. It is a real paradise for mountain lovers, from the classic alpine mountaineer to the most "radical" skier, from the fanatic nature lover to the adventurous sportsman: winter and summer in the Aosta Valley mean satisfying everyone's needs while fully respecting nature. The excellent ski facilities have made this Valley famous the world round, hosting World Cup and many other international skiing competitions. The massifs of the Matterhorn, Gran Paradiso and Monte Bianco are the most longed for goals of alpine mountain-climbers, and all the valleys are very popular for hikers. Aosta Valley is history and culture with its Roman and pre-Roman vestiges and Medieval castles that can be seen all over the Valley; with its handycraft whose wooden figurines, lace and all kinds of sculpture are the real protagonists of the regional fairs, and with the folklore, whose brightly coloured costumes are part of the saints' day and carnival, different for each valley. And last but not the least the gastronomic culture, which includes dishes made with 'fontina' fowl, vegetables in season: centuries-old recipes. Closely guarded traditions passed on from generation to generation didn't forbid Aosta Valley's providing with a modern tourist organization and offering a youthful and modern image in Italy and abroad. (Ufficio Regionale del Turismo)

DELITTO AL CASINO DI SAINT VINCENT (1972)

Il tragico fatto di sangue è avvenuto sulla soglia della casa da gioco. L'assassino, un disoccupato già ricoverato in manicomio è stato catturato cinque ore dopo. La vittima è un appuntato di pubblica sicurezza Adolfo La Bernarda di 49 anni, il quale durante il suo servizio di sorveglianza aveva allontanato il suo assassino, Duilio B. di 39 anni di Torino, perchè aveva dato in escandescenze dopo una perdita alla roulette. Improvvisamente questi estraeva di tasca un lungo coltello lanciandolo verso il poliziotto. Colpito al cuore, La Bernarda cadeva fulminato. La vittima era molto conosciuta nella nostra città dove prestava servizio da circa 20 anni. Grande è lo sdegno nella nostra regione per quest'ennesimo triste fatto di sangue. (Gazzetta del Popolo)

STRAGE ALLE OLIMPIADI DI MONACO (1972)

Si spengono nel sangue le Olimpiadi. E' il 5 settembre. I Giochi Olimpici, iniziati il 26 agosto vengono funestati da un impresa terroristica. Durante la notte, otto terroristi arabi penetrano nella palazzina degli atleti israeliani sequestrandone nove ed uccidendo l'allenatore. Chiedono il rilascio da parte di Israele di 200 palestinesi. Le trattative con la polizia tengono il mondo con il fiato sospeso. A sera l'accordo sembra concluso: terroristi e ostaggi partono in elicottero verso l'aeroporto. Ma i poliziotti sparano e i fedayn rispondono. Nello scontro a fuoco 17 sono i morti. Bonn ammette: Era una finta trattativa, poichè eravamo decisi a non lasciarceli scappare. L'Olimpiade prosegue, "ma lo sport è sconfitto". (Gazzetta del Popolo)

VALLE D'AOSTA IN NUMERI (1972)

Secondo i dati dell'ultimo censimento, nei 74 Comuni i valdostani sono aumentati poco più di 8.000 unità in dieci anni. Solo il capoluogo fa registrare un incremento di 6.300 residenti. Con l'ultimo censimento del 1971 dunque, i valdostani ammontano a 109.252 unità, di cui 54.717 maschi e 54.535 femmine. Al censimento del '61 invece la popolazione residente era di 101.959 unità. La popolazione attiva è oggi di 41.000 unità di cui 5.600 nell'agricoltura e il resto in altre attività. Proseguendo poi nello sfogliare i dati di questo censimento, si scopre che in Valle d'Aosta esistono 40.167 case di cui solo 25.000 occupate. Questo significa che in Valle si è molto costruito in questi ultimi anni. Tirando le somme, bisogna dunque riconoscere che nonostante tutto ci si trova di fronte ad una regione in fase di crescita. Una crescita forse lenta, destinata però a proseguire negli anni a venire, se le tendenze attuali non subiranno freni. (Gazzetta del popolo)

domenica 26 novembre 2006

RISULTATI ELEZIONI 7/8 MAGGIO (1972)

Per queste Elezioni Politiche erano presenti in Valle quattro liste o simboli:
1) I Democratici Popolari, P.C.I., P.S.I., P.S.I.U.P. e il P.R.I. presentavano quali candidati, il Conte Ettore
Passerin d'Entreves per il Senato e l'Avvocato Dante Malagutti per la camera.
2) La Concentrazione Democratica Autonomista formata dalla D.C., dall'U.V., dal R.V. e dal P.S.D.I. presentava l'Avvocato Oreste Marcoz per il Senato e il Deputato Notaio Germano Ollietti per la Camera.
3) Il P.L.I. presentava Livio Brédy per il Senato e Luciano Stiglich per la Camera.
4) Il M.S.I. presentava Giulio Arata per il Senato e Giovan Battista Parisi per la Camera.

Questi i risultati del voto:

Senato : elettori 72.373 - votanti 67.738 - Schede Bianche 3.457
Passerin : voti 26.359
Arata : voti 2.116
Marcoz : voti 30.613
Brédy : voti 3.002

Camera : elettori 79.053 - votanti 74.308 - Schede Bianche 3.804
Malagutti : 28.878
Parisi : 2.473
Ollietti : 33.571
Stiglich : 3.461

I candidati Marcoz e Ollietti che hanno vinto queste elezioni, come sappiamo sono deceduti nell'incidente stradale del 25 aprile scorso.

(Le Messager Valdotain)

sabato 25 novembre 2006

DRAMMA DELLA GELOSIA: UCCIDE MOGLIE, AMANTE E SI SUICIDA (1972)

La tragedia si è compiuta ieri, sabato 27 maggio. Raggiunta la consorte che da alcuni giorni si era trasferita a casa dell'amico, l'uomo li sopprime entrambi, poi, raggiunta la casa di un parente si punta la pistola alla testa e preme il grilletto. Dramma della gelosia dunque. Autore della strage è un uomo di 28 anni, un operaio della cogne che abitava in frazione Champagne di Verrayes. A cadere sotto i colpi della sua pistola, la moglie anch'essa di 28 anni e un dipendente Enel di 42. L'0micida, saputo che la moglie si era stabilita in casa dell'amico a Saint Pierre, ha deciso di farla finita con tutti. Prima di uscire di casa si è messo in tasca una calibro 22, si è soffermato al bar "Buon Umore" sotto casa e si è bevuto un bicchiere di vino, poi, con la sua Fiat 124 ha raggiunto Saint Pierre. Arrivato davanti alla porta ha bussato. Con un colpo alla testa ha freddato la moglie che era andata ad aprire, poi è stata la volta dell'amico. Un attimo dopo, verso le ore 21 raggiungeva con la sua auto uno spiazzo antistante la casa dello zio in frazione Arlier, si puntava la pistola alla tempia e faceva fuoco. Il massacro era compiuto. (Gazzetta del Popolo)

ARRESTATO LO SQUARTATORE (1972)

"Sono stato io" confessa il marito della donna il cui corpo tagliato a pezzi è stato rinvenuto sotto un ponte in frazione Clusaz di Gignod. L'uomo, un manovale valdostano, è crollato dopo un lungo e ininterrotto interrogatorio da parte degli inquirenti. La vittima, 32 anni soprannominata "la francesina", viveva assieme al suo carnefice in un tugurio in regione Saint Martin de Corleans in via Chabloz al numero 16. "La mia vita coniugale è stata da sempre un inferno" ha detto dopo la confessione l'omicida. (Gazzetta del Popolo)

FEROCE DELITTO A GIGNOD (1972)

Il cadavere tagliato a pezzi di una donna è stato trovato ieri da due uomini in un torrente vicino alla frazione Clusaz. Si presume che il delitto sia stato commesso giorni fa e che l'assassino si sia poi sbarazzato della vittima gettandola da un ponte. E' un fatto orribile che ha gettato nell'angoscia e nella paura la popolazione valdostana. Il pericoloso squartatore è ancora in giro per la nostra regione e per il momento pochissimi elementi sono in mano agli inquirenti per far si che questi venga assicurato alla giustizia. (Gazzetta del Popolo)


MORTI IN UN INCIDENTE STRADALE OLLIETTI E MARCOZ (1972)

Due le vittime e due feriti in gravi condizioni. E' questo il tragico bilancio dell'incidente automobilistico accaduto ieri lunedì 24 aprile poco dopo le una della notte in cui hanno perso la vita Germano Ollietti 56 anni e Oreste Marcoz 67, sulla via di ritorno da Champoluc dove si erano recati per un comizio elettorale. Sulla stessa auto, una Citroen DS21 si trovavano due attiviste del PSDI Raffaella D. di 36 anni e Valentina D.M. di 46, ambedue ricoverate in gravi condizioni all'ospedale di Aosta. L'onorevole Ollietti e l'avvocato Marcoz, quest'ultimo già Presidente della Regione dal 1958 al 1963, erano candidati alle prossime elezioni per la Camera e Senato. Il tragico incidente si è verificato a pochi chilometri da Verres quando l'auto si è trovata ad affrontare una doppia curva. "Non riesco più a controllarla!" sono state le ultime parole di Ollietti prima dello schianto. Dietro di loro seguiva una Fiat 500 con a bordo Elio M. vicesegretario del PSDI e Bruno D. marito di una delle due donne ferite, i quali hanno subito allertato i soccorsi. Germano Ollietti purtroppo moriva poco dopo mentre l'avvocato Oreste Marcoz, rimasto troppo a lungo tra i rottami della verttura cessava di vivere all'ospedale di Aosta per emorragia interna. Profonda impressione in Valle d'Aosta. (Gazzetta del Popolo)

Foto: In alto Germano Ollietti e sotto Oreste Marcoz

venerdì 24 novembre 2006

TRAGICO INCIDENTE AUTOMOBILISTICO (1972)

Grave bilancio di una sciagura stradale in Valle d'Aosta. Quattro giovani di Cogne in auto, annegano cadendo in un canale al ritorno da una discoteca. Tre delle vittime avevano 18 anni ed una 17. La nostra regione è in lutto. Le vittime, Daniele J., Franco S., Duilio F. e Fermo G. viaggiavano a bordo di una Mini, quando per cause imprecisate volavano con l'auto nel canale idroelettrico profondo otto metri che alimenta la centrale della società Cogne di Aymavilles. La disgrazia, avvenuta verso le ore 22 di domenica 16 aprile, è stata scoperta solo alle ore 9 del mattino dopo. A scoprirla un operaio della Cogne, tale Firmino Banard, 48 anni e guardiano del canale. Nell'intento di ripulire la griglia dell'imbocco del canale, con raccapriccio l'uomo ha visto una mano affiorare dall'acqua. Uno per uno poi sono venuti alla luce gli altri cadaveri. I giovani, si è saputo, avevano trascorso la domenica in una sala da ballo di Gressan, poi, verso le ore 21 si erano rimessi sulla strada diretti a casa. In località Plante, tra la frazione di Pompiod e l'abitato di Aymavilles dove la strada compie una doppia curva, l'incidente che ha gettato nel dolore quattro famiglie. (Gazzetta del Popolo)

GERICUS... INTERNATIONAL (2006)

Una gradita sorpresa, e forse un riconoscimento al nostro lavoro. Visto che numerosi erano i 'naviganti' stranieri che approdavano a questo sito, pensammo bene di rivolgerci anche a loro, e per stimolarli a venire sempre più spesso, scrivendo notizie o curiosità nella loro lingua, un idea che a ragion veduta ci ha dato ragione, poichè uno di questi 'foreigners' ci ha premiato. Come? Mettendo il sito di Gericus tra i suoi links preferiti e consigliati. In questo caso siamo finiti su "Chasing Vincenzo" , un "international blog" di Chicago, (USA) molto seguito. Un sincero saluto dunque al suo autore e... thank you very much! (Gericus)

(Foto: il sito in questione)

NESSUN TEST A SCUOLA SUI PROBLEMI DEL SESSO (1972)

"Si tratta di una proposta che abbiamo respinto". Nel frattempo è stata presentato un istanza al Sovrintendente della Pubblica istruzione, chiedendo che venga condotta un inchiesta per accertare se sia vero che due insegnanti della scuola Media di Verres avrebbero proposto agli allievi un test sessuologico. Il questionario avrebbe avuto tra le altre anche domande scabrose come queste: Hai intenzione di giungere vergine all'altare? Perchè? Ed ancora: Ti attraggono le esperienze sessuali? Perchè? E' uno scandalo dunque, anche se l'assessore alla Pubblica istruzione Ferruccio Lustrissy getta acqua sul fuoco: "Chi ha proposto tutto questo ha dovuto rinunciare, perciò non c'è motivo alcuno per preoccuparsi di una questione che non esiste". Da una prima indagine, sembra che siano state addirittura due studentesse a formulare i test e a distribuirli a scuola. (Gazzetta del Popolo)

RADDOPPIATO IL TURISMO IN VALLE (1972)

Lo ha reso noto l'assessore Bruno Milanesio in un consuntivo sul turismo nella nostra regione relativo al trascorso 1971, dal quale risulta che nella stagione passata si è superata la soglia di 3 milioni di presenze, con un incremento del 56 per cento rispetto al 1970. In testa al numero dei turisti stranieri abbiamo avuto in ordine francesi, tedeschi, belgi, inglesi, americani, svizzeri, olandesi, svedesi, austriaci e greci. L'assessore Milanesio si è poi soffermato sul discorso della stazione di Pila, un comprensorio che dovrebbe risolvere la crisi occupazionale in Valle d'Aosta per via degli oltre mille posti stabili di lavoro che si creeranno negli esercizi alberghieri della zona. (Corriere della Valle)

giovedì 23 novembre 2006

TEPPISTI IN CITTA' (1972)

Sgominata una banda di giovani ladri grazie ad un bottone. E' questo particolare dunque che ha permesso ai carabinieri di Saint Vincent di risalire e denunciare dieci giovani a piede libero per furto aggravato e continuato. Ai giovani -sette studenti, due disoccupati e un cameriere-, vengono addebitati ben 72 furti compiuti in questi ultimi giorni in Valle. L'ultimo in ordine di tempo è avvenuto prorio a Saint Vincent ai danni di una vettura. A terra, nei pressi dell'auto però, i carabinieri hanno scorto uno strano bottone di un cappotto e tutto è partito da lì. Per prima cosa si è cercato di sapere dove e quanti cappotti con quel tipo di bottone fossero stati venduti in Valle: due soltanto. Uno era stato acquistato da un giovane ventenne di Chatillon, il quale è stato subito sentito dalle forze dell'ordine. Messo alle strette, il giovane non solo ha ammesso il furto, ma ha fatto anche i nomi dei complici della banda, che in un attimo sono stati individuati e denunciati. (Corriere della Valle )

mercoledì 22 novembre 2006

COW BOYS & FOOD...(1880)

Quail Pie.

Recipe: 6 quail/ 6 slices carrot/ stalk of celery/2 slices onion/ spring of parsley/ bit of bay leaf/
1/2 teaspoon peppercorns/flour, salt and pepper/ sherry wine.

Remove breasts and legs from birds, season with salt and pepper, dredge with flour and saute in butter. To butter in pan add vegetables and peppercorns and cook five minutes. Separate backs of birds in pieces, cover with cold water, add vegetables, and cook slowly one hour. Drain stock from vegetables and thicken with flour diluted with enough cold water to pour easily. Season with salt, pepper and wine. If not rich enough, add more butter. Allow one bird to each individual dish, sauce to make sufficiently moist, and cover with plain or puff paste, in which make two incisions, through which the legs of the bird should extend.


Frontier Fare: Foods the Western way.
by Barbara Blackburn
Western Cooking Columnist-

from: The Tombstone Epitaph.
The Historical Monthly Journal of the Old West.
Tombstone, Cochise County, Arizona. USA.

LA BEFFA ALL'AUTOVELOX (2006)

Stanco forse dei limiti di velocità da lui ritenuti assurdi, questo è l'incredibile sfottò di un ignoto automobilista immortalato alcuni mesi fa dalla Polizia Municipale di Roma mentre sfrecciava ad oltre 100 chilometri l'ora in una via cittadina. Se fermato, oltre al ritiro della patente e alla multa per eccesso di velocità, la persona che era alla guida avrebbe subìto anche il fermo amministrativo dell'auto e una denuncia all'autorità giudiziaria. Per ovviare a tutto ciò, lo Schumacher capitolino ha pensato bene a "tirare dritto" con tanto di sfottò piazzato sulla targa. (Gericus)

martedì 21 novembre 2006

UNA VERGOGNA DI CASA NOSTRA (1972)

Tutti sanno che il centro storico di Aosta si è formato lungo un periodo di tempo di ben 5 secoli in base alle specifiche esigenze culturali, economiche, religiose e civili del borgo medievale prima, di quello rinascimentale, illuministico e ottocentesco poi. Ora però le condizioni di vita in questo centro sono deplorevoli e inumane: case indecenti, umide e malsane, dalle stanze basse e prive di luce. Alloggi sovraffollati, carenza di servizi elementari (riscaldamento e servizi igienici) penuria di aree verdi per bambini, condizioni ambientali antigieniche, fitti esosi eccetera. E' purtroppo una realtà degradante e abbietta che soffoca e comprime nel fisico ancor prima che nello spirito. Bisogna cambiare. E' un obiettivo che Aosta, città europea non può disattendere. (Corriere della Valle)

COME INIZIA IL NUOVO ANNO? (1972)

"Salviamo ciò che resta del nostro patrimonio verde" chiedono i primi ecologisti. Si è calcolato che ogni cento chilometri di corsi d'acqua, almeno settanta sono inquinati. I fiumi pieni di detersivi e di scarichi industriali avvelenano il mare e su qualche spiaggia compare il cartello "Vietata la balneazione". Sul fronte della sicurezza, dopo il ripetersi di dirottamenti aerei da parte di guerriglieri palestinesi per richiamare l'attenzione mondiale sul problema della Palestina, negli aeroporti si comincia a perquisire i passeggeri e a guardare nel bagaglio a mano. Oltre a questo sono apparsi i primi "magnetometri" che nel tempo si chiameranno "metal detector". Sul versante scuola, le istituzioni sono nel caos. Ai doppi turni e agli altri mali cronici si è aggiunto il blocco degli scrutini ed esami proclamato dai professori per motivi sindacali. Continuano intanto le manifestazioni studentesche contro le repressioni, con slogan contro lo Stato borghese, soprattutto a Roma e Milano. Nella città lombarda i cortei sono frequenti e si scontrano con la polizia: cariche, assalti, gas lacrimogeni, feriti, vetrine infrante e auto incendiate. A Roma invece, scontri tra estremisti di destra e di sinistra. (Gericus)

lunedì 20 novembre 2006

UN MAGGIOLINO...TUTTO MATTO (2006)

Da sempre il Maggiolino Wolkswagen si è prestato a mille situazioni, diventando una vera è proria star cinematografica. Si dice che abbia "carattere" ma soprattutto, con quelle sue forme che ricordano allegramente un passato lontano -la prima vettura uscì dalla fabbrica di Wolfsburg, Germania, nel 1948- il Maggiolino ispira simpatia a non finire. Quale vettura del resto ha espresso più "umanità" di questa, quando approdata ad Hollywood si è spressa nelle vesti del mitico Herbie, quello "tutto matto" appunto della serie cinematografica. Venduto per più di 60 anni -detiene tutt'oggi il primato delle vetture più vendute al mondo con oltre 22 milioni di esemplari!- il Maggiolino Wolkswagen, ovvero "l'auto del popolo" è stato un must senza uguali per molte generazioni. La sua produzione europea, causa l'avvento della 'moderna' Golf , cessò nel 1978, anche se continuò ad avere i suoi natali in Mexico fino al 2003. Poi, stop. Oggi, pochi esemplari si vedono ancora girare, ma al loro apparire, un occhiata di simpatia non gliela toglie nessuno. Come al Maggiolino in alto a sinistra, fotografato in California (USA) con il suo originalissimo look... (Gericus)

RENATO RASCEL IN GUERRA CON LA VALLE (1971)

Il noto attore/cantante Renato Rascel, ormai da anni accanito frequentatore della nostra Valle, sdegnato ha lasciato ieri Cervinia. Il motivo? Presentatosi senza il 'pass' allo ski-lift perchè dimenticatolo a casa, gli è stato chiesto gentilmente di procurarsene un altro poichè senza quello non avrebbe potuto salire. Indignato, il "piccoletto" della nostra televisione ha girato i tacchi e se ne è andato a bordo della sua Ferrari. "In questa regione io non metterò più piede" ha detto ancora arrabbiatissimo agli amici più intimi. (Gazzetta del Popolo)

COSA RICORDARE DI QUEST'ANNO CHE SE NE VA? (1971)

Il '71 è stato un anno caratterizzato da tre fatti: la grave crisi che ha colpito le induntrie della Bassa Valle, la questione scolastica inerente al biennio, e la crisi dei commercianti. Già da febbraio, in occasione della prima "Tribuna regionale" televisiva, il commendator Pedrini aveva posto l'accento sulla grave crisi economica che stava determinandosi in alcune industrie della Bassa Valle, ma nulla si fece in merito e si giunse così alla chiusura ed all'occupazione. Qualcosa si è poi risolto, ma allora come oggi gli unici a far presente che più che all'industria sarebbe meglio puntare su altre risorse, dall'artigianato all'agricoltura, ma soprattutto al turismo. Cosa segnalare ancora di questo 1971? L'uscita dell'Unione Valdotaine dalla maggioranza non ha impedito ai Democratici Popolari di restare al governo della Regione, con l'aiuto determinante del P.C.I. creando così un nuovo motivo di attrito. A dicembre è scomparso poi uno degli uomini politici più rappresentativi della Valle d'Aosta, il professor Amato Berthet, stroncato da un infarto. Lascia nella Democrazia Cristiana un vuoto difficilmente colmabile. E infine lo sport: Mentre la Robur e lo Chatillon sono state promosse alla categoria superiore, l'Aosta è stata retrocessa in Promozione. (Monitore Valdostano)

domenica 19 novembre 2006

UN...MORTO CHE ARRIVA A PIEDI (1971)

Una comunicazione telefonica male interpretata ha fatto credere ad una famiglia che un proprio congiunto fosse morto in ospedale, dove appunto si trovava ricoverato da un paio di mesi. Sono stati disposti subito i funerali, esposti manifesti a lutto e presi accordi per la vestizione e il trasporto della salma. E mentre in casa era in corso la veglia funebre in attesa del feretro, lui, il 'caro estinto' è arrivato davvero ma non in una bara, e neppure col carro funebre, ma con le sue gambe. Rino Maggi, 69 anni -questo è il nome del 'mancato defunto'-, per poco non ci è rimasto secco e questa volta per davvero nel vedere a casa sua candele, catafalco, corone di fiori e moglie e parenti in gramaglie. A quel punto, dopo un fuggi fuggi generale per lo spavento, è stato cambiato velocemente programma: da attesa funebre a festa del ritorno. Mamma mia però che spavento... (Gazzetta del Popolo)

E' ENTRATO IN FUNZIONE L'AUTOPORTO (1971)

Per il momento però è attivo solo il servizio di Dogana che controlla in media una settantina di autotreni al giorno. Fra breve sarà in funzione una pensilina lunga 80 metri per la visita e il controllo degli autotreni stessi, controlli che potranno essere effettuati anche mediante circuito televisivo interno. Gli ampi piazzali consentiranno il parcheggio di 200 Tir e l'uso di un ristorante-bar, un market ed una banca-cambio. In un altra area poi, servizi sanitari per bestiame vivo, delle carni macellate e di altri prodotti di origine animale. Al più presto infine sarà realizzata una nuova caserma per la Guardia di Finanza. (Gazzetta del Popolo)

DISCHI VOLANTI SU AOSTA! (1971)

"Ho visto i dischi volanti"! Lo afferma un funzionario dello Stato in pensione, che asserisce di aver visto la notte precedente, ovvero quella di martedì 26 ottobre, una formazione di dischi volanti, 19 per l'esattezza, che attraversava il cielo della Valle d'Aosta. L'uomo, di cui non è stato reso noto il nome, dopo lo shock iniziale si è recato in Questura a fare la sua brava denuncia. Gli agenti -si sa come vanno queste cose- hanno cercato di tranquillizzarlo: "Io non bevo e non ho le traveggole"! ha ribadito l'uomo quando ha visto che piega prendeva la situazione. La formazione dei dischi volanti, come ha affermato ancora l'avvistatore di E.T. si è diretta verso la Francia. Meno male. La Valle è salva... (Gazzetta del Popolo)

sabato 18 novembre 2006

RAGAZZO UCCISO DA UN CACCIATORE (1971)

Lo sparatore è un pensionato di 65 anni che ha notato un movimento fra i cespugli ed ha fatto partire un colpo: la rosa dei pallini ha centrato un tredicenne al capo. Paolo De Palo residente ad Aosta in via Liconi è morto così. Il grave incidente di caccia è avvenuto lungo il greto della Dora nel comune di Pollein mentre il giovane era in compagnia del padre Antonio, 49 anni funzionario presso l'Amministrazione regionale. L'incidente ieri mattina poco prima delle otto e proprio nel giorno dell'apertura della caccia. Padre e figlio, raggiunto un boschetto, avevano eretto una specie di capanno in attesa del passaggio di qualche lepre o fagiano. Poco più avanti un altro cacciatore, il pensionato appunto, stava effettuando una battuta. Giunto nei pressi del capanno questi ha sentito un fruscio di rami, ha imbracciato il fucile ed ha premuto il grilletto. Allo sparo ha fatto eco un urlo agghiacciante. Portato urgentemente in ospedale, il piccolo Paolo De Palo purtroppo vi è giunto cadavere. (Gazzetta del Popolo)

IL GHIACCIAIO RENDE I RESTI DI CASIMIRO BICH (1971)

Grande emozione in Valle d'Aosta ha suscitato la notizia del ritrovamento dei resti della guida Casimiro Bich. Quarantasei anni dopo la sua morte avvenuta lungo la parete est del Monte Rosa, il ghiacciaio rende la sua vittima. Era una tiepida mattina quel 2 agosto del 1925, quando Cesare Bich accompagnando alcuni clienti si accingeva nell'impegnativa attraversata della Punta Gniffetti allo Zumstein ad oltre 4000 metri d'altitudine. Ma la disgrazia, improvvisa, lo coglieva sulla via del rientro. Ora Amato Bich, 70 anni, fratello della guida, avrà il triste compito di riconoscere i brandelli dei vestiti che ancora ricoprono in parte lo scheletro, ed un distintivo di "Guida" come quello appartenuto al mai dimenticato fratello. (Gazzetta del Popolo)

THELMA & LOUISE VALDOSTANE (1971)

Pistola in pugno due donne rapinano un automobilista e lo lasciano a piedi. Vittorino J. 32 anni residente a Saint Vincent, la notte scorsa percorreva a bordo di un auto la strada che porta alla frazione Bassin. Ad un certo punto l'uomo è sceso di macchina e si è incamminato a piedi lungo la strada. Percorsi una ventina di metri, l'uomo veniva affrontato da due donne che armate di rivoltella gli intimavano di consegnare il portafogli, nel quale erano riposte 30.000 lire. Mentre una donna lo teneva a bada sotto la minaccia dell'arma, l'altra si impossessava della vettura, un Alfa Romeo, dopodichè, raggiunta l'amica, fuggivano sgommando nel buio. Al giovane non è rimasto che raggiungere a piedi la caserma dei Carabinieri e denunciare il fatto. (Gazzetta del Popolo)

GAY O ... ANORMALI? (1971)

Troncato dall'arrivo degli agenti un convegno di 'anormali' ad Aosta. Tre persone sono state arrestate. Il fatto è accaduto la notte scorsa nei giardini di via Vevey. L'atteggiamento equivoco di alcuni 'anormali', ha attirato l'attenzione degli abitanti delle case vicine, che disgustati dal vergognoso spettacolo hanno provveduto ad avvisare immediatamente la Polizia. Sul posto sono giunti in un attimo gli agenti che hanno circondato la zona. Undici persone che approfittavano delle tenebre per compiere le loro turpi attività sono state fermate. Tra di esse una persona di Chatillon e una di Saint Vincent (quest'ultima residente ad Aosta), colti ambedue in atteggiamenti inequivocabili e denunciati per atti osceni in luogo pubblico. Tre di questi 'anormali' sono stati rinchiusi nelle carceri di Aosta. (Gazzetta del Popolo)

giovedì 16 novembre 2006

LETTERA AD UN BAMBINO DI NOME SAMUELE (2006)

Caro piccolo e dolce Samuele. Non so se potrà interessarti, ma da un paio di giorni la 'giustizia terrena' esulta, perchè a quanto pare è stato individuato chi ti strappò alla vita in quella lontana mattina del 30 gennaio del 2002. Vedi, piccolo angelo, il brutto è che non si è voluto smascherare e punire chi ti ha ucciso, ma più propriamente si è combattuto per sapere in quale particolare stato d'animo quest'assassino ti abbia ucciso, ed ora, a quanto pare, lo abbiamo appreso: Il tuo assassino ti ha ucciso "dormendo". Fai attenzione: Tutto ciò non è riferito al dolce tuo dormire nel lettone dei genitori, ma a colui che ti ha colpito per un numero infinito di volte fino a toglierti la vita. E' lui infatti che "stava dormendo", un po' come dire "Io non c'ero ma se c'ero dormivo" e questo lo dicono dotti personaggi che da anni, senza esclusione di colpi, cercano di far prevalere le proprie convinzioni, le proprie ragioni. L'amara constatazione però, è che in tutto questo rimescolare di carte, tu, dolce e piccolo angelo, non sei colui che deve avere giustizia, perchè nel corso della logorante battaglia che ormai dura da anni, si sono purtroppo dimenticati di un bambino massacrato in quella casa sulla collina, si sono dimenticati del suo pianto e dei suoi grandi occhioni spaventati. Oggi, quello che conta è soltanto una cosa: vincere una causa, ed anche un "sonnambulo omicida" può servire a mettere d'accordo tutti.
Ciao piccolo e dolce Samuele. Che gli angeli ti siano vicini. (Gericus)

CONSEGNATA LA TARGA AO-50000 (1971)

E' stata consegnata ieri 8 aprile, nei locali dell'Ispettorato di via Paravera la targa numero 50000. Erano presenti alla simpatica cerimonia l'assessore Giuseppe Arbaney, il presidente dell'Automobil Club regionale Sergio Ramella, il maggiore Carlini comandante della Polizia stradale e il comandante dei carabinieri della Valle d'Aosta maggiore D'Ambrosio. La targa AO-50000 è stata consegnata alla signora Maria Ida Lanese abitante ad Aosta e fissata su una Simca 1300. In questi 23 anni, l'incremento della motorizzazione in Valle è stato notevole. Da un confronto con la popolazione, che si aggira sulle 110 mila unità, si calcola infatti che nella nostra regione vi è un veicolo ogni 4 persone, dato che le vetture attualmente in circolazione sono circa 30 mila. L'incremento maggiore si è avuto nell'ultimo decennio. Infatti la targa 10 mila era stata consegnata nel marzo del 1960, quella dei 20 mila nell'aprile del '64, quella dei 30 mila nell'aprile del '67 e nel '60, infine la targa dei 40 mila. (Gazzetta del Popolo)

LIBERIAMO LA VALLE D'AOSTA (1971)

Liberarla. Ma da chi? Pare che sia opera di annessionisti. In una lettera inviata ad alcuni esponenti di movimenti regionalisti e firmata CIPA, si afferma: I valdostani sono intenzionati a scuotere il giogo romano. Clandestinità o legalità? Tempo fa era stato distribuito un altro documento intitolato "Patto per la liberazione valdostana" in cui si indicava come programma di fondo, "la difesa della Valle dall'invasione "tallogena", la riconquista dei diritti valdostani sulle acque, benefici della zona franca, ripristino della lingua francese come lingua ufficiale della Valle d'Aosta, e la creazione di un'altra casa da gioco a La Thuile. In questo documento si sostiene poi che "il Comitato Clandestino per l'Unione della Valle d'Aosta alla Francia -molto attivo durante l'ultima guerra- è morto perchè alcuni notabili del paese hanno badato solo ai loro interessi personali". Si precisa comunque, che i dirigenti dell'Union Valdotaine di Aosta sono estranei a questo movimento clandestino. (Gazzetta del Popolo)

mercoledì 15 novembre 2006

NUOVI INVESTIMENTI PER LA COGNE (1971)

Investimenti per oltre 119 miliardi di lire e 3000 nuovi posti di lavoro per lo stabilimento Cogne. Occorre ad Aosta una nuova fonderia per i trattamenti termici dell'acciaio e per le lavorazioni meccaniche. E' pacifico che la Cogne rappresenti la più grossa realtà economica per la regione valdostana. La minaccia della disoccupazione grava su di un migliaio di lavoratori della Bassa Valle. Guai se non ci fosse la Cogne che assorbe manodopera dalla Bassa e guai se la grande azienda siderurgica di Stato non avesse prospettive di poter continuare non solo a resistere, ma anche ad ingrandirsi. (Gazzetta del Popolo)

I TIR STRANGOLANO AOSTA (1971)

Sorda la Giunta di Aosta sul problema dei TIR che attraversano la città. Siamo di fronte ad una situazione decisamente drammatica, poichè coinvolge una delle basilari esigenze del capoluogo della Valle: quella di essere liberata, per la quiete dei cittadini e dei turisti, dal massiccio, assordante e ingombrante traffico degli oltre 250 mila camion all'anno, diretti o provenienti dall'estero attraverso i trafori del Monte Bianco e del Gran San Bernardo.

(Gazzetta del Popolo)

CAPODANNO SENZA NASCITE (1971)

Si dice che un capodanno privo di 'cicogne' sia di brutto auspicio per l'anno che arriva. Cosa sarà dunque di questo 1971? E questa 'culla vuota' in Valle d'Aosta è un particolare alquanto curioso e insolito, perchè da quando esiste l'Istituto Materno Infantile, non si ricorda sia mai successo qualcosa di simile. E' un brutto segnale? A rincarare la dose ci si mette pure il 'profeta' David, al secolo il dottor Giorgio Sangiorgio, il quale da Cogne, dice che "da tre mesi siamo nell'apocalisse e la fine del mondo arriverà nel 1976".
(Gazzetta del Popolo)

SI CHIUDE L'ANNO: COSA RICORDARE? (1970)

E' stato l'anno del divorzio, dei processi con condanne a morte in varie parti del mondo, dei dirottamenti aerei e delle 'solite guerricciole' qua e là. In Valle d'Aosta la situazione politica ha registrato alla vigilia delle elezioni per il rinnovo delle amministrazioni comunali, la nascita dei 'Democratici Popolari', D.C. dissidenti che hanno costituito la nuova Giunta regionale con l'appoggio dell'Union Valdotaine. Infine a novembre terremoto nel P.C.I. che ha estromesso dal direttivo Casetta e Germano, da un decennio leaders della Federazione. In campo industriale si è registrata una grave crisi alle industrie nella zona di Verres, dove la Sirca-Davit e la Costruzioni Brambilla hanno minacciato la chiusura. In campo turistico un estate abbastanza calda ha favorito l'afflusso di villeggianti in Valle, dove è stato aperto anche l'ultimo tratto di autostrada fino ad Aosta, mentre ovunque nelle valli laterali si moltiplicano gli impianti di risalita e cresce il numero di alberghi. Nello sport infine, buoni risultati nello sci, dove Sergio Filippa e Lidia Pellissier hanno vinto i Campionati italiani di slalom gigante. (Monitore Valdostano)

lunedì 13 novembre 2006

"REBAULIEUR" MIRACOLOSI (1970)

Mani esperte e miracolose assestano le ossa, e in Valle d'Aosta sono abbastanza numerosi. Una mezza dozzina sono ad Aosta (dove c'è anche una donna), uno a Verres, a Gressan e a Cogne. Si tratta di gente 'alla buona' e con cultura mediocre. I più noti comunque sono Francesco Collè -che abita in una frazione di Verrayes- e Attilio Rollandoz residente a Valpelline. Per slogature, distorsioni o semplici strappi muscolari, ci si reca più volentieri da un 'rebaulieur' o 'conciaossa' che all'ospedale, e dal momento che questi non possono chiedere una lira di compenso, lavorano esclusivamente per far piacere al prossimo. Tutti si servono di loro, dai sacerdoti agli uomini politici e dagli impiegati ai contadini. Il miracolo delle loro mani ormai è una cosa nota. (Gazzetta del Popolo)

E' ARRIVATO IL DIVORZIO (1970)

Nel prossimo mese di marzo ad Aosta si avranno le prime sentenze di divorzio. Lo ha stabilito la legge dello Stato dopo l'approvazione definitiva della Camera con 319 si e 286 no. Il nostro tribunale però sinora non ha ricevuto richieste. Nell'intera Valle d'Aosta però ogni anno le cause di separazione legale sono 200 circa ma le riconciliazioni frequenti. E' un numero comunque non molto elevato. Quali sono le ragioni, ovvero le cause di divorzio in Valle? Quando lo chiede lei è perchè il marito beve, sperpera i soldi al gioco o trascura la famiglia. Quando lo chiede lui invece la causa è sempre perchè la moglie lo tradisce, anche se poi molte volte si arriva al perdono e la famiglia si ricompone. (Gazzetta del Popolo)

PREZZI CHE SALGONO... (1970)

Raffica di aumenti in arrivo! Il prezzo della benzina in esenzione fiscale in Valle d'Aosta è aumentato di 2 lire al litro e non di tre come si era paventato in questi giorni. Pertanto ieri sera lunghe code di auto si sono formate così ai distributori poichè molti automobilisti non volevano pagare l' aumento che sarebbe entrato in funzione solo dalla mezzanotte. Con il recente provvedimento quindi, la benzina in esenzione fiscale costerà ai valdostani 75 lire al litro la super e 65 la normale. Ma altri prezzi salgono e tra questi c'è pure la tazzina del caffè che dalle 70 passa a 80 lire, il cappuccino da 90 a 100, la cioccolata calda sale da 120 a 130 lire, un aperitivo da oggi costerà 150 lire, una grappa riserva 170 e un wiskey di marca passerà da 350 a 400 lire. (Gazzetta del Popolo)

venerdì 10 novembre 2006

PROSTITUSCE LA MOGLIE POI PER GELOSIA LA PERCUOTE (1970)

Un marito un po' particolare denunciato ad Aosta. Per arrotondare il bilancio familiare, l'uomo aveva chiesto la 'comprensione' della moglie, ma dal momento che era anche geloso, aveva aggirato l'ostacolo: "Vai solo con gli ubriachi" le aveva detto, convinto così che questi non avrebbero 'fatto nulla' visto il loro stato del momento. A denunciare l'uomo però è stata proprio la moglie, una donna di 25 anni, stanca delle botte del marito. E il perchè di tanta gelosia non lo si è mai capito, visto che era stato proprio lui a spingerla in quella situazione. Secondo la donna però, il marito era ossessionato dalle scelte, poichè continuava a ripeterle di accompagnarsi "solo" ad 'avvinazzati', poichè questi si sarebbero accontentati di sole 'carezze' e niente più. E per far questo avrebbe messo a disposizione la propria casa, dove per ogni 'carezza' percepiva ben 20 mila lire. E queste... 'carezze' -a sentire in giro- erano piuttosto numerose. (Gazzetta del Popolo)

MONDIALI DI CALCIO DEL MEXICO (1970)

Rimarrà negli annali del calcio, anche se l'Italia si claffica seconda. La magia dell'evento sta in quella stupenda partita giocata contro la Germania e vinta da noi per 4 a 3. Ma a quel magico appuntamento ci eravamo arrivati come al solito...all'italiana, vale a dire con uno striminzito 1 a 0 contro la Svezia e quei due pareggi a reti inviolate contro Uruguai e Israele. Nei quarti di finale invece, forse per un guizzo di orgoglio, con un secco 4 a 1 battiamo il Mexico grazie a due goal di Riva, uno di Rivera e un autogoal ci regalerà il quarto centro. Siamo dunque in semifinale. Ora ci attende nientemeno che la Germania. Ed eccoci in quel magico 17 giugno. Al fischio di inizio dell'arbitro Yamasaki, l'Italia parte bene e al settimo, dopo uno scambio Riva - Boninsegna, questi insacca la prima palla. Il gioco va avanti senza troppi grandi scossoni e il tempo passa. All'ultimo minuto di gioco del secondo tempo, su un traversone di Held, entra in scivolata Schnellinger e mette la sfera alle spalle di Albertosi. Uno a uno con questo goal segnato in tempo di recupero. E' proprio grazie a questo pareggio che la magica Italia diventerà tale. A quattro minuti dall'inizio dei tempi supplementari è Muller che segna ma dopo sette minuti arriva il goal di Burgnich: 2 a 2. Sei minuti dopo segna ancora Riva: 3 a 2 per noi. E' fatta? Macchè! Muller al 5° del secondo tempo segna un altro goal: 3 a 3 mentre le forze cominciano a calare. Un guizzo di Roberto Boninsegna, evitando un terzino tedesco manda la palla al centro, la raccoglie Rivera, finta davanti al portiere Maier e...reteeeeeeeeeeee! Esplode lo stadio con centomila persone che esultano, poi il fischio di chiusura su quel 4 a 3 che ci proietta nella finale contro il Brasile di Pelè. Saremo sconfitti per 4 a 1, ma la vittoria ecclatante contro la Germania per noi avrà il sapore di una finalissima vinta. (Gericus)

(foto: Esultano gli Azzurri dopo il goal di Rivera)

GIOVANI CAMPIONI CRESCONO (2006)

Sebbene il Calcio negli Stati Uniti non sia al primo posto tra gli sports nazionali, da qualche anno questa disciplina -che lì viene chiamata 'Soccer'- acquista sempre più sostenitori, granzie anche alle doti dimostrate in campo dai giovani calciatori. Tra questi, un posto di riguardo lo occupa il sedicenne di origine italiana Emanuele 'Manny' Pastorello, punto di forza della squadra del Montgomery Varsity, una compagine che milita nel campionato di prima divisione. Ala sinistra di sfondamento, Manny ha già realizzato col Montgomery ben 11 reti. Il suo sogno è giocare in Italia, un sogno del resto che potrebbe realizzarsi abbastanza velocemente, visto chè presto dovrà sostenere dei "provini" in alcune squadre del nostro campionato di serie A.
Good luck Manny
!!! (Gericus)

(Nella foto: Manny Pastorello (sinistra) riceve i complimenti del compagno di squadra Mike Papsin dopo il goal segnato contro il Bridgrwater-Raritan)

Photo by Matthew Apgar/Courier News

CASSETTA DELLE ELEMOSINE, BANCOMAT DIVINO... (1970)

Bricconi e bricconcelli da sempre hanno guardato con un certo interesse ai soldi racchiusi dentro le cassette delle elemosine sistemate all'interno delle chiese. Quelle valdostane, a quanto pare, invogliavano anche i lestofanti giunti da fuori Valle i quali, forse per pagarsi le vacanze, pensavano bene di fare prima un salto in chiesa per poi 'gozzovigliare' in giro. Una specie dunque di "Bancomat divino", che però non sempre funzionava. E allora erano guai. Carlo B. custode della chiesa di Santa Croce situata in Via Aubert ad Aosta, era un uomo di ingegno, e grazie proprio a questo aveva inventato un congegno elettronico che al minimo urto della cassetta delle offerte, faceva squillare un campanello di allarme nella sua abitazione. A questo punto lui aveva tutto il tempo per azionare un altro congegno che automaticamente bloccava tutte le porte di ingresso della chiesa. Una vera e propria trappola per topi. E così è accaduto anche l'altra sera. I due lestofanti, due torinesi di vent'anni, appena hanno messo le mani dentro alla cassetta infatti si sono ritrovati in trappola. Li hanno liberati i carabinieri, ma rinchiusi questa volta e subito dopo alla Torre dei Balivi, le prigioni aostane. Niente vacanze a sbafo dunque, grazie all'ingegno del signor Carlo B.

(Foto: Chiesa di Santa Croce in via Aubert ad Aosta)

mercoledì 8 novembre 2006

SGOZZATO IN UN BAR DI AOSTA (1970)

Il dramma è sfociato dopo una lite per una canzone. Il feritore, un manovale di 39 anni arrestato mentre cercava di fuggire. Il fatto è accaduto in un bar del centro di Aosta, il 'Petit Fenis' in via Croix de Ville 34 poco dopo le ore 19:00. In un angolo del bar seduto ad un tavolino, un uomo di 46 anni nativo di Saint Etienne in Francia e domiciliato a Sarre, seguiva cantando un motivo che il juke-box suonava in quel momento. In quel mentre è entrato il manovale il quale, forse infastidito, dopo un attimo si rivolgeva al francese: "Smetti di cantare, altrimenti ti faccio vedere io". L'altro, per nulla intimorito ha continuato a canticchiare quando improvvisamente il manovale gli si avventava contro sferrandogli tre colpi di coltello al collo e alla gola. Avvisati subito i carabinieri della vicina Piazza Roncas, questi in un attimo erano sul luogo giusto in tempo per arrestare l'accoltellatore. Trasportato velocemente all'ospedale, le condizioni della vittima sono risultate molto gravi, tanto che i medici lo hanno giudicato in pericolo di vita. (Gazzetta del Popolo)

SI DENUDA PER STRADA E CANTA A SQUARCIAGOLA (1970)

L'uomo, abitante ad Aosta in via Pretoria, si era ubriacato per festeggiare l'uscita dal carcere. Arrivato pertanto nel cortile di casa, questi ha cominciato a spogliarsi rimanendo completamente nudo. Ma la sua voce era talmente possente che alcune signore che abitano nello stesso palazzo non hanno potuto far a meno di guardare cosa stava succedendo. Con imbarazzo così hanno scorto l'uomo in tenuta adamitica che cantando improvvisava pure passi di danza. Inorridite hanno subito telefonato alla polizia che in un attimo è giunta sul luogo. Alla vista degli agenti, l'uomo ha reagito e opposto resistenza, al che è stato portato in Questura. L'uomo che "festeggiava l'uscita di galera", corre il rischio ora di ritornarci velocemente dopo quello che ha combinato. (Gazzetta del Popolo)

martedì 7 novembre 2006

A TUTTO GAS FINO AD AOSTA (1970)

Il tronco autostradale entrato in servizio questo pomeriggio misur 8268 metri. Si tratta, a detta dei tecnici, di un opera di carattere eccezionale ed unica perlomeno in Italia. Queste le tariffe per il tratto Aosta/Torino: 950 lire per le auto di media cilindrata e 450 lire per quelle minori. L'autostrada valdostana è costata attorno ai 48 miliardi di lire e sono occorsi 5 anni di lavoro, un tempo non eccessivo se si pensa alle non indifferenti difficoltà naturali incontrate a causa della configurazione del terreno. (Gazzetta del Popolo)

RECORD DI CAMION AL TRAFORO DEL MONTE BIANCO (1970)

E' stato raggiunto un nuovo primato. Nelle 24 ore sono passati nella galleria ben 683 autocarri. Pertanto in totale dal primo gennaio scorso fino a ieri, 10 aprile, sono transitati nel Tunnel 40.000 camion contro i 33.000 dello stesso periodo del '69. Dinanzi a questi dati positivi, non si nasconde preoccupazione per la situazione viabile che non è adeguata ad un così intenso traffico. (Gazzetta del Popolo)

AOSTA: E' CACCIA AL MANIACO (1970)

Tre sono le donne che nel giro di pochi giorni sono state aggredite da uno sconosciuto. La prima di queste è una barista del bar Narbonne sito nell'omonima piazza. Finito il suo turno di lavoro, la donna appena entrata nel portone di casa sua, veniva colpita alla schiena da poderosi pugni, poi l'abbraccio del maniaco. In un violento corpo a corpo la donna riusciva a divincolarsi, mentre il maniaco a quel punto se la dava a gambe. La polizia sta indagando per cercar di far luce su altri due casi analoghi accaduiti giorni prima in via Antica Zecca, dove altre due giovani erano state aggredite. (Gazzetta del Popolo)

I CONTI IN TASCA AI VALDOSTANI (1970)

Il 12% degli aostani, circa 4.000 persone, frequenta quotidianamente bar e caffè, sostenendo una spesa media giornaliera di 250 lire, pari a poco meno di un milione di lire al giorno. Il 10% è di sesso maschile e appena il 2% quello femminile. Per quanto riguarda il cinema, gli aostani ci vanno in media una volta alla settimana e in quanto alla lettura, solo il 10% ricorre alle librerie. Nelle famiglie valdostane anche le donne contribuiscono a mantenere in equilibrio il bilancio con il loro lavoro, e quando nelle famiglie lavorano entrambi i coniugi e talvolta anche qualche figlio, allora ci si può permettere l'utilitaria o un auto di media cilindrata. (Gazzetta del Popolo)

VINO E MAIALI...(1970)

Il vino lo inebriava e pur di berlo non badava alla merce di scambio, così per qualche bottiglia di barbera cedeva volentieri dei maiali. Non suoi però. L'uomo, 34 anni residente in Corso Ivrea (Aosta), era infatti il guardiano in un allevamento di suini situato a Saint Christophe. Dedito all'alcool, sembra si sia lasciato convincere da due suoi amici a cedere loro i maiali in cambio di qualche bottiglione di vino. E così una sera, mentre il "guardiano" smaltiva i fumi dell'alcool, i compari si sono impossessati di un certo numero di maiali rivenduti subito ad un allevatore di Senin. A forza di bottiglioni quindi, i maiali barattati col vino sono risultati ben dodici, grazie a questo "guardiano" amico di bacco. I tre comunque sono stati tutti rinviati a giudizio per furto aggravato e presto dovranno apparire davanti al giudice per rispondere, appunto, dei loro...baratti. (Gazzetta del Popolo)

UNA LIETA SORPRESA (1970)

Il Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat ha fatto pervenire 100.000 lire alla famiglia del ragazzino valdostano -abitante a villa Chicco- che giorni addietro si era recato a Roma per chiedere la grazia per il padre detenuto a Biella. Nell'intenzione del giovane c'era il desiderio di parlare direttamente col Presidente, ma questo non era stato possibile. Venuto a conoscenza del caso, Giuseppe Saragat ha voluto premiare l'iniziativa del giovane tredicenne. (Gazzetta del Popolo)

lunedì 6 novembre 2006

COSA PORTERA' IL NUOVO DECENNIO? (1970)

Due novità decisive interverranno nella vita degli italiani: approvazione del divorzio e femminismo. Per la prima volta per le strade di Milano e Roma compaiono i primi manifesti di rivolta femminile. Lo slogan più famoso è "Tremate, tremate, le streghe son tornate". Ma il '70 comincia con gli strascichi dell'autunno caldo e il Paese è ancora traumatizzato dalla strage di Piazza Fontana. Ci sono timori, incertezze. Oggi per la prima volta dal dopoguerra, si pensa che l'avvenire sarà peggio del passato, e i sintomi ci sono tutti. La droga entra nel mondo dei giovani, anche se si dice che l'Italia è un Paese di transito e non di consumo, mentre su alcuni giornali (L'Europeo) si scrive tutt'altro: "Ancora cinque anni, poi le bande internazionali della droga 'dura' potranno guardare l'Italia con interesse". Il '70 è anche l'anno delle grosse contaddizioni: a Milano il tribunale assolve un uomo accusato di aver sedotto una diciassettenne poichè la libertà sessuale -dice la sentenza- è un fatto ormai acquisito e non riprorevole. Intanto suscita scalpore l'ombellico nudo di Raffaella Carrà, Mina viene pagata un milione per una serata alla Bussola di Viareggio e la benzina costa 140 lire il litro. Un delitto 'torbido' avviene nella Roma 'bene': il marchese Casati Stampa uccide la moglie e l'amico di lei poi si suicida. Per un po' il 'triangolo' aveva funzionato, poi la resa. Ma negli annali della storia anche il delitto più stupido del '70: Un giovane viene ucciso a coltellate davanti ad un juke-box. L'omicida dirà che non sopportava più "Rose rosse per te" cantata da Massimo Ranieri, disco che la vittima aveva messo a più riprese. Tra juke-box e flippers infine, nel 1970 si spenderanno nientemeno che 22 mila miliardi, cifra di poco inferiore a quella incassata dallo Stato per l'imposta sui redditi dei fabbricati. Con tutte le sue contraddizioni dunque, la decade del '70 è appena cominciata. (Gericus)

SADDAM HUSSEIN CONDANNATO A MORTE (2006)

Una sentenza scontata per Saddam Hussein, condannato a morte da un tribunale iracheno per la strage di 148 sciiti massacrati nel lontano 1982, avvenuto dopo un presunto attentato contro la sua persona. Le accuse contro di lui però non si contano, se si considera che Hussein è considerato il responsabile dello sterminio di curdi, della scomparsa di migliaia di oppositori al suo regime, dell'assassinio dei mariti di due sue figlie, dell'invasione del Kuwait e della lunga e sanguinosa guerra contro l'Iran. Su questa condanna a morte, diversi i punti di vista: sciiti in festa e rabbia dei sunniti. Per l'Europa, giusta la sentenza ma condanna da non eseguire. La gente del Kuwait urla nelle strade "Bruciatelo vivo", ma per i palestinesi, questo è "Un processo voluto e pilotato dagli Stati Uniti". A Teheran dove si festeggia questa condanna, si dice che "Impiccarlo è ancora troppo poco" mentre per il premier Massimo D'Alema "Impiccarlo darebbe fuoco alla violenza". Per il dittatote che si credeva Dio ma che seminava odio terrore e morte ora ci sarà l'Appello, mentre altri 52 ex gerarchi -tra i quali il famigerato "Alì il chimico" e l'ex vice premier Tareq Aziz- attendono di sapere quale sarà il loro destino. La "Norimberga" del '900 quindi non ha ancora chiuso i battenti. (Gericus)

UN GIALLO...DA CHIARIRE (2006)

Chi ha 'osato' pronunciare "Gnocca senza testa" all'indirizzo della bella giornalista palestinese Rula Jebreal, e per di più in diretta durante la trasmissione televisiva "Anno Zero" del redivivo -e offuscato- Michele Santoro? Una frase del genere, che potrebbe scatenare di nuovo una sommossa contro l'Occidente da parte di movimenti fondamentalisti, non è una cosa da prendere sottogamba. Escludendo il 'biondo' Santoro, quattro sono i sospettati di tanta 'incoscienza' e questi sono Marco Travaglio, Filippo Facci, Renato Brunetta e Giulio Sapelli, tutti ospiti "microfonati" in studio. Lei, la bella Rula, arrivata davanti alle telecamere sicuramente 'anche' grazie ad una presenza fisica di tutto rispetto, per il momento non sembra particolarmente 'ferita' da si tanto ardore, anche perchè come lei stessa ha ammesso "ci sono abituata agli insulti, tanto che Sottile (?) mi ha dato della rompicoglioni e Roberto Calderoli "dell'abbronzata". Riusciremo a scovare lo sciagurato che pronunciando questa frase ha di nuovo messo in pericolo l'Occidente? Una cosa a nostra 'discolpa' però va detta: la Rula "gnocca" lo è senz'altro e per quanto riguarda la testa poi... in quel momento ogni uomo pensa ad altro e la testa, ci sia o non ci sia... (Gericus)

sabato 4 novembre 2006

COSA RICORDARE DI QUEST'ANNO CHE MUORE? (1969)

Ricorderemo sicuramente due persone molto significative per la nostra regione scomparse recentemente, ovvero Ernesto Page e Cesare Bionaz. L'elezione di Mauro Bordon a presidente della Giunta e in campo sportivo l'Aosta promossa in Serie D. E per rimanere ancora nell'ambito sportivo, è stato un buon successo propagandistico il Giro della Valle d'Aosta di ciclismo giunto alla sua sesta edizione. Nel pugilato poi ricorderemo Patruno che ha portato il nome della Valle d'Aosta nel settore professionistico internazionale, mentre ancora una volta Eddy Ottoz, ad Atene, è stato l'unico italiano a tener alto il nome dello sport atletico nazionale e valdostano. Infine, notevole successo hanno riscosso i Giochi della Gioventù che proseguiranno anche negli anni successivi e di cui alcune finali si svolgeranno anche in Valle. (Monitore Valdostano)

DOVE PASSARE LE FESTE DI FINE ANNO? (1969)

Ce n'è per tutte le tasche: A Cervinia all'hotel Gran Baita, cenone e veglione a lire 16.000 a persona. Altrettanto si spenderà all'albergo Royal di Courmayeur mentre all'Etoile de Neige la tariffa tutto compreso sarà di 10.000 lire. Ad Aosta, al Grand Hotel Valle d'Aosta, cenone e ballo a 10.000 lire mentre alla Lanterna di Saint Pierre con 9.000 lire si potrà consumare il cenone e bere spumante a volontà. Nella 'mondana' Saint Vincent invece si potrà andare al Gran Galà di San Silvestro nel Salone delle Feste del Casinò, al quale prenderanno parte nomi famosi del cinema e dello spettacolo come il grande regista Sergio Leone, Ugo Tognazzi, Enrico Montesano, Giorgia Moll e Isabella Biagini. Prezzo per 'assaporare tutta questa celebrità? Lire 30.000, compreso ballo, spettacolo nella Tavernetta e doni ai presenti. (Gazzetta del Popolo)

venerdì 3 novembre 2006

STRAGE TERRORISTICA A MILANO (1969)

Vile atto terroristico a Milano alla Banca dell'Agricoltura di piazza Fontana. E' accaduto ieri 12 dicembre, quando alle quattro del pomeriggio una bomba è esplosa all'interno della banca provocando 17 morti e il ferimento di un centinaio di persone. Fortissima è l'impressione nel resto del paese. Questo sarà il primo di una lunga serie di gravissimi fatti di sangue che caratterizzeranno il periodo dominato dalla "strategia della tensione". Tre giorni dopo verrà arrestato Giuseppe Pinelle, un ferroviere di 41 anni e militante anarchico, fermato in relazione alla strage. Morirà precipitando da una finestra del quarto piano della Questura di Milano mentre viene interrogato dal commissario Luigi Calabresi. Le circostanze di questa caduta non saranno mai chiarite. (Gericus)

(foto: interno della banca)

IN VALLE E' ARRIVATA "LA SPAZIALE". (1969)

Il 20 per cento dei valdostani è a letto con l'influenza che quest'anno porta il nome di "Spaziale", e non è per niente una cosa da trascurare, poichè come dicono i numeri, 'cinque persone al giorno muoiono ad Aosta per questa influenza'. L'ospedale Mauriziano rigurgita di ricoverati e tutte le camere sono al completo. "Non è però una situazione allarmante" dice con un certo cinismo, visto che cinque persone al giorno se ne vanno il dottor Barbero, "anche se la mortalità è in aumento. Vi è da tenere presente però che i decessi si registrano esclusivamente tra persone anziane".
(Gazzetta del Popolo)

GUN FIGHT AT OK CORRAL (26 Ottobre 1881)

The livelest street battle that ever occurred in Tombstone took place at 2:30 pm of yesterday, resulting in the death of three persons, one probably fatally. For some time past several cowboys have been in town, and the fight was between the city marshal, Virgil Earp, his two brothers Morgan and Wyatt Earp and Doc Holliday on one side, and Ike and Billy Clanton and Frank and Tom McLowry on the other. About 2:30 o'clock the marshal requested his brothers Morgan and Wyatt and Doc to accompany him to aid in disarming the cowboys, as trouble was feared in the evening. They started toward the O.K. Corral on Fremont street, and a few doors below the Nugget office saw the Clantons and the McLowry brothers talking to Sheriff Behan, who had requested them to disarm. The marshal called out "Boys, throw up your hands; I want you to give up your shooters!". At this Frank McLowry attempted to draw his pistol, when Wyatt Earp immediately shot him. Doc Holliday then let go at Tom McLowry with a shotgun, filling him full of buckshot under the right arm. Billy Clanton then blazed away at marshal Earp, and Ike Clanton, who it is claimed was unarmed, started and ran off through the corral to Allen street. The firing then became general, and some thirty shots were fired, all in such rapid succession that the fight was over in less than a minute. When the smoke cleared away it was found that Frank McLowry had been killed outright, with one ball through the torso, one in the left breast and one in the right temple, the latter two wounds being received at the same instant. Tom MacLowry lay dead around the corner of the Third street, a few feet from Fremont, the load of buckshot fired by Holliday killing him almost instantly. Billy Clanton lay on the side of the street, with one shot in the right waist and another in the right side near the wrist, and the third in the left breast. He was taken into a house and lived about half an hour in great agony. Morgan Earp was shot through both shoulders, the ball creasing the skin, the marshal Earp was shot through the fleshy part of the right leg. Wyatt Earp and Doc Holliday escaped unhurt. (The Tombstone Epitaph)

(Foto: Originale del titolo apparso sul Tombstone Epitaph del 27 ottobre 1881)

giovedì 2 novembre 2006

COLLAUDO DELLA DIGA DI PLACE MOULIN (1969)

Domani, martedì 14 ottobre sarà collaudata la grande struttura che racchiude il bacino artificiale. Per l'occasione, nessuno dovrà avvicinarsi al torrente Buthier durante la delicata operazione. Attualmente nel bacino sono contenuti 105 milioni di metri cubi d'acqua, e i tecnici dovranno accertare il funzionamento delle paratie, cioè se si alzano e si abbassano in modo regolare con l'invaso a pieno carico. Pertanto l'Enel ha diramato un avviso a tutti i sindaci della vallata da Aosta a Bionaz, affinchè la popolazione sia avvertita. Nel corso del sollevamento delle paratie infatti, vi sarà una grossa e rilevante uscita d'acqua che ingrosserà il torrente col rischio che ne consegue. La diga di Place Moulin è la più imponente d'Europa ed è costata oltre 25 miliardi.
(Gazzetta del popolo)

FESTA DI FINE ESTATE (1969)

Con le prime insistenti piogge, l'estate, almeno per quanto riguarda la nostra regione è decisamente finita e il grande esodo del rientro è già cominciato. Una stagione tutto sommato soddisfacente dal punto di vista turistico e tutto ciò si ritiene sia dovuto all'autostrada. Nel mese di luglio infatti ad Aosta si sono avuti 9.500 stranieri e 6770 italiani. E per festeggiare dunque degnamente il buon esito della stagione estiva mentre la Valle d'Aosta ritorna ai valdostani, sabato sei settembre alle ore 21,30 al dancing Abat-Jour di Courmayeur eccezionale veglione di fine estate. Ospite della serata sarà Nini Rosso e la sua favolosa tromba. Ingresso e consumazione compresa lire 2.000. (Gazzetta del Popolo)

SOSTITUITO DOPO 121 ANNI L'OROLOGIO DEL PALAZZO CIVICO (1969)

E' un lavoro che tiene con il naso all'insù chi si trova a passare per piazza Chanoux. I lavori di adattamento sono finiti e ora si sta procedendo alla sostituzione del vecchio orologio da torre con uno nuovo, elettrico e di grande precisione. Il vecchio meccanismo a contrappesi, dal funzionamento incerto e ormai logorato dal tempo, fu installato all'epoca della costruzione del Palazzo Civico, cioè nel 1848. Ora diverrà un pezzo da museo. "Con rammarico ci accingiamo a sostituire il vecchio orologio" ha detto l'assessore comunale ai Lavori Pubblici Gianni Torrione, "un orologio che per oltre un secolo ha segnato ore tristi e lieti della storia cittadina".
(Gazzetta del Popolo)

mercoledì 1 novembre 2006

UNA BIRRA PAGATA 800 LIRE: CHIUSO IL BAR (1969)

Il fatto è accaduto a Saint Vincent (AO) in un bar ristorante situato in via Piemonte. La cifra è stata chiesta ad un turista il quale si è subito rivolto ai carabinieri. Un fatto analogo era successo sempre nello stesso locale giorni prima, quando ad un altro turista erano state chieste ben 300 lire per un aranciata. Anche allora il locale era stato chiuso per tre giorni. Questa volta, dato che il lupo perde il pelo ma non il vizio, il questore ha deciso per una chiusura di cinque giorni. Imparerà il proprietario a rispettare il listino? (Gazzetta del Popolo)

IL DRAMMA DELL'INFIBULAZIONE (2006)

E' dell'Italia il primato europeo di mutilazioni sessuali. Sono infatti 20/30 mila le donne immigrate che hanno subito una mutilazione genitale e circa 5 mila bambine rischiano la stessa sorte. Ma cos'è questa pratica? Lo spiega il professor Fausto Manara, presidente della Società Italiana per la Ricerca e la Formazione in Sessuologia: "Il termine 'infibulazione' deriva dal latino "fibula", che significa spilla. Definisce una procedura mutilativa nella quale la vagina è parzialmente chiusa approssimativamente all'altezza della metà delle grandi labbra attraverso una sutura che lascia solo un piccolo passaggio per l'urina e il sangue mestruale". Ma come si arriva a questo e perchè? Semplice: In alcune culture africane non essere infibulate significa 'isolamento sociale', additate come 'bikaloro', gravissimo insulto che vuol dire privi di ogni maturità. Ma guardiamo ora come si vive l'infibulazione. Una volta concordato un matrimonio, sarà la madre o la sorella dello sposo a controllare che la vagina sia ancora 'cucita'. Dopo ciò, si passa alle nozze. Per praticare sesso, cosa impossibile in questo stato, lo sposo con i parenti della sposa allargheranno l'apertura vaginale "con un piccolo coltello", tanto che il matrimonio possa essere consumato. Questo 'allargamento' però non sarà sufficiente per permettere un parto, ecco allora che l'infibulazione dovrà essere di nuovo allargata, e tutto ciò sarà di competenza della nonna. A parto avvenuto però, la vagina dovrà essere di nuovo infibulata. Ma dal momento che l'Italia è in testa tra le nazioni europee in questa pratica, cosa dice la legge in proposito? L'art. 6 della legge 9 gennaio 2006, n.7 , in aggiunta all'art.583 del cp recita:"Chiunque, in assenza di esigenze terapeutiche, cagiona una mutilazione degli organi genitali femminili è punito con la reclusione da 4 a 12 anni. Ai fini dell'articolo presente, si intendono come pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili la clitoridectomia, l'escissione e l'infibulazione e qualsiasi altra pratica che cagioni effetti dello stesso tipo". E per i medici che dovessero praticarla? Una progetto di legge (n.3282) recita nell'art. 5: "Il medico che è riconosciuto colpevole dei reati di cui sopra, è punito con l'interdizione perpetua dall'esercizio della professione". Considerazioni finali dunque sull' infibulazione? E' una procedura inumana e non rispettosa dell'integrità fisica della donna, simile a quella della 'circoncisione' per l'uomo, a lungo (e tuttora) erroneamente ritenuta da diverse culture e religioni, una pratica che favorisce l'igiene e la purificazione. (Gericus)
(Foto: Pubertà - by E. Munch)