giovedì 31 agosto 2006

TASSE DA PAGARE IN ALLEGRIA! (1960)

Ogni residente ad Aosta quest'anno pagherà 13.132 lire di imposte Comunali. Numerose opere infatti sono in programma, come il Mercato coperto, la strada diagonale e la scuola di Saint Martin de Corleans. Secondo un idagine, gli abitanti di Aosta possono ritenersi soddisfatti, perchè a Lecco, per esempio, ogni cittadino pagherà per imposte nell'arco dell'anno ben 20.000 lire a testa! (Gazzetta del Popolo)

mercoledì 30 agosto 2006

GUERRA PER LA PACE (2006)


Con oltre 2000 militari è salpata ieri mattina dal porto di Brindisi la nostra flotta militare. Cinque le navi e tra queste la portaerei Garibaldi, le navi da sbarco San Giorgio, San Marco, San Giusto e la corvetta Fenice. Questa forza di intervento rapido, coadiuvata da 4 cacciabombardieri, 11 elicotteri, 4 aerei a decollo verticale e numerosi mezzi da sbarco, agirà sotto le insegne delle Nazioni Unite. Destinazione Libano, dove vi dovrebbe arrivare tra venerdì e sabato prossimo. "Non sarà come uno sbarco in Normandia" ha assicurato il capo di stato maggiore della difesa ammiraglio Giampaolo Di Paola, anche se dentro di sè sa che non sarà però una 'passeggiata', poichè le regole di ingaggio, pur se chiare, sono state decise 'a tavolino' e non sul fronte di guerra. Cosa succederà infatti se una pattuglia italiana intercetterà un camion di Hezbollah carico di armi? Lo bloccherà? E questi si lasceranno bloccare senza una pur minima reazione di fuoco? "E' la prima cosa che verificherò in ogni dettaglio una volta arrivato a New York" risponde il generale Fabrizio Castagnetti, respondabile della Cellula strategica Dpko (Department of Peace Keeping Onu). Una grande prova dunque attende i nostri 'ragazzi', giovani e padri di famiglia che rischieranno la vita per una paga media di 200 euro al giorno. "Il nostro morale è alto" dice Nicolò Zonno, da nove anni fuciliere del reggimento San Marco, l'equivalente italiano dei Marines americani. Ma se il morale è alto tra chi parte, disparità di vedute tra chi resta. "Pur portando le armi andate in terra libanese per portare la pace" ha detto con molta retorica il Primo ministro Romano Prodi salutando i militari alla partenza. Nichi Vendola, governatore 'pacifista' della Regione Puglia invece non si è neppure degnato di essere presente alla cerimonia...

martedì 29 agosto 2006

MUORE FAUSTO COPPI (1960)

Il 'campionissimo' ha soltanto 39 anni. A stroncarlo nel giro di pochi giorni è stata una malattia contratta in Africa e non curata in tempo. Fausto Coppi era l'idolo di milioni di sportivi per le sue vittorie ciclistiche: 5 Giri d'Italia, 2 di Francia e tre Campionati Mondiali. Il grande Fausto è morto a Tortona. Con lui scompare il più grande campione di tutti i tempi. L'accesa rivalità con Gino Bartali, sotto la cui guida avrebbe dovuto correre il prossimo anno. (Gazzetta del Popolo)

LETTERINE DI NATALE (1959)

E' un Natale nevoso quello che festeggeremo tra pochi giorni e la neve ha portato grandi disagi. A Courmayeur una valanga è precipitata dal monte Crammont ostruendo le vie di accesso. Anche a Cogne la situazione è molto critica, poichè numerose valanghe sono precipitate a valle. Ad Aymaville un auto è stata investita e sepolta da una slavina. Nonostante questo i preparativi per la festività del Santo Natale incalzano. Al dancing Polo Nord di Saint Vincent si annuncia un grandissimo veglione di fine anno mentre i cinema fanno a gara per offrire le ultime novità . Al cinema Splendor si proietterà il film "La Cambiale" mentre al Giacosa "Sono un agente dell'FBI". E come di consueto al giornale sono cominciate ad arrivare le letterine indirizzate dai bambini a Papà Natale: "Caro Gesù Bambino, se mi porterai gli scarponcini con la lana di certo non avrò più la tosse". Mario T. Via Lostan #8 Aosta. "So che tu accontenti tutti i bambini del mondo e di certo ascolterai anche me. Anche se non sono stata tanto buona, portami per favore una carrozzella per la bambola che è senza". Irene P. Regione Collignon Aosta. "Sono sempre stata buona e brava. Anche se mi porti del carbone invece che giocattoli, non fa niente, però portane tanto, perchè in casa nostra fa molto freddo e il mio papà è ammalato. Ti prego...". Lucia M. via Voison #5 Aosta.
(Gazzetta del Popolo)

lunedì 28 agosto 2006

DIVIETO DI TRANSITO AI TACCHI A SPILLO (1959)

La pavimentazione delle vie cittadine lascia alquanto a desiderare e le proteste sono all'ordine del giorno: "Sono insidiose e sdrucciolevoli" si dice da più parti. Centralissime vie come Rue de Tillier e Porta Pretoria sono poi talmente sconnesse da procurare quotidianamente brutte cadute ai pedoni. Per le donne poi camminare in queste vie è pressochè impossibile, poichè i loro tacchi si infilano pericolosamente dentro le buche con il rischio di slogature o se non di peggio. Un Consigliere comunale -peccato non sia stato pubblicato il suo nome- ha subito trovato il rimedio: "Si aboliscano allora i tacchi a spillo". (Gazzetta del Popolo)

sabato 26 agosto 2006

AOSTA SOTTOSOPRA...(1959)

La marea di turisti che ha invaso la nostra regione ha trovato ancora una volta la città di Aosta sottosopra. Ma è possibile che la ridente Roma delle Alpi accolga i turisti proprio mentre si sta rattoppando? Sarebbe ora che i lavori di sistemazione finissero in tempo per la stagione turistica più intensa. Al martedì il centro di Aosta poi è coinvolto in una confusione da bassifondi, e Piazza Chanoux è un accampamento indiano. E' così che si promuove il turismo nella nostra regione? (Gazzetta del Popolo)

venerdì 25 agosto 2006

PREFERISCO MORIRE! (1959)

Con il turismo che arriva sempre più numeroso, anche Aosta sta cambiando per rimanere al passo coi tempi. E' una città che scompare mentre un'altra sta per nascere, col vecchio che lascia spazio al nuovo. Ma questa storia non trova per niente d'accordo la signora Emilia Vittaz, 85 anni, cioè l'anziana proprietaria della trattoria "Del Filone". A lei poco importa se una nuova e moderna strada dovrà passare proprio dove adesso si trova la sua vecchia trattoria, decretando con questa decisione l'abbattimento di molte vecchie case nel centro della città. Ora, Emilia Vittaz è decisa ad opporsi ad ogni costo a ciò che lei ritiene un ingiustizia: "Nessuno potrà allontanarmi da qui". Ma perchè siamo arrivati a questo? Da tempo i tecnici del Comune hanno deciso l'abbattimento di una dozzina di vecchie case per lasciare il posto ad una nuova e moderna strada. Tra gli stabili da abbattere anche l'antica "Trattoria del Filone", un locale in quest'angolo di città che muore dove si sono succedute intere generazioni. Con le lacrime agli occhi, la signora Vittaz ha detto che "Qui intorno li ho visti morire tutti, ora vogliono far morire anche me". Sarà difficile farla andare via e nessuno potrà scacciare a forza dalla sua trattoria l'arzilla ottantacinquenne, poichè come ha assicurato a più riprese, "Preferisco che mi crolli addosso". (Gazzetta del Popolo)

LA TELEVISIONE E' UN OPTIONAL IN VALLE D'AOSTA ? (1959)

La popolazione valdostana si chiede a giusto titolo, se essa potrà mai godersi di una ricezione televisiva passabile. In passato gli abbonati del video -e fortunatamente erano pochi- trascorrevano intere serate a rodersi il fegato dinanzi a evanescenti immagini che andavano e venivano sullo schermo del televisore. Poi la promessa e la speranza della erezione di ponti di trasmissione efficienti, ebbe il potere di fare acquistare centinaia, migliaia di apparecchi e di far salire migliaia di abbonamenti. E le cose andarono meglio, poi di nuovo il caos: immagini tremolanti, contorte, confuse da nebbia tipo inverno londinese. E la Rai tace. Vuole essere così cortese la direzione Rai di dirci quando le trasmissioni televisive in Valle d'Aosta potranno essere possibili e normali? (Monitore Valdostano)

E' LEI LA MADRE ASSASSINA? (1959)

Per il caso di infanticidio accaduto due settimane fa a Chatillon sembra che la soluzione sia arrivata. La presunta infanticida infatti è stata arrestata a Milano dove si era rifugiata. Si tratterebbe di una valdostana residente nel luogo, 32 anni e di professione cameriera. La donna fin da mesi addietro aveva confessato ad alcune amiche di essere in stato interessante e nel corso dell'inverno, le sue condizioni si sarebbero fatte evidenti. In questi giorni, molti sono stati gli interrogatori dai carabinieri e fra questi alcuni albergatori di Saint Vincent, vari giovanotti del luogo e i familiari della ragazza, la quale, per quanto si dice, non avrebbe agito da sola. (Gazzetta del Popolo)

mercoledì 23 agosto 2006

MY LIBRARY

LETTERA A UN BAMBINO MAI NATO
by Oriana Fallaci

"A chi non teme il dubbio, a chi si chiede i perchè senza stancarsi e a costo di soffrire di morire. A chi si pone il dilemma di dare la vita o negarla, questo libro è dedicato da una donna per tutte le donne".

Due milioni e mezzo di copie vendute di un libro che ha saputo, attraverso il suo autore -come ha detto Carlo Bo- "cogliere col suo fiuto straordinario un tema vitale, lo ha assunto come mezzo di trasmissione della sua anima ferita e alla fine l'ha cantato con dolore e fra le lacrime".


"Lettera ad un bambino mai nato" è il tragico monologo di una donna che aspetta un figlio guardando la maternità non come un dovere ma come una scelta personale e responsabile. Una donna di cui non si conosce nè il nome nè il volto nè l'età nè l'indirizzo: l'unico riferimento che ci viene dato per immaginarla è che vive nel nostro tempo, sola, indipendente, e lavora". O.F.



LETTERA A UN BAMBINO MAI NATO
by Oriana Fallaci.
Copyright 1975 RCS Rizzoli Libri S.p.A. Milano
Copyright 1997 RCS Libri S.p.A. Milano
Prima edizione BUR-Opere di Oriana Fallaci maggio 1997
diciottesima edizione BUR-Opere di Oriana Fallaci ottobre 2003
Copertina: Peter Gogel

SPARITI NEL NULLA (2006)

Solo nel 2005 in Italia sono arrivate 3000 denunce di minorenni spariti nel nulla. Da quando il fenomeno è stato monitorato dal Servizio Centrale Operativo della Polizia e dalla Sezione minori della Divisione Centrale Anticrimine, i bambini scomparsi sono in continuo aumento. Ma quanti sono e quale fascia d'età rientrano questi 'missing'? La fonte è della Polizia di Stato:
Minori scomparsi in Italia con età fino ai 10 anni: 42 nel 2000, 38 ('01) 25 ('02) 33 ('03) 64 (04) e 69 ('05). Minori dagli anni 11 ai 14: 27 nel 2000, 34 ('01) 33 ('02) 44 ('04) 87 ('05).
Minori dai 15 ai 18 anni: 64 nel 2000, 80 ('01) 93 ('02) 80 ('03) 172 ('04) 203 ('05). In cinque anni quindi sono 1.263 i minori scomparsi (5.867 gli stranieri!), spariti ormai da anni e non ancora rintracciati, un problema in più per la loro identificazione dato la modificazione della loro immagine. Proprio per questo motivo in America è stato creato "Age progressed", un software che elabora le ultime fotografie dei bambini alla luce delle loro possibili evoluzioni somatiche. Per addentrarci in questo 'mondo parallelo' basta collegarsi al sito Internet www.missingkids.com il quale raccoglie le loro immagini e le loro storie, centro di una rete internazionale che collega database analoghi creati in altri Paesi tra cui il nostro. L'indirizzo del sito italiano è: www.bambiniscomparsi.it (Specchio de La Stampa)

COSI' FAN TUTTI...(2006)

"Hina non si comportava da brava musulmana". Sono queste le prime parole dette ai magistrati dalla madre della giovane ventenne pachistana sgozzata giorni fa e sepolta nel giardino di casa. Bushra Begun, 46 anni, è una madre che non urla il suo dolore nè tantomeno inveisce contro chi le ha 'macellato' la figlia. Da 'brava moglie' che si attiene alle regole aggiunge invece che suo marito "non era un violento". Non so quale sia la scala della violenza nel suo Paese ma se un 'non violento' -aiutato da cognato e genero- può recidere con un colpo secco la carotide della figlia solo perchè questa vuole "vivere all'occidentale" -e non alla musulmana-, allora una domanda è d'obbligo: quale futuro avremo noi europei che da secoli "viviamo all'occidentale" di fronte a questa invasione musulamana?

martedì 22 agosto 2006

ZEBRE, QUESTE SCONOSCIUTE...(1959)

Il codice stradale finalmente viene attuato ed anche Aosta si appresta ad alcune novità: Sono le strisce pedonali, segnali fino ad oggi sconosciuti sulle nostre strade che dalla mattina dell'11 marzo gli aostani se le sono trovate pitturate in prossimità di incroci e lungo le vie. I pedoni hanno guardato stupiti le auto concedere loro la precedenza, ma gli unici a non farci attenzione sono stati ciclisti e motociclisti. A questa nuova regola non tutti sono abituati e così qualche automobilista ha dovuto attendere il passaggio di pedoni poco convinti ed esitanti. L'operazione "strisce" si è limitata nelle zone centrali e cioè in piazza Chanoux e piazza della Repubblica. 175 multe simboliche sono state emesse dai nostri Vigili a chi non osservava la nuova procedura. Tra alcuni giorni però le multe saranno reali. (Gazzetta del Popolo)

UN CASO DI INFANTICIDIO SCUOTE LA VALLE (1959)

Il fatto è avvenuto a Chatillon. Si tratta di un neonato di appena 25 giorni trovato sotto la sterpaglia. Dall'esame è risultato che la piccola vittima era nata viva. I carabinieri hanno iniziato le ricerche per rintracciare la madre snaturata e gli eventuali complici. Il macabro rinvenimento è accaduto lungo la statale 26 nel fossetto laterale sotto i roccioni su cui sorge il castello del barone Gamba. Si nutrono buone speranze per risalire ai colpevoli del criminoso gesto.(Gazzetta del Popolo)

2500 VALDOSTANI CADUTI PER LA PATRIA (1959)

La cifra si riferisce al periodo 1915/1945. I caduti della Prima Guerra mondiale sono stati 1556 e nelle altre guerre 645. Saint Vincent segue la città di Aosta nel numero dei caduti con 48 morti nella Prima e 45 nelle altre, per un totale di 93. Solo a Roisan tutti i militari partiti per i fronti di combattimento sono tornati alle proprie case.
(Gazzetta del Popolo)

lunedì 21 agosto 2006

UNA MEDAGLIA AL GATTO! (1959)

Due gatti siamesi salvano la vita al loro padrone. Graffiandolo e miagolando i due felini lo hanno destato mentre la casa si riempiva di gas. Il fatto è accaduto ad Aosta e l'uomo, tale Luigi Baseggio, ex barbiere, adesso non sarebbe vivo se i suoi gatti non avessero avuto l'intuito di ciò che stava accadendo. L'avvenimento ha destato in città un curioso interesse e c'è chi ha proposto di legare ai collarini delle due bestiole una medaglietta a ricordo del gesto di altruismo. (Gazzetta del Popolo)

MIO PADRE CHI E'? (1959)

Dall'ultima statistica risulta che nella nostra regione l'analfabetismo è assai meno diffuso che nelle altre regioni italiane. Ma tra i dati positivi e lusinghieri purtroppo anche quelli negativi e tra i più impressionanti vi è quello delle nascite illegittime, un triste primato nazionale che deteniamo da moltissimi anni. In Valle d'Aosta infatti abbiamo 6 nati illegittimi ogni 100 nati, più del doppio del valore nazionale e lontanissimi dall'onorevole 1,3 per cento della regione Marche. (Gazzetta del Popolo)

L'ANNO 'GROSSO' VALDOSTANO (1959)

L'anno che se ne è andato è stato favorevole alla nostra Valle. Si sono raggiunti buoni traguardi nei settori della viabilità, del turismo, dell'agricoltura e dell'edilizia scolastica. Diminuiti gli incidenti e gli atti di delinquenza. In Valle d'Aosta si spera che il 1959 sia "l'Anno Grosso" e del resto l'inizio fa ben sperare. Tutti gli alberghi sono colmi di turisti e come ormai avviene tutti gli anni, grandi nomi del cinema internazionale si sono dati appuntamento a Saint Vincent. Il brindisi più 'alto' è stato quello tra i carabinieri e i gendarmi francesi sulla sommità di Punta Halbronner. Ad Aosta si è svolta una simpatica serata musicale al Circolo Cogne dove il calypso e la musica operistica si sono divisi gli applausi. Ugo Seghetti, il 'Mike Bongiorno' valdostano ha presentato la serata dove molti cantanti locali si sono cimentati nei loro successi musicali. Tra questi Mario Assanti che ha cantato "Marinai donne e guai" e Rosina Chessa con "Dors mon amour". (Gazzetta del Popolo).

domenica 20 agosto 2006

NEVE, GHIACCIO E FREDDO (1958)

Nel primo pomeriggio di sabato 16 dicembre è ripreso a nevicare su tutta la Valle d'Aosta e difficile è la viabilità. La visibilità è scarsissima e le automobili procedono a velocità ridotta. Anche nel fondo Valle nevica copiosamente e nei centri principali si registrano altezze notevoli di neve. A Cervinia ci sono 120 centimetri, 110 a Valgrisanche, 1 metro a Rhemes e Courmayeur e 50 centimetri a Gressoney. Le comunicazioni telefoniche con La Thuile sono interrotte. A Valsavarenche si sono registrati 10 gradi sotto zero mentre al Piccolo San Bernardo infine, sono segnalati in alcuni punti ben 7 metri di neve. (Gazzetta del Popolo)

ABOLITE LE CASE CHIUSE (1958)

La senatrice Lina Merlin ha chiuso le case di tolleranza. Al momento dell'approvazione della legge, le case 'chiuse' in Italia sono 560 ed ospitano 2700 prostitute. Sarà una panacea, perchè con l'entrata in vigore di tale legge, gran parte della prostituzione si riverserà sulle strade. Questa nuova legge non dovrebbe portare grossi problemi nella nostra città, poichè ad Aosta esiste solo una casa "chiusa" ed è situata nelle vicinanze dell'Arco d'Augusto. Severe disposizioni comunque sono state prese per tutelare la salute e la moralità pubblica. E' comunque una situazione da tenere sotto controllo dato la presenza nella nostra città di molti militari. Le donne che abbandoneranno il meretricio avranno assistenza anche in Valle d'Aosta e a tal proposito verrà istituita una commissione consiliare con lo scopo di assistere le donne che vorranno ritornare ad una vita onesta. (Gazzetta del Popolo)

sabato 19 agosto 2006

MORS TUA...VITA MEA (2006)

L'antica saggezza dei becchini mai sarebbe più appropriata! Se la guerra è una sciagura -e su questo nessun dubbio- quando arriva c'è sempre qualcuno che si sfrega le mani. "Ogni volta che tuona il cannone" dice a Bagdad un produttore di bare, "il nostro business aumenta". Se c'è una categoria di persone che specula dunque sulla guerra, questi sono proprio i necrofori. Si dice ancora che a Bagdad, ai tempi di Saddam Hussein "si facevano una o due bare al giorno e il loro prezzo si aggirava sui 5/10 dollari. Oggi è tutta un'altra musica. Le bare prodotte sono in media 10/15 e il loro prezzo medio è di 50 dollari". E i conti sono presto fatti. Secondo il Ministero della salute iracheno, luglio di quest'anno è stato il più cruento fin dal 2003 con oltre 3400 vittime. Tra lutti e lacrime quindi, una marea di soldi ingrassa la categoria dei 'becchini', i quali senz'altro si augurano che tutta questa manna non finisca tanto presto...poichè "nella tragedia prospero". (Gericus)

venerdì 18 agosto 2006

TOGLIAMO LO SMOG DA AOSTA (1958)

Affrontiamo con fermezza questo problema, e l'installazione di impianti depuratori negli stabilimenti potrebbe essere una prima soluzione. Nel capoluogo della Valle d'Aosta intanto l'aria continua ad essere greve, poichè in essa si riversa ogni ora un enorme quantitativo di pulviscolo poco gradevole alla pubblica salute. Ma cosa diranno i turisti che una volta scesi dal Gran San Bernardo, dopo aver trascorso lunghe ore in solitaria contemplazione tra cielo e prati, poseranno lo sguardo in basso verso Aosta? A tutti infatti non sfuggirà la densa cortina di una nuvolaglia ora azzurrina, ora bluastra con chiazze arancioni. E' fumo questo, sprigionato dalle ciminiere degli stabilimenti siderurgici aostani che talvolta è capace di oscurare il sole. La vecchia Aosta non deve somigliare a una plaga mineraria, ma ad una cittàdina ricca di bellezze e di risorse naturali.
(Gazzetta del popolo)

L'ACQUA SALE NELLA DIGA DI VALGRISANCHE (1958)

Irrompe l'acqua nell'enorme invaso, sommergendo le case di tre frazioni a Valgrisanche. Nel lago artificiale della Sip, l'acqua ha cominciato a salire. Per ora il suo livello è a 1725 metri di quota. La capacità complessiva di acqua è di 78 milioni di metri cubi. Le frazioni sommerse per ora sono quelle di Sevey, Beauregard e Suplun. Anche nel villaggio del Fornet, uno dei più grandi della vallata, l'acqua lambisce le prime case e la chiesetta, di cui non ci sono rimaste che le mura. Quello che per molti era considerata un po' la morte, ora sta diventando una triste realtà.(Gazzetta del Popolo)

MORO IL MULO VA IN PENSIONE (1958)

Il progresso uccide la tradizione. Moro, un mulo 'taxi', amato e apprezzato da tantissimi turisti, oggi ha smesso di 'lavorare'. Quassù però si ricordano i giorni in cui Moro, un mulo d'eccezione dai garretti saldi e dalla groppa robusta, era diventato familiare ai villeggianti che arrivavano per soggiornare. Molti ospiti venivano fatti salire in sella comodamente trasportati, mentre altri si aggrappavano alla coda dell'animale per compiere più facilmente l'ascesa. Moro è stato messo a riposo ed il suo proprietario non intende affatto disfarsene, perchè all'animale lo legano troppi ricordi. Il progresso dunque ha mandato in pensione il vecchio Moro e lungo i tornanti della mulattiera per Saint Barthelemy oggi arrancano traballanti jeep che trasportano i turisti fino alla soglia degli alberghi. (Gazzetta del Popolo)

giovedì 17 agosto 2006

SOLO 26 FALLIMENTI IN VALLE (1958)

Le cose non vanno poi così male in Valle d'Aosta anzi, un altro dato confortante ci giunge dall'Amministazione regionale la quale ci comunica che negli ultimi due anni solo 26 sono stati i fallimenti registrati nella nostra regione. Sono cifre che dimostrano come la situazione sia notevolmente migliorata e come sia aumentato il benessere dei valdostani. Nel 1956 per esempio i fallimenti sono stati 16 e nel '57 appena 10. Questi sono dati raccolti in base alle notizie fornite mensilmente dall'Assessorato Industria e Commercio dell'amministrazione valdostana. In una regione di circa 100 mila abitanti, 26 fallimenti nell'arco di due anni non sono motivo di preoccupazione. (Gazzetta del Popolo)

LA TELEVISIONE IN VALLE E' UN OPTIONAL? (1957)

Malcontento in Valle per la ricezione della tivvù. Con rincrescimento notiamo come la dirigenza tecnica della Rai sia rimasta indifferente finora alla giusta protesta dell'utenza valdostana di fronte al perdurare del disservizio radio-televisivo. Per ferragosto, non ci è stato possibile neppure vedere il programma "Lascia o raddoppia" di Mike Bongiorno. Ricordo che nella città di Aosta ci sono diecimila abbonati alle radiocomunicazioni, un apparecchio perciò ogni famiglia.
(Corriere della Valle)

AOSTA VALLEY COOKBOOK

La Cucina delle Regioni d'Italia : VALLE d'AOSTA
by Ennio Celant

Questa è certamente la più completa collana di libri riguardanti la cucina classica regionale che, autori passati in anni di ricerca, sono riusciti a realizzare. Ripropongono la grande, autentica cucina nata dalla fantasia e dall'inventiva popolare, soddsfacendo così la necessità di un recupero e di un ritorno alle tradizioni. Qui di seguito una delle tante ricette che troverete sul libro:

Camoscio in 'civet'/Chamois:

(Italiano)
:Mettete un pezzo di carne di camoscio di circa 1 kg. in una padella e ponetela sul fuoco affinchè il grasso si sciolga e rimanga sul fondo. Tagliate a pezzi il camoscio e mettetelo a marinare in una pentola di coccio con vino rosso, sale, aromi, 2 carote, 2 patate, 2 cipolle e lasciatelo 2 o 3 giorni. In una pentola più grande fate cuocere per 2 o 3 ore la carne con la marinata, da metà cottura in poi a mano a mano che il vino evapora, aggiungete panna e latte. A cottura terminata schiacciate le verdure e amalgamatele con il liquido affinchè la salsa risulti densa. Servite con polenta e patate bollite in piatti molto caldi.

(English) : Put a nice cut of chamois weighing about 1 kilo in a frayng-pan on the flame so that the fat melts and remains on the bottom of the pan. Cut the chamois into pieces and let it marinate for 2 to 3 days in a clay-pan with red wine, salt, cloves, nutmeg, 2 carrots, 2 potatoes, 2 onions, celery, garlic, rosemary. Then cook the meat and the marinade in a pan for 2 to 3 hours. When half done and the wine evaporated, little by little add 1/2 litre of fresh cream and milk. When the cooking time is over, mash the vegetables and mix them with the liquid so as to get a thick creamy sauce. Serve with 'polenta' and boiled potatoes in very warm dishes.

La Cucina delle Regioni d'Italia: VALLE d'AOSTA
by Ennio Celant
Prefazione di Toni Ortelli
Edizioni Mida -Bologna- (Italy)
Distribuzione commerciale Nuova Edigross -Bologna
Edizioni Edison/Bologna (Italy)
Illustrazione di copertina Renzo Galardini
Grafica Vinicio Poggi

mercoledì 16 agosto 2006

LA DIGA DI VALGRISANCHE E' TERMINATA (1957)

Alta 132 metri, formerà un lago artificiale lungo 4 chilometri con una portata d'acqua pari a 70 milioni di metri cubi. Il poderoso corpo della diga e le opere di sottomurazione hanno ingoiato 510 mila metri di calcestruzzo e oltre 200 mila quintali di cemento per il rafforzamento delle rocce. L'opera ha richiesto sette anni per esere portata a compimento con l'impiego di un milione di giornate lavorative. La produzione alla centrale sottostante di Avise sarà di circa 300 milioni di Kwh, pari al terzo del consumo industriale della città di Torino.
(Corriere della Valle)

martedì 15 agosto 2006

PERCHE'? (1957)

Perchè si permette che uomini in stato di ubriachezza girino per le vie cittadine insultando i passanti senza riguardo alcuno? Perchè si lascia che cani senza guinzaglio assaltino il passante mentre il padrone indifferente assiste alla scena? Perchè si permette che guidatori incoscienti di motorette o macchine scorazzino indisturbati con grande paura dei pedoni? Perchè la principale piazza cittadina in alcune ore della giornata si trasforma in una spiaggia per la poca educazione dei turisti e con grande disappunto dei residenti, in particolar modo dei padri e delle madri di famiglia? Perchè si lascia che alcune strade cittadine, le meno illuminate e le poco frequentate, siano ridotte a latrine con grande rammarico di coloro che vi abitano? (Corriere della Valle)

LA PIU' ARDITA FUNIVIA DEL MONDO (1957)

E' stata ultimata tra i ghiacciai del Monte Bianco una tra le più ardite costruzioni del mondo. Un filo d'acciaio teso tra le vette e gli abissi del Tetto d'Europa congiunge l'Italia alla Francia. L'opera è costata più di un miliardo e mezzo di lire. La settimana scorsa sono stati venduti i primi biglietti di funuvia per Punta Helbronner, con partenza dal rifugio Torino. Entro il mese, terminate alcune formalità, il collegamento 'aereo' fra Courmayeur e Chamonix sarà completo. Così si vedrà realizzata l'opera grandiosa che sospende un filo d'acciaio tra due centri turistici per la lunghezza di 15 chilometri, un opera ideata dal Conte Lara Totino. Ma dove la vittoria dell'arditezza ha segnato il punto focale è stato nel pilone aereo del peso di 16 tonnellate sorretto da 2 potenti funi di 52 millimetri di spessore ancorate al Grand e Petit Flambeau. L'opera è costata un miliardo e mezzo di lire, ma nessuno potrà mai pagare lo spettacolo incommensurabile di bellezza che offre al viaggiatore dell'uno e dell'altro Paese. (Corriere della Valle)

FUMI COME UN VALDOSTANO! (1957)

Seguendo una statistica stilata recentemente potremmo dire benissimo così e non dire come prassi "fumi come un turco" poichè i valdostani sono in testa ai fumatori in Italia. Da questi studi infatti risulta che gli italiani fumano un chilogrammo di tabacco procapite all'anno spendendo in media circa 8.000 lire ciascuno. Scendendo nei particolari si è osservato poi che i consumi di tabacco variano da regione a regione e da questo studio è risultato che i valdostani sono i più accaniti fumatori d'Italia, in quanto consumano ciascuno in media 1.380 grammi di tabacco contro i 1.360 dei liguri, 1.220 dei laziali, 1187 dei piemontesi, 1.166 dei lombardi e 1.133 dei toscani. Nell'Italia meridionale nessuna regione raggiunge gli 8oo grammi per individuo. Si è potuto inoltre osservare che in Italia i gusti dei fumatori mettono al primo posto le Nazionali Esportazioni, al secondo le Alfa ed infine le Macedonia. (Corriere della Valle)

lunedì 14 agosto 2006

PAESAGGI VALDOSTANI

Sfuggire la città con tutte le sue problematiche e immergersi nella natura. In Valle d'Aosta non è difficile trovare questa possibilità: basta alzare lo sguardo. Il mio sguardo così è caduto sui boschi al di sopra di Verrayes e che si fermano poche centinaia di metri sotto la Becca d'Aver. Invitanti sentieri mi hanno spinto in una realtà che credevo ormai scomparsa: vette innevate in lontananza, prati verdi e paesi nascosti rivelatisi come per incanto. E' questa dunque la vita? La sensazione di pace, il silenzio rotto solo dal rumore delle foglie mosse dal vento e l'immagine di una chiesetta al tramonto incontrata lungo la strada che da Gran Villa porta a Vencorere mi induce a pensare di si...

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"IL SANGUE DEI VINTI"
by Giampaolo Pansa.

Che cosa accade quando finisce una guerra civile? E' un terreno ben poco battuto: la resa dei conti imposta ai fascisti sconfitti. Un tema proibito per gran parte della storiografia dei vincitori, ma in questo caso l'autore decide di affrontarlo come nessuno sinora aveva fatto. Aiutato da una vastissima documentazione, Giampaolo Pansa ricostruisce nei dettagli decine di eccidi e centinaia di omicidi compiuti per punizione, per vendetta, per fanatismo politico e per odio di classe. Il teatro di questo bagno di sangue è l'Italia del nord, dal 25 aprile del 1945 alla fine del 1946 e, in questo caso, anche più in là nel tempo. Il risultato è un drammatico diario di viaggio dentro l'alba della nostra libertà, quella libertà che il fascismo aveva soffocato nel 1922. In questo libro si svelano le vicende prima ignorate e si descrive la fine di migliaia di italiani che, avendo scelto di combattere l'ultima battaglia di Mussolini, non erano tutti criminali di guerra da punire con la morte. E' un racconto terribile e spietato, dove a prevalere è la brutalità del castigo inflitto a chi era schierato con la Repubblica sociale italiana. Per molti la morte arriva dopo una via crucis di umiliazioni, violenze, torture e stupri e si incrocia con l'eliminazione preventiva di quanti avrebbero potuto opporsi alla vittoria del comunismo in Italia: i borghesi ricchi, gli agrari, i preti, i democristiani. Un libro da leggere dunque, uno squarcio su quella cortina di silenzio sull'altra faccia della guerra che divise in due l'Italia.

IL SANGUE DEI VINTI
di Giampaolo Pansa
Copyright 2003 Sperling & Kupfer Editori S.p.A.

Foto di copertina Archivio Paolo Pisanò

DUE MONDI LONTANI ANNI LUCE...(2006)

Dice il Corano: "...In quanto a quelle tra le vostre donne colpevoli di relazioni illecite, portate quattro testimoni scelti nelle vostre famiglie; e se confermano la testimonianza, allora tenetele in casa finchè la morte le liberi o Dio indichi loro la strada" (4:19)
Hina Saleem, pachistana, aveva 20 anni e tanti sogni da realizzare. Il primo lo aveva già realizzato, ed era quello di vivere in piena libertà come del resto lo facevano le sue coetanee di Brescia, città nella quale vi era giunta anni fa assieme alla famiglia. Il secondo era quello di poter lavorare e vestire all'occidentale ed infine, quello di essere libera di scegliere l'uomo della sua vita. Tutte cose che l'arretratezza mentale di una famiglia trovava come un affronto alle leggi della propria terra di origine e quel fidanzato italiano, cristiano per di più, era l'ultimo affronto da lavare con il sangue.

I testimoni dunque erano stati trovati e i coltelli già affilati. Mancava solo lei per pronunciare una sentenza già stabilita e che non permetteva nè clemenza nè appello. Tre giorni fa, inconsapevole della sorte che l'attendeva, Hina si è recata dai genitori per una solita visita di routine. Per lei però non ci sono stati sorrisi e abbracci nè consigli o premure, solo orrore e sangue. E' stata ritrovata con la gola squarciata sotto un metro di terra nell'orto di casa della famiglia. Il motivo di tanta ferocia? Aver scelto di vivere, vestire, sognare e di amare all'occidentale. Suo padre Muhammad e i due parenti complici, fuggiti subito dopo l'orrendo assassinio, sono stati acciuffati dalla polizia e sbattuti nelle nostre patrie galere. Due mondi che si scontrano attraverso due culture distanti anni luce. Non c'è apertura verso il Paese che li ospita. Lo ha fatto capire a chiare lettere il rappresentante della Comunità pachistana di Brescia il quale, intervistato sull'orrendo crimine ha ammesso:
"Se suo padre lo ha fatto avrà avuto le sue buone ragioni" (Tg5 ore 13.00 del 14.08.06.).
Da sbattere dentro pure lui per apologia al delitto d'onore...

domenica 13 agosto 2006

EUGENIO CASTELLOTTI (1957)

Era un po' considerato il play boy della Formula Uno, ma alla curva ad 'esse' del circuito di Modena, Eugenio Castellotti, 27 anni, ha trovato la morte alla guida della sua Ferrari. Lo spaventoso incidente è avvenuto domenica 14 marzo alle ore 15,15. La causa -si dice- è dovuta al mancato innesto di marcia dalla terza alla seconda quando la vettura marciava ad olte 190 chilometri l'ora. Uscita di strada, la rossa Ferrari ha sfondato la palizzata in cemento armato dell'autodromo ed è precipitata sulla tribuna. Il pilota, a prescindere dal titolo di Campione Italiano conquistato l'anno scorso, era in ogni modo considerato l'astro nascente della Formula Uno. (Gazzetta del Popolo)

SE MI IN...CAVOLO SPACCO TUTTO...(1957)

Giovanni Felice Rondolino, un arzillo vegliardo di 70 anni ha un sistema tutto particolare per scaricare il suo malumore: frantuma le vetrine che gli capitano sotto tiro. E' così che scarica la sua rabbia quando pensa di non essere stato trattato come si deve dai dipendenti del Rifigio dei Poveri dove il Rondolino vi soggiorna da un po' di tempo. La prima volta che si è in...cavolato, Giovanni Felice stava transitando lungo il viale della Stazione e le vetrine della Banca Berard furono troppo invitanti. Raccolta una pietra ve la scagliò con violenza mandandole in frantumi e causando un danno di 75.000 lire. Alcuni giorni dopo il vecchietto, sempre con la rabbia in corpo, distrusse le vetrine del negozio di Francesco Mannero nei pressi del Tribunale, con il risultato di un danno di altre 60.000 lire. A questo punto l'incorreggibile vegliardo non è stato riaccompagnato al Rifugio dei Poveri ma direttamente alla prigioni di Aosta, ovvero alla Torre dei Balivi. Davanti al pretore Giovanni Felice Rondolino sarà difeso dall'avvocato Dante Malagutti di Aosta e dal momento che sarà molto in...cavolato, si spera che il vegliardo non distrugga le vetrate del Tribunale... (Gazzetta del Popolo)

sabato 12 agosto 2006

SISTEMIAMO LA VIABILITA' (1957)

In previsione di un considerevole aumento di traffico che con l'apertura del Tunnel del Monte Bianco inevitabilmente colpirà anche la città di Aosta, ai nostri amministratori conviene prendere seriamente in considerazione la sistemazione della nostra viabilità, e tutto ciò prima che sia troppo tardi. Aosta, capoluogo di una regione autonoma, centro industriale, commerciale e turistico della Valle al centro del traffico internazionale, dovrà affrontare il suo problema. Anche da noi come in altre città però si fronteggiano le deficenze di viabilità con l'ausilio dei "sensi unici", limitazioni di sosta eccetera, in poche parole con cartelli segnaletici. Ma se tali misure servono ad essere argini fittizzi alla piena del traffico, allora non si deve trascurare di affrontare il male alla radice.
(Gazzetta del Popolo)

L'ESTATE E' FINITA? (2006)

Questa mattina a conferma che la stagione estiva è ormai compromessa è stato lo spettacolo della neve che ha imbiancato Becca di Nona (3142 mt), la vetta che assieme a quella del Monte Emilius troneggia sopra la città di Aosta. Dopo un estate 'africana' vissuta in luglio, con l'inizio di agosto siamo passati ad un precoce 'autunno mite', con temperature decisamente in ribasso, piovaschi sparsi e venti noiosi. Qualcosa non gira più come si deve anche nello svolgersi delle stagioni, poichè da sempre agosto è stato sinonimo di "estate piena", quindi con tutte le sue prerogative di sole e caldo torrido. La conferma di una precoce fine dell'estate ora ci arriva dalle previsioni del tempo su scala nazionale -apparse sui giornali di questa mattina- che riguardano i prossimi giorni: pioggia su tutt'Italia e neve in montagna.
Com'era bella e lunga una volta la nostra estate...

MUSIC, SWEET OLD MUSIC... 1981

Il giradischi ha ripreso a suonare. Questa volta sul piatto del mio Stanton è finito "Nothing But Love" di Peter Tosh. Correva l'anno 1981 quando questo 45 giri furoreggiava in discoteche e radio e tutti riallacciavano questa voce ad un altro grande del reggae, senz'altro il più grande in assoluto, ovvero a Bob Marley. Nato il 9 ottobre del 1944, Peter McIntosh -questo era il suo vero nome- con Marley aveva avuto molto a che fare, poichè per anni aveva suonato nel gruppo dei Wailers, ovvero la band che accompagnava il 'monarca del reggae nei concerti in giro per tutto il mondo, una vicinanza che in seguito -messosi in proprio- avrebbe forgiato la sua carriera da solista. Sei anni dopo l'uscita di questo disco, esattamente l'11 settembre del 1987 Petr Tosh veniva assassinato a colpi di pistola nella sua villa sulle colline di Kingston. La polizia dopo brevi indagini, archiviò l'omicidio come 'rapina'. A tutt'oggi, i suoi assassini circolano ancora indisturbati per il mondo.

..."You bring the sunshine when it's dark/
with nothing but love sweet love/ and make me smile and say it's fine/ when I haven't got a dime..."

lyrics from "Nothin But Love".
Fred Harrys - Hella Mitchel
recorded and mixed by Geoffrey Chung
produced and arranged by Peter Tosh
A production Rolling Stone Records

COW BOYS & FOOD...(1880)

OLD WEST COOKBOOK
by Barbara Blackburn.

More than 200 recipes used by frontier housewives and chuck wagon cooks in preparing Foods the Western Way. 150 pages, many illustrations. New menu ideas from Western Americana, where the pioneers came to meals hungry, but left whit appetites well-satisfied.

Recipe #1: Tongue and Chicken Canapes.
Spread toast rounds whit mustard butter. Make a border of finely chopped tongue moistened whit mayonnaise or cream. Fill center whit finely chopped chicken, seasoned and moistened whit mayonnaise or cream. Garnish whit capers, a slice of truffle or a tiny design of ripe olive.


Recipe #2: Bacon and Cheese Canapes.
Rounds of bread. 2 cups shredded sharp cheese 2 slice minced crisp bacon 1/4 teaspoon dry mustard Few grains cayenne
1 tablespoon Worcestershire sause.
Preheat the broiler. Toast the bread on one side. Spread the untoasted side
thicly whit a mixture of cheese, bacon, mus
tard, cayenne, and Worcestershire.
Broil the canapes until cheese is melted.

OLD WEST COOKBOOK
by Barbara Blackburn
Evans Pubblications.
P.O. Box 1058, Inola, OK 74036 -USA-

giovedì 10 agosto 2006

TRA UN ANNO INIZIANO I LAVORI DEL TUNNEL DEL MONTE BIANCO (1957)

Prossimamente si apriranno i cantieri che apporteranno i primi benefici alla regione assorbendo rilevante mano d'opera. La realizzazione del traforo del Monte Bianco verrà quindi a trasformare la Valle d'Aosta in un immenso cantiere di lavoro e nel volgere di pochi anni si avrà certamente un miglioramento notevole in tutta la regione, con riflessi economici di indubbio valore. Queste le previsioni dell'intensità di traffico: Ogni anno si prevede il passaggio di circa 300 mila tonnellate di merci, 45 mila motociclette, 230 mila autovetture, 20 mila autobus, 15 mila autocarri e un milione e 300 mila passeggeri. Tutto naturalmente passerà attraverso la Valle d'Aosta. Si presume che il pedaggio dia un gettito di un miliardo e 300 milioni. Nel frattempo già si notano le prime ripercussioni in seguito all'approvazione del progetto, con un rialzo vertiginoso del prezzo dei terreni in prossimità del traforo. Gli appezzamenti adiacenti all'imbocco della galleria infatti sono improvvisamente schizzati dalle 3.000 lire al metro quadro a 8.000 e malgrado ciò i proprietari sono ancora restii a cederli. (Gazzetta del Popolo)

ETERNAMENTE SCAPOLI! (1957)

Gli 'Scapoli Irriducibili' di Quinçod si sono ritrovati presso il locale albergo Montnery di Challand-Saint-Anselme. L'Associazione nelle cui file vi sono molti eterni scapoli della regione, ha voluto con questa festa rinnovarsi. Mike Gaspard è stato eletto presidente effettivo. E' stato pure votato un ordine del giorno e redatto un papiro dove tra l'altro si dice che "Chiunque dell'Associazione abbia a convolare a giuste nozze, dovrà pagare sotto pena di peccato grave, una brenta di vino ed un pranzetto a tutti gli associati". Tra gli 'eterni scapoloni' della festa, Alberto Perrod, Serafino Viquery, Francesco Sarteur, Mario Doufur, Giorgio Thiebat, Ugo Nicolet e molti altri. Tra questi anche una donna, certa Maria Gens. Il loro motto? "Eternamente Scapoli, se possibile...". (Gazzetta del Popolo)

IN ESTATE LO SI FA DI PIU'...(2006)

Da una ricerca svolta da un settimanale a tiratura nazionale e condotto su di un campione di 1000 uomini tra i 18 e i 45 anni e sullo stesso numero di donne tra i 18 e i 40 anni, è emerso che il 66 per cento degli uomini contro il 63 per cento delle donne, in estate aumenta considerevolmente il numero dei rapporti sessuali. E' in questo periodo di solleone poi che anche le relazioni extraconiugali hanno un aumento vertiginoso e galeotta (al primo posto per il 55% degli intervistati sia maschi che femmine) è la spiaggia, mentre per il 32% dei giovani, il luogo ideale per 'conquistare' è la discoteca. Per il 28% delle donne, la trasgressione è vissuta come "un momento di abbandono" senza conseguenze per la stabilità del matrimonio, mentre per il 62 per cento degli uomini è un semplice "atto sessuale" fine a sè stesso. Col ritorno in città infine, solo il 3% delle donne si sente ancora coinvolto nell'avventura estiva, mentre per la quasi totalità degli uomini intervistati, la trasgressione vissuta al mare è solo "un ricordo archiviato".

mercoledì 9 agosto 2006

PRANZO DEI DETENUTI (1956)

Come di consuetudine, anche quest'anno i detenuti del carcere della Torre dei Balivi ad Aosta hanno avuto nel giorno di Natale un pranzo in tutta regola che potremmo definire ' da ristorante di classe'. Nel parlatoio adeguatamente inghirlandato, dopo la Santa Messa celebrata dal parroco di Sant'Orso, lo chef del Grand Hotel Billia signor Mosconi, coadiuvato da volenterosi camerieri, ha servito in tavola ai 35 detenuti il seguente menù: Ravioli, bistecca alla milanese con patatine fritte, torta, frutta e caffè. Alla fine del pranzo, i reclusi sono rientrati diligentemente nelle loro celle. (Corriere della Valle)

BUON NATALE 1956

Le feste natalizie bussano alle porte. E' tempo di acquisti e di regali. Ai Magazzini Aurora in Viale della Stazione e in piazzetta San Grato i vestiti da uomo costano dalle 9.500 alle 12.000 lire e gli impermiabili da 10 a 15 mila lire. Il montgomery originale inglese costa solo 6.900 lire e per i ragazzi 5.500. Ma nei negozi di elettrodomestici sono i televisori gli oggetti più ricercati: il modello Kennedy 321, 6 valvole più 'occhio magico' si può avere a 34.750 lire e si compra a questi prezzi da Chiericato & Perrucchione in via Capitano Chamonin al n.4. L'oggetto più di moda da regalare è il rasoio elettrico, che in Italia ormai viene usato da oltre 500 mila persone. Il suo costo parte dalle 11.500 lire per salire, nei modelli extra lusso, fino alle 18.000. (Pays d'Aoste)

I COMUNISTI HANNO PERSO LA MAGGIORANZA AD AOSTA (1956)

Questi i risultati per il rinnovo del Comune di Aosta:
P.C.I. 5869 voti, pari al 38%.
P.S.I. 1009 voti, pari al 6,5%.
Le forze di sinistra quindi ottengono in totale 6878 preferenze, ovvero il 44,5%.
Il raggruppamento di centro, P.S.D.I./ D.C./ P.L./ ottiene 6413 voti, pari al 41,4%.
L'Union Valdotaine ottiene 1432 preferenze e il Movimento Sociale Italiano 684.
Questo è il nuovo schieramento dell'Amministrazione cittadina:
Al PCI andranno 16 seggi, 2 al Partito Socialista di Nenni,
4 all'Union Valdotaine, 2 ai Socialisti di Saragat,
14 alla Democrazia Cristiana e 1 rispettivamente al Partito Liberale ed al Movimento Sociale,per un totale di 40 seggi.
Per la maggioranza ne occorrono 21. (Corriere della Valle)

AOSTA ATTENDE LE ELEZIONI PER ROVESCIARE L'AMMINISTRAZIONE ROSSA (1956)

Sarà una battaglia elettorale molto aspra e combattuta. Punto di forza degli elettori, l'accusa verso gli amministratori di non aver rispettato il programma. Dove sono stati costruiti i 400 vani delle case popolari? Dove sono state costruite le scuole Borgo, Porossan e Saint Martin de Corleans? Dov'è il nuovo Teatro Civico? E infine: Aosta aveva più bisogno di uno stadio Puchoz o della sistemazione di certi lavatoi pubblici? E il prolungamento di via Festaz è questo? Tutti lo sanno che sarà una viuzza così stretta nella quale passerà a malapena una Topolino!
(Corriere della Valle)

BILANCIO DELL'AOSTA CALCIO (1956)

Nella scorsa stagione l'aumento deficitario è stato di circa un milione di lire. In totale così arriviamo ad un passivo complessivo di 12 milioni tondi. Questo è il bilancio dello scorso campionato:
ENTRATE: Incassi spettatori 3 milioni e 200 mila lire. Contributo Consiglio Valle 5 milioni più anticipo prossima stagione 1 milione e mezzo. Cessione giocatori 300.000 lire.
USCITE: Premi 1 milione e 100 mila. Ingaggi 4 milioni e 400 mila lire. Viaggi 1.2oo.000, acquisti 900.000, vitto,tasse,interessi passivi e rimborso ore lavorative perse dai giocatori lire 2.100.000.
Rosa giocatori campionato '56/'57: Pelizza, Garri, Torchio. Ferraris, Naretto, Ferrari. Cheney, Tieghi, Scagliarini, Viarengo, Balbis.
(Corriere della Valle)

martedì 8 agosto 2006

AMICI (4)

Roberto 'Bob' Ghiozzi da Livorno non si scompose troppo quando un giorno qualcuno gli chiese di entrare a far parte di un gruppo rock. Per lui la musica era arte, poichè sulla tastiera del suo pianoforte verticale gli spartiti fino allora avevano 'parlato' di Bach e di Beethoven piuttosto che di Presley o Little Richard. Figlio d'arte, -suo padre e sua madre infatti erano artisti del Teatro dialettale Livornese- Roberto quel giorno accettò più per curiosità che convinzione. Chissà se durante i primi mesi di gavetta nei fumosi e rumorosi locali fiorentini abbia mai pensato al sacro silenzio di teatri prestigiosi e a concerti in Do minore per piano e oboe, -questo non lo sapremo mai- fatto stà che di giorno in giorno cominciò ad assaporare il successo tra un 'Give me some loving' degli Spencer Davis Group, un 'Yesterday' dei Beatles e un 'Wither Shade of Pale' dei Procol Harum. Una magnifica avventura che arrivò fino agli anni '70, poi l'onda del beat si infranse su musiche inesplorate fatte di sax, trombe e tromboni portate nel mondo dai musicisti neri del profondo sud americano. Difficile -se non impossibile- voltare le spalle alla musica per chi la musica ce l'ha nel sangue, così Roberto 'Bob' Ghiozzi oggi è un ricercato Docente di Musicoterapia, ovvero un professionista che mette al servizio di chi soffre suoni e armonie cariche di senzazioni gioiose per alleviare disagi e sofferenze. La parte più nobile del musicista, praticamente un ritorno alle origini... Ciao 'Profeta', e come ho detto ad altri, "lunga vita al rock'n'roll"...

lunedì 7 agosto 2006

UN CRIMINE INFAME CONSUMATO AD AOSTA (1956)

E' veramente un delitto turpe e inspiegabile quello che scuote la popolazione valdostana in un afosa giornata estiva. Il feroce crimine che ha gettato nello sgomento l'intera città è stato compiuto nel quartiere delle Case Operaie. Un giovane inbianchino di 18 anni ha attirato nel suo appartamento una bambina di 9 anni che abitava al piano inferiore, strangolandola poi con una cintura. "Perchè lo hai fatto"? gli hanno chiesto gli inquirenti dopo ore di interrogatorio. "Volevo farle una carezza ma lei ha cominciato ad urlare". Questo crimine infame consumato con il più ripugnante sadismo, ci induce a sollevare tre interrogativi: Le Case di correzione sono utilizzate per ristabilire la coscienza? La giustizia umana è solamente preposta a proteggere la società contro alcuni dei suoi membri o a salvaguardare quest'ultimi a qualsiasi prezzo? E infine: le autorità competenti in Valle d'Aosta non dovrebbero controllare rigorosamente le migliaia di individui che immigrano da noi? Un crimine di questo genere è comprensibile -fino ad un certo punto- in una grande città. Non è concepibile in una città come quella di Aosta che conta appena 25 mila abitanti. (Pays d'Aoste)

MY LIBRARY

The Little Book of "AMERICAN PRESIDENTS".

The President of the United States is regarded as the leader of the free world. The person that calls the shots in the most powerful nation on earth enjoys the kind of influence that the great monarchs of Old Europe would have envied. It takes a driven and dynamic character to get to the top, but once there, what does it take to be a great President? This book examines:
The records of the forty-two men who have taken the post, from George Washington to George W. Bush. The heroes of American politics who took the decisions that have shaped a nation,
and the unfortunates whose therms were cut short by death and disease.
The secrets and the scandals, the victories and the failures, the crises and the triumphs of extraordinary men, whose lives have made the backbone of American history.
This book investigates the lives and achievements of each President through the history of the American presidency, beginning with four great men remembered for their lasting contribution to the success of the nation.


The Little Book of "AMERICAN PRESIDENTS"
by Peter Eldin, Simon Tomlin and Jamie Stokes
Parragon Publishing Book
First published in 2001
Queen Street House
4 Queen Street
Bath BA 1 HE, UK


Produced by Magpie Books, an imprint of
Constable & Robinson Publishing Ltd, London.
Copyright Parragon 2001
Cover illustration courtesy of Mary Evans Picture Library

LA VALLE d'AOSTA E' UNA REGIONE! NON UNA PROVINCIA! (1956)

Perchè questa specificazione? Semplice, perchè il quotidiano torinese "La Gazzetta del Popolo" continua a titolare "Cronaca della nostra Provincia" le pagine dedicate alle notizie della Valle d'Aosta. Come mai a 10 anni di distanza dall'istituzione della nostra Regione Autonoma, vi sono tutt'ora dei quotidiani che nel dare le notizie riguardanti il Piemonte includono in tale regione la Valle? Perchè poi la Rai nel dare i comunicati riguardanti il Piemonte vi include notizie di casa nostra? Non potrebbe invece dedicare 5 minuti ogni 24 ore per un notiziario relativo alla Valle d'Aosta?
(Pays d'Aoste)

venerdì 4 agosto 2006

CANDEGGINA...NATURALE (1955)

Ci è stato fatto osservare che lo scarico del vespasiano in corso Padre Lorenzo è collegato direttamente con il sottostante canale 'Mer des Rives' e qui viene il bello. Poco oltre, massaie evidentemente all'oscuro di questo particolare lavano i propri panni. Lasciamo al lettore il commento... (Corriere della Valle)

E' IN VENDITA LA VETTA DEL CERVINO! (1955)

La piccola superfice rocciosa del famoso 'scoglio alpino' appartiene ad un gruppo di famiglie che potrebbero venderla o cintarla come una qualsiasi altra proprietà privata. Dai mappali infatti risulta che i proprietari sono i signori Clarice, Arturo, Ernesto, Irma e Giuseppe Frassy. Poi ci sono i signori Luigi, Gabriele, Antonio, Rosalia, Adolfina, Lidia, Maria e Teresa Maquignaz ed infine i signori Alfredo, Pasqualino, Virgilio, Alfonso, Almer e Angiolina Perruquet. Se questi un giorno volessero dunque, potrebbero venderla o recintare. Che effetto farebbe trovare sulla cima del Cervino un cartello con su scritto: "Monte Cervino, 4478 metri. Vendesi".
(Gazzetta del Popolo)

giovedì 3 agosto 2006

CON L'ARRIVO DEL FREDDO...SI COMINCIA A BALLARE (1955)

Con il giungere della stagione fredda, è abitudine in Valle d'Aosta dare il via alle serate danzanti o ai balli in famiglia. Ad Aosta le orchestrine sono più complete e non si fermano alla sola fisarmonica. E' di questi giorni la notizia dell'inizio delle danze al Cral-Cogne e alle Poste, ma tra non molto apriranno i battenti anche "La Grotta" ed il "Trieste". In ogni paese poi, spece nella ricorrenza di feste, molti locali si aprono non soltanto per i giovani ma spesso anche per le persone più attempate. A Etroubles infine, i "Frustapot" si cimenteranno con le armoniche a bocca in quelle musiche caratteristiche che non trovano eguali altrove.(Corriere della Valle)

UN NUOVO PALAZZETTO DELLO SPORT (1955)

L'edificio per i nostri giovani sportivi sorgerà nell'area del vecchio cimitero di Aosta, avrà una capienza di 7.000 persone e sarà dotato anche di una piscina. La nuova palestra avrà una superfice di 1.520 metri quadri divisi in quattro locali distinti. Tra le discipline sportive, troveranno posto il pugilato, la lotta, il sollevamento pesi e la scherma. Vi saranno poi docce, sauna e un alloggio per il custode. Con la realizzazione di questa palestra a pochi passi dall'ospedale, si potrà sanare una grave lacuna per la nostra città. (Gazzetta del Popolo)

MA SI, FACCIAMOCI DEL MALE...(2006)

Grazie all'indulto, sono state aperte le celle a 15.470 detenuti, dei quali 10.077 italiani e 5.393 stranieri. Il primo a togliersi le manette è un detenuto che uccise una donna a fucilate. A Torino, fuori anche una donna che uccise il marito, lo tenne nel freezer ed infine per far sparire ogni traccia lo sciolse nell'acido. A Udine, un condannato per maltrattamenti familiari una volta liberato corre a casa e cerca di strangolare moglie e figlio. Quattromila sono i clandestini ritornati in libertà tra i quali anche molti extracomunitari ritenuti terroristi islamici. Il giorno dopo la scarcerazione, già si vedono gli effetti: "Furti, risse e tentati omicidi. A decine sono già ritornati in cella". Uno prova a rubare un auto, due picchiano gli agenti, un altro commette atti osceni. Il ministro della Solidarietà Paolo Ferrero ha una proposta: "Porte aperte agli extracomunitari senza un lavoro e in più soldi ad ognuno per sbarcare il lunario". Il ministro Clemente Mastella, fautore dell'indulto, chiede quindi "più risorse" poi va a Rebibbia accolto dai detenuti al grido di "Sei un grande". Il governo mostra il volto buonista:
"I clandestini usciti non vanno espulsi". Per fronteggiare quindi questa emergenza, già pronti 30 milioni di euro. Concludendo, la regione con più scarcerazioni è stata la Lombardia con 2.173 detenuti rimessi in libertà mentre, fanalino di coda è la Valle d'Aosta con 97.
(Il Giornale 3 agosto 2006)

E' MORTO JAMES DEAN (1955)

Nato il 18 febbraio del 1931, James Byron Dean con soli tre film all'attivo -La Valle dell'Eden; Gioventù Bruciata e Il Gigante, quest'ultimi due non ancora arrivati nelle sale cinematografiche- era già diventato un mito tra la gioventù mondiale. Ultimate le riprese del Gigante, ieri, 30 settembre alla guida di una nuova e fiammante Porsche Roadster, James Dean si stava recando ad una gara automobilistica che si sarebbe disputata a Salinas, California, quando sulla Highway 46 a poche miglia da Paso Robles la sua vettura si è scontrata violentemente con una Ford guidata da un giovane studente. Per James Dean, 24 anni, purtroppo la morte è stata instantanea.

"America has known many rebellions, but never one like this: millions of teenage rebels heading for nowere some in 'hot-rod' cars, others on the blare of rock 'n roll music, some with guns in their hands. And at their head, a dead leader".

TURISMO A GABY (1955)

Nell'anno in corso, si sono avute fino adesso 398 presenze giornaliere suddivise nei seguenti alberghi: Hotel Moderno; Hotel Regina; Albergo Mologna; Pensione du Lys e Albergo Cavallo Bianco. L'introito totale è stato di 54 milioni e 500 mila lire. Così Gaby è diventata un centro di turismo nella Valle del Lys e ciò risulta dai dati ufficiali i quali però sono inferiori alla realtà, dato che non tutte le presenze sono state denunciate.
(Pays d'Aoste)

mercoledì 2 agosto 2006

TRAGICO MISTERO A MONTJOVET (1955)

Che fine ha fatto il giovane Franco C. di Bard? E' un mistero che continua a far discutere. Si sa che il giovane guidava una moto sulla quale si trovava anche un amico di Montjovet e che questi è stato trovato cadavere sulla strada accanto a dei rottami della moto. Ma Franco C. dov'è? E' introvabile. Dal momento che sulla strada sono stati trovati anche dei cocci di vetro, si presume che la moto abbia urtato contro una macchina, ma dov'è questa macchina? Altro punto interrogativo. Tra le tante ipotesi, quella che Franco C. sia stato soccorso dall'autista dell'auto coinvolta nell'incidente e che in seguito, accortosi che il giovane era morto, lo abbia abbandonato da qualche parte. Alcuni giorni fa il cadavere di un giovane è stato ripescato nella Dora ma i genitori non lo hanno riconosciuto. Chi è questi dunque? Ora il corpo di un altro ragazzo è stato ritrovato in avanzato stato di decomposizione vicino al luogo dell'incidente nascosto tra le foglie. Come è possibile che quello sia il corpo di Franco C. se alle sue ricerche parteciparono anche dei cani? E' un mistero che ormai dura da troppo tempo, mentre tra gli inquirenti comincia a prender forma l'ipotesi che in tutto questo ci sia la macabra regia di una terza persona. (Pays d'Aoste)

martedì 1 agosto 2006

MY LIBRARY

Tra il 1914 e il 1915, il poeta americano Edgar Lee Masters -nato a Garnet, Kansas, nel 1869 e morto nel1950- pubblicò sul "Mirror" di Saint Louis una serie di epitaffi successivamente raccolti nell''Antologia di Spoon River. Ogni sua poesia raccontava la vita di un personaggio e così, mettendone insieme 244, praticamente Masters coprì tutte le categorie e i mestieri umani. In quel libro, il poeta si proponeva di descrivere la vita raccontando le vicende di un paesino chiamato Spoon River, ispirandosi in realtà a personaggi veramente esistiti nei villaggi di Lewistown e Petersburg vicino a Springfield, tanto che molte delle persone ancora in vita riconosciutesi nelle poesie a loro dedicate, si sentirono offese nel vedere le loro faccende più segrete e private descritte nel libro. Pubblicata per la prima volta in Italia da Einaudi nel 1943, tradotta da Fernada Pivano e scoperta da Cesare Pavese, dell'Antologia di Spoon River se ne sono fatte sessantadue edizioni e vendute 500 mila copie, un vero record per un libro di poesie per di più tradotte da un'altra lingua. Di seguito, nella sua lingua originale, uno stralcio dalla stupenda "The Hill" (La Collina):

"Where are Elmer, Herman, Bert, Tom and Charley,/ The weak of will, the strong of arm, the clown, the boozer, the fighter?/
All, all are sleeping on the hill./ One passed in a fever,/ one was burned in a mine, / one was killed in a brawl,/ one died in a jail,/ one fell from a bridge toiling for children and wife.
/ All, all are sleeping, sleepling, sleepling on the hill..." /


Edgar Lee Masters: Antologia di Spoon River
A cura di Fernada Pivano con scritti di Cesare Pavese.
Titolo originale Spoon River Antology.
McMillan Company, New York.
Copyright 1943/47/71 e 1993 Giulio Einaudi editore s.p.a. Torino.
In copertina: Thomas H. Benton, 'Pop and the Boys' 1963

IL ROMPICAPO DEL TURISTA (1955)

In attesa della zona franca, sono concessi alla Valle d'Aosta certi quantitativi di merci esenti da ogni dogana e dazio di importazione e tra questi i profumi e i liquori più rinomati di Francia. Perchè dunque per esempio, tali liquori hanno lo stesso prezzo sia ad Aosta che a Torino o Milano? Il cognac Martel per esempio costa 2.500 lire sia qui che nella mia città. Perchè? (Pays d'Aoste)

ATTO DI ONESTA' AD ALLAIN (1955)

Un bell'esempio di onestà ci arriva da Leone Cerise, portalettere di Allain. Nel suo giro quotidiano, Cerise ha trovato per terra un portafogli con dentro, oltre ai documenti, la bella cifra di 2oo mila lire in contanti. Cosa fa a questo punto Leone Cerise davanti ad una fortuna simile? Grazie ai documenti porta subito il portafogli al suo legittimo proprietario, certo Emilio Cheillon il quale, colpito dal gesto, decide di offrire metà della somma all'onesto portalette il quale però rifiuterà: "Ho fatto solo il mio dovere" risponde. L'Amministrazione Postale, informata del fatto, ha proposto una ricompensa al probo e generoso impiegato postale, il quale si spera questa volta abbia accettato. (Pays d'Aoste)

PRESENTATA LA NUOVA FIAT 600 (1955)

E' stata ufficialmente presentata al Salone dell'Auto di Ginevra la nuova Fiat 600, la vettura che stuzzicherà il desiderio d'acquisto anche delle classi meno abbienti. Il nuovo modello ha un motore di 633 cc , portiere con apertura in avanti e vetri scorrevoli orizzontalmente. Quattro posti e motore posteriore, la nuova vettura -che sostituirà la Topolino- ha una velocità di 95 chilometri l'ora e costa circa 600 mila lire. Pertanto la Concessionaria SICAV di Corso Battaglione lancia le sue allettanti proposte per l'acquisto attraverso speciali rateazioni: Quota contanti minima il 15% del costo di listino e 24 rate da 23.000 lire, compresa assicurazione rischi con risarcimento fino ad un limite di 5 milioni. (Pays d'Aoste)