martedì 28 febbraio 2012

Occhio alle truffe #15

Il web impazza. Anzi, impazzano i truffatori che sempre più numerosi si tuffano nel mare internettiano alla ricerca di poveri sprovveduti, di coloro insomma convinti che ancora esista Papà Natale dispensatore di doni, in questo caso di euro, e tanti. A me ne arrivano a bizzeffe di e-mail, che qui di seguito voglio esporre. cercando di convincere i potenziali "allocchi" a non cadere nelle mani dei "benefattori/truffatori". Bene, partiamo dalla prima. La mail è di tono confidenziale con evidenti errori di sintassi e di battuta che io lascio: "Caro Vincitore, questo è per informarti che sei uno dei fortunati vincitori di 950.000 euro di questo programma "Lottery Anni". Gentilmente aprire il documento allegato per le informazioni vincente. Complimenti! Sinceramente Maria Gonzales". Nel documento allegato chiedono di inviare quindi "fotocopia del documento di identità, numero del telefono fisso e cellulare, tipo di occupazione, numero del conto corrente bancario e relativo Iban", il tutto da spedire a "Vester Seguros, Madrid, all'attenzione di Maria Raul Manzanares". Logico dirlo:
E' UNA TRUFFA, CESTINARE IL TUTTO!!!!!

Un'altra e-mail -ancora con errori di sintassi- che regala soldi: "Attenzione caro vincitore. Siamo lieti di informarvi che il tuo indirizzo e-mail sono emerse da Primo vincitore di cento e cinquanta mila euro (€ 150.000) in Uplift International Premio Lotteria. Per richiedere il premio vincente, sei a contatto con l'agente Nominato Sole (strano nome! ndr) e sotto il più presto possibile per avere maggiori informazioni su questa lotteria e il rilascio immediato della tua vincita di premi. Capital Financial Service. Mr. Juan Carlos Jr." A questo punto come al solito chiedono "generalità, età, occupazione e numero di telefono", il tutto da inviare via e-mail all'indirizzo "infocapitass@aim.com", con i saluti da parte di un certo signor Antonio Gema.
NON RISPONDETE! CESTINATE TUTTO!!!!!

C'è poi la mail che arriva a nome della Cassa di Risparmio di Bolzano la quale informa di "recarsi immediatamente negli uffici della Cassa di Risparmio in oggetto oppure collegarsi online per accertarsi della propria identità, poiché negli ultimi giorni la sicurezza della banca ha avuto comunicazioni riguardo a continui ed aggravati furti di identità e furti di codici a danno dei clienti". A questo punto scatta la trappola: "Collegarsi online e digitare il tuo conto e-banking".
NON FARLO ASSOLUTAMENTE!! CESTINARE!!!!!

Ultima e-mail truffa per oggi. E' scritta totalmente in inglese e questa è la traduzione: "Mi chiamo Larry Johnson, e sono il direttore del Controllo all'aeroporto di Atlanta -Usa-. Durante il nostro servizio abbiamo individuato due contenitori di metallo a voi indirizzate, che al controllo hanno rivelato contenere una somma pari a 4 milioni di dollari ciascuno. Per favore, rispondetemi via email all'indirizzo di "lryjohnson@globomail.com", affinché io possa darvi ulteriori dettagli. Firmato, Larry Johnson".
NON RISPONDETE A NESSUNO!!! CESTINARE!!!!

Per oggi è tutto, ma ce ne sono delle altre che pubblicherò presto, tra le quali anche una di un certo "reverendo McGill"...

Ciao babbo...

Vent'anni babbo, sono passati vent'anni esatti. Mi sembra ieri quando ti ho visto per l'ultima volta. Capivo che qualcosa stava prendendo una brutta piega, ma non volevo crederci assolutamente. Tu, forte come una roccia non avresti mollato tanto facilmente, perché nella tua vita, specialmente nel periodo della guerra ne avevi visti di brutti momenti ma sempre ne eri venuto fuori alla grande. Puntatore al cannone contro i tedeschi rabbiosi che rispondevano colpo su colpo, quelle mitragliate poi di un aereo americano che ti avevano strappato di mano la bicicletta, e quella bomba che ti aveva catapultato al di là del muro perimetrale del cimitero di Follonica tra lapidi pietre e calcinacci. E me lo raccontavi ridendo, mentre io, poco più che undicenne, ascoltavo tutto ciò immaginandoti indistruttibile e sempre presente nel darmi la mano. Ecco, quell'ultimo giorno che ti ho visto ho ripensato a tutto questo, quindi, un'altra brutta avventura da superare ho sperato, da vincere, da battere. Ma non era così, e tu lo sapevi babbo, perché fino all'ultimo quella volta hai rimandato quel ricovero in ospedale "per un controllo" più a lungo possibile, volendo rimanere ancora aggrappato alle tue cose, alla tua casa, ai tuoi affetti, forse alla vita. A volte il futuro si percepisce, perché a differenza di quando gli auguri te li facevo in anticipo o in ritardo -sai come sono!-, quella volta in occasione del tuo ultimo compleanno ti telefonai la sera al ristorante, mentre senza me, ma assieme a tutta la famiglia festeggiavi la ricorrenza. Fu una bella sorpresa per te, e per me fu una gioia immensa sentirti padrone dei tuoi 81 anni portati alla grande, vissuti alla grande. Eri allegro come sempre babbo, quel 30 agosto, perché questo era il tuo carattere, era il tuo modo di vivere, senza sapere invece che ti rimanevano soltanto ancora sei mesi esatti di vita. La morte non ti ha mai spaventato però, perché semplicemente usavi dire che "la vita è una ruota che gira", ma ora eravamo proprio lì, alla fine di quel giro della ruota. Nel tardo pomeriggio di quel 28 febbraio del 1992 sono stato io a prendere la tua mano e a tenerla stretta tra le mie. Nel silenzio di quella camera di ospedale, lunghi sguardi intensi tra di noi che hanno detto tutto, poi la fine del tuo respiro e l'inizio del mio dolore mai sopito. Ti sei addormentato sereno babbo, e questa è stata la mia unica consolazione.... Riposa in pace babbo, Ti voglio bene....

venerdì 24 febbraio 2012

Stipendi d'oro? Di diamante!!

Stipendi che percepiscono alcuni boiardi e manager di Stato:
Antonio Manganelli , capo della Polizia: 621.253 euro all'anno, 51.700 euro al mese, 1.702 al giorno.
Attilio Befera, direttore Agenzia delle Entrate e di Equitalia: 620.000 euro all'anno, 51.600 al mese, 1.600 al giorno.
Mario Canzio, ragioniere generale dello Stato: 562.331 euro all'anno, 46.800 euro al mese, 1.540 al giorno.
Franco Ionta, capo dipartimento Amministrazione Penitenziaria: 543.954 euro all'anno, 45.300 al mese, 1.490 al giorno.
Vincenzo Fortunato, capo Gabinetto del Ministero dell'Economia: 536.906 euro all'anno, 44.700 euro al mese, 1.470 al giorno.
Biagio Ambrate Abrate, Stato Maggiore Difesa: 482.000 all'anno, 40.000 al mese, 1.320 al giorno.
Corrado Calabrò
, presidente Agcom: 475.643 euro all'anno, 39.600 al mese, 1.303 al giorno.
Giovanni Pitruzzella, presidente dell'Antitrust: 475.643 euro all'anno, 39.600 al mese, 1.303 al giorno.
Giuseppe Vegas, presidente Consob: 387.000 all'anno, 32.000 al mese, 1.000 al giorno.
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Cosa si evince da queste cifre? Che il capo della polizia Antonio Manganelli guadagna più del doppio del presidente degli Stati Uniti Barak Obama (300.000 euro l'anno) e che in un anno solo gli stipendi di questi 9 soggetti, ammontano a 4.700.000 euro (oltre 9 miliardi delle vecchio conio).
(continua)

domenica 19 febbraio 2012

Festival: analisi logica...

Ed anche il 62esimo Festival di Sanremo passa in soffitta, senza lodi e senza rimpianti, ricordando tristemente l'epopea della Concordia, una volta nave di lusso ma oggi un rottame coricato. Più che una vetrina di nuove canzoni pertanto, definiamolo pure "il Festival del nulla", o meglio ancora, il "Festival del Turpiloquio". Facciamo quindi l'analisi logica.
1) Introduzione: se nella trasmissione televisiva "Le Iene" su Italia 1, il duo Luca&Paolo risultava piacevole, nella loro troppo lunga introduzione al Festival sono risultati scadenti e fuori luogo: amenità, volgarità -difficile imitare Benigni nel trivio e rimanere simpatici!-, quindi, mettiamoci una pietra sopra.
2) Le vallette: saranno ricordate per la farfalla di Belen sul pube, per il niente di Elisabetta Canalis, e per il nudo della ceca Ivana Mrazova, oltre che per i suoi 32 denti sempre in mostra.
3) Gianni Morandi: presentatore per il secondo anno della kermesse canora. Ce l'ha messa tutta per condurre in porto il carrozzone, tra l'improvvisazione di un Rocco Papaleo qualsiasi e un "ma chi me l'ha fatto fa'... ".
4) Organizzazione e regia: da rimandare a settembre; sbaglio dei tempi, inquadrature scomposte e microfoni silenti.
5) Ospiti stranieri: eccezionale Patty Smith -della quale abbiamo scoperto che non è una donna, ma un uomo-, José Feliciano e Al Jarreau che hanno dimostrato che il tempo passa anche per i miti, e Brian May, l'unico che ha confermato invece che col tempo certi miti resistono.
6) L'ospite "degli ospiti": Adriano Celentano merita due righe di più. Ma perché non si limita a cantare e basta? Tutta l'attesa e il battage pubblicitario cosa hanno prodotto? Il solito sermone su "Dio che c'è" e giù bordate ai giornali cattolici l'Avvenire e Famiglia Cristiana "che devono chiudere i battenti". Il motivo non è da sapere, e non lo vogliono sapere neppure coloro che in coro dal loggione lo hanno contestato a suon di "Basta! Basta!". Un "contestatore contestato" dunque che non l'ha presa proprio per niente bene, tanto che velocemente ha mollato la predicozza, cantato un paio di pezzi e poi, via, arrivederci, anzi -sicuramente- addio.
7) Le canzoni: mai di livello così basso! Sembra quasi una rincorsa al "sotto zero" tanto è l'assurdità dei testi e l'incongruenza della melodia.
8) Cantanti: big che non sono big ma più semplicemente "principianti alla sbarra" usciti da trasmissioni televisive tipo "concorso dei dilettanti" e catapultati in pista grazie a potentati di Mediaset e della Rai.
9) Una domanda: ma chi sceglie le canzoni partecipanti? Chi è questa "giuria altamente specializzata" che decide questa si e questa no? Su questo punto bisognerebbe indagare e dare la palma del "volpino al valor musicale", visto lo scempio prodotto.
10) Per concludere? Un Festival ridondante di nani, mangiafuoco e ballerine, cinque serate televisive elefantiache di note in libertà, sbadigli e imbarazzi. Il Festival era un'altra cosa e al centro di tutto c'erano le canzoni e i loro autori. Oggi c'è un caravanserraglio che niente ha che vedere con il lancio della canzone all'italiana.
11) Ah, dimenticavo. Ha vinto una certa Emma...

lunedì 13 febbraio 2012

Inter: Andate a lavorare!!!

Non è per la mancanza di José Mourinho né per colpa di Claudio Ranieri. L'inter "è bollita". Dopo l'ultima sconfitta ingloriosa contro il Novara -che ha giocato un ottima partita!-, gli "undici commendatori" nero/azzurri hanno dimostrato i loro limiti. Un declino fisico e mentale -ve li immaginate dei miliardari correre a perdifiato per 90 minuti?!- che ormai si è consolidato fin dall'ultima vittoria del campionato con la "tripleta". Lì, in quell'occasione, i "baroni" si sono saziati di soldi e allori, e da quel momento è iniziata la loro inarrestabile discesa. E se a questo aggiungiamo poi che all'interno della squadra ci sono dei capetti che decidono e bocciano, -voci dello spogliatoio indicano in queste figure il capitano Zanetti e Cambiasso- ciò significa che la situazione è sfuggita di mano sia al ct Ranieri, ma soprattutto al patron Moratti. Amaramente -e lo dice un interista-, l'Inter è una squadra da rifondare, da ripensare anche nel suo organico. Troppi gli stranieri a discapito di talenti emergenti dei vivai nazionali. Così come è, l'Inter non ha futuro. Una sconfitta con il Lecce per 1 a 0; un pareggio col Palermo per 4 a 4;, una sonora sconfitta per 4 a o con la Roma e infine, l'umiliante 1 a o patito con la squadra fanalino di coda, il Novara. Nel web poi la considerazione dell''Inter è al limite storico. In una classifica stilata dai"naviganti" in rete, alla domanda "Chi vincerà il campionato" la squadra di Ranieri si prende solo il 7,3% di possibilità, con una Juventus al 35,47%, un Napoli col 29,48%, e Milan con il 17 per cento. Lo ha capito oramai anche la curva dell'Inter, che stanca di queste inammissibili figure, invece di incitare al tifo, ha urlato ai suoi beniamini "andate a lavorare!!!!". E' già, con 11 punti di differenza dal Milan capolista (con 47 punti) e 9 dalla Juve -ma con due partite da recuperare-, forse trovare un onesto lavoro per la "truppa straniera" sarebbe più che doveroso. Se non altro per rispetto alla gloriosa Inter dei Mazzola e di capitan Picchi...
(foto: l'emblema della disfatta)

venerdì 10 febbraio 2012

Squali intorno alla Concordia...

C'è un giovane che in ogni programma televisivo parla dei suoi traumi. Era un passeggero della Costa Concordia, la superba nave miseramente naufragata all'Isola del Giglio: "La notte non dormo più, ho gli incubi...e di giorno, in mezzo alla gente, quando vedo delle persone anziane mi viene da piangere". C'è un'altra passeggera, questa volta una signora, che dice da quel maledetto giorno soffre di claustrofobia, "non posso più entrare in luoghi chiusi e stretti perché mi manca l'aria e poi, ho incubi ricorrenti". Una coppia scampata e anche lei presente in molti talk show, avverte che "siamo vivi per miracolo, e da quel maledetto giorno -già sentito-, la nostra vita è cambiata". Scene da una crociera finita sugli scogli, dal cocktail col capitano al cappotto prestato dall'isolano per ripararsi dal freddo, dato che nel momento del disastro tutti erano in sala pranzo, al bar o in teatro, quindi abiti da sera o pseudo tali. Finito il dramma, ora si passa all'incasso. Un risarcimento per le vittime è più che sacrosanto, e sacrosanto ancora è il risarcimento per i sopravvissuti. Con due distinguo però. Un pool di avvocati americani ha fatto sapere che per ogni vittima chiederà al colosso USA, Carvival Corporation -proprietaria di Costa Crociere-, un risarcimento di due milioni di dollari, circa 1milione e mezzo di euro. La vita non ha prezzo, quindi, due, quattro o cento non restituiranno la vita ai defunti, ma faranno certamente la felicità dei parenti. Diverso è l'altro discorso, quello dei superstiti, e anche qui gli avvocati americani l'hanno sparata grossa: per sei passeggeri in vita, per esempio, hanno richiesto a Costa Crociere ben 450 milioni di dollari, ovvero oltre 70 milioni a testa. Ebbene, se 14.000 euro offerti dalla Società sono effettivamente pochi, 70 milioni a testa sono una sproporzione immane. Quattrocento persone -si presume tra italiani e no- già si sono affidate agli avvocati americani per una "class action", senza però tenere conto che tra le clausole incluse sui biglietti acquistati e sul contratto firmato prima del viaggio, infatti, c'è un punto riguardante la scelta del Foro competente in caso di controversie, che nel caso specifico, è quello di Genova. Qualsiasi iniziativa legale intrapresa in America dunque potrebbe essere invalidata, con una forte penale da pagare da parte dei passeggeri allo studio legale statunitense. Una crociera come un bingo al Superenalotto? Mah, ho i miei dubbi. Una cosa però è chiara: intorno al relitto della Costa Concordia, nel mare dell'Isola del Giglio, sono arrivati gli squali...

mercoledì 8 febbraio 2012

Battisti: Carnaval do Brasil...

La vita da latitante è una merda". Parole e musica di Cesare Battisti, nessuna parentela col grande cantante Lucio e soprattutto da non confondere con l'eroe trentino, quello che nella Grande Guerra, disertando la chiamata alle armi del Regio Esercito Austro-Ungarico, si unì agli italiani e che una volta caduto nelle mani degli austriaci fu impiccato per alto tradimento. No, si parla del terrorista omonimo, (foto) quello degli anni di piombo, condannato in contumacia all'ergastolo per aver sulla coscienza quattro omicidi, arrestato, evaso dal carcere italiano e fuggito all'estero prima in Francia e lì tenuto "al caldo" fino al 2007, quando ormai svanito l'appoggio politico stava per essere catturato. Fiutato l'inghippo, sparì in Brasile, arrestato anche lì su richiesta italiana ma mai estradato, anzi, liberato, e dove da allora vive tranquillamente la sua vita da "esule". Dell'Italia e della giustizia italiana se ne fa un baffo, e lo abbiamo capito grazie all'intervista rilasciata alle "Jene" dove rivolgendosi addirittura al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha detto che lui "rientrerebbe anche in Italia solo se la giustizia volesse ascoltare le sue ragioni". Le ragioni di un pluriomicida dunque, di un latitante. Proprio ieri poi, ha fatto sapere che parteciperà come ospite al Carnevale di Rio proprio per sollevarsi da "questa vita di merda", deridendo di fatto vittime lasciate nel loro sangue sulla strada e parenti che ancora non si danno pace. Il Governo brasiliano non lo estraderà mai in Italia, quindi? E' giusto che questo personaggio continui a farsi beffa dell'Italia e della giustizia italiana? Un certo Adolf Eichmann, conosciuto come "l'architetto dell'Olocausto" alla fine dell'ultima guerra scappò in Argentina e si rifece una vita a Buenos Aires. Una volta individuato però e senza attendere l'estradizione che mai sarebbe avvenuta, un gruppo di uomini dei servizi segreti israeliani l'11 maggio del 1960 lo andò a prelevare, e con un azione fulminea il boia delle SS fu portato a Gerusalemme, dove dopo un processo, fu condannato a morte per impiccagione e giustiziato infine il 31 maggio del 1962. Per Cesare Battisti non ci sarebbe il cappio, ma anni da scontare. L'Italia non ha dei servizi segreti all'altezza della situazione? No, è solo una domanda...

martedì 7 febbraio 2012

Niente sesso, siamo italiani...

Aiuto! Siamo in caduta libera! Dopo il declassamento dell'Italia da parte delle agenzie di rating - come se tutto ciò non fosse sufficiente!-, ora il declassamento riguarda gli italiani, e questo lo dicono i dati venuti fuori da una ricerca a livello internazionale. Ebbene? Siamo retrocessi in eros, e già ci immaginiamo le risate "sarkosiane" di quegli smargiassoni dei francesi. E questo è troppo. Ma cosa è successo? Lo dicono i risultati di questa indagine svolta da "www.OnePoll.com" ed effettuata su un campione di 15mila donne di 20 nazionalità, risultati, come si legge, avvallati pure da case farmaceutiche e associazione di andrologi: gli italiani a letto fanno flop. Ma come è potuto accadere questo tonfo che ci avvilisce? Lo spiega la ginecologa e sessuologa Alessandra Graziottin, asserendo che la crisi del desiderio femminile è cominciata molto prima di quella dell'euro. Opperbacco! Motivo? "Donne in condizione costante di stress e meno sonno che producono cortisolo e adrenalina a tutto spiano, diventando quindi aggressive e irritabili", e di conseguenza, addio libido e voglia di coccole. E ci dicono anche la motivazione da cui deriva questo stato di cose: vita frenetica e pensieri economici hanno condizionato le relazioni, quindi, calo dei rapporti e azzeramento della seduzione. Alcuni dati? Ma si, facciamoci male: 7,6 sono i rapporti sessuali degli italiani in un mese -contro gli 8,8 dei francesi-, il 71 dichiara di far l'amore per avere figli e l'80% ancora degli italiani ha dichiarato di non aver avuto più di 3 relazioni importanti nella sua vita. E pensare che nel 2007 eravamo saldamente in testa alla classifica europea dei "grandi amatori", dove dall'alto del nostro trono -ormai occupato saldamente fin dagli anni Cinquanta!- guardavamo con sufficienza francesi e tedeschi, per non parlare poi degli inglesi. Persa la tripla A nel campo finanziario dunque, abbiamo perso anche quella del talamo. Chi ci ha spodestato? Massì, diciamolo: al primo posto ora ci sono gli spagnoli e al secondo i brasiliani. Una cosa ci sostiene però: i francesi sono dietro di noi, al quarto posto...

lunedì 6 febbraio 2012

Io uccido: non colpevole.

Un altro spietato assassino che non finisce in galera. E' il pugile dilettante ucraino di 27 anni Oleg Fedchenko, (foto) che una volta arrestato, candidamente ammise che quel giorno, uscito di casa e incavolato per la propria situazione economico-sentimentale, "avrei ammazzato di botte la prima persona che incontravo sulla strada" . E così fece. Era il 6 agosto del 2010 dunque, quando con questi propositi la prima persona che incontrò fu Emlou Arvesu, 40 anni sposata e due figli piccoli, una colf filippina che stava rientrando a casa. La massacrò di pugni fino ad ucciderla, non risparmiandola neppure quando la donna giaceva ormai esanime sull'asfalto. Quattro poliziotti giunti sul posto saltarono addirittura addosso all'uomo mentre questi ancora inveiva contro la donna, riuscendo a fatica ad ammanettarlo. Poi la galera in attesa del processo. Ieri l'assassino ucraino è stato "assolto" dal gup -giudice udienze preliminari- di Milano, Roberta Nunnari dall'accusa di omicidio aggravato "perché non imputabile". Avete capito bene: non è imputabile uno che massacra di botte il primo disgraziato che gli capita a tiro. Tutto ciò grazie ad una perizia psichiatrica del maggio scorso fatta dal professor Ambrogio Pennati, nella quale si sostiene che "Oleg Fedchenko era totalmente incapace di intendere e di volere al momento del fatto perché soffre di una grave forma di schizofrenia paranoide". Un altro tassello di deficienza della nostra giustizia che si assomma a quello di tanti altri, di quella giustizia che ormai vien da ridere -se non da piangere- chiamarla tale. Quindi? Pochi anni in uno ospedale psichiatrico poi la libertà. "E' difficile accettare una sentenza simile" affermano i familiari della vittima. Inconcepibile invece dicono gli italiani. E a riprova che il solco tra società e giustizia è oramai incolmabile, ieri sera 5 febbraio nel corso di una trasmissione televisiva, il papà di un giovane ucciso per strada un paio di mesi fa è stato molto chiaro: "I responsabili dell'uccisione di mio figlio paghino per quello che hanno fatto, altrimenti li ucciderò io con le mie mani". Come non capirlo. Siamo ritornati al Far West. L'Italia si merita una "NON-giustizia" simile?

sabato 4 febbraio 2012

Una Margherita da... mungere.

Milioni di euro come fossero noccioline e milioni che volano via come coriandoli. Il bello è che nessuno se ne accorge. Deve essere una strana contabilità quella del partito della Margherita, poiché da quanto si apprende, il suo tesoriere -ora ex- Luigi Lusi avrebbe fatto sparire secondo le accuse mossegli, nientemeno che 13 milioni di euro, spesi in appartamenti e viziucci vari. Milioni che passavano con disinvoltura dal conto della Margherita a quello personale. Ma come? Ancora non si sa la metodica, anche perché tutti nel partito, dirigenti e no, "si fidavano di questo ex boy scout Luigi Lusi", come se appartenere al gruppo di Robert-Baden Powel -fondatore appunto dell'associazione scoutistica- fosse sinonimo di morigeratezza e onestà. Ora che la pentola è scoperchiata, la gente si chiede se sia giusto finanziare a suon di milioni -e tanti!- i partiti politici, far sì insomma che una numerosa casta possa vivere lautamente di politica "perché tanto i soldi ci sono e sempre arriveranno". E quindi -come si legge sulla Stampa di sabato 4 febbraio- "un Audi per il tesoriere -ex- Lusi come automobile in uso, autista e segretaria personale, un tavolo fisso al ristorante La Rosetta -solo pesce a due passi dal Pantheon- e una suite presidenziale negli alberghi". E nonostante ciò, nessun sospetto dei vertici del partito, defunto ma in vita solo per il gruzzolo che riceveva dallo Stato. Ora, di fronte al fatto compiuto, Luigi Lusi patteggia con la magistratura che lo ha indagato: "Chiedo un anno di detenzione e restituisco 5 milioni di euro". Hai capito? Dal delirio alla farsa. Arturo Parisi, colui che assieme ad altri doveva controllare i conti già si era scontrato con Lusi, "ma è ovvio -commenta- che se avessi avuto sentore di qualche irregolarità..." Un tesoriere che si comporta da nababbo non è sufficiente? Brutta bestia il prosciutto sugli occhi......

Una vita lunga 18 mesi

Dormiva tranquillo il piccolo. Forse sarà stato svegliato dalle urla concitate dei suoi genitori. Diciotto mesi, quindi neppure la sorpresa di quel litigio alle 6.30 del mattino. Sicuramente qualche lacrima di paura, svegliato di soprassalto da quel sonno sereno che solo i bambini sanno fare. Due braccia poi lo hanno afferrato e strappato dal tepore delle coperte, un piumino forse buttato attorno al suo piccolo corpo e poi via, nel buio della notte, di quella notte da lupi che stava vivendo Roma tra neve e gelo. Chissà, forse strillava ancora, livido di freddo e di spavento, poi un volo nell'aria che ti fa mancare il respiro...uno, due, tre secondi, poi la fine in quell'acqua gelida e limacciosa del Tevere. L'autore di quel gesto, il padre, lo hanno rintracciato i carabinieri poco tempo dopo e portato in caserma. E' un pregiudicato 26enne che ha confessato il suo misfatto. Dopo un lungo litigio con la moglie, questi si era allontanato da casa portandosi via il figlio, poi, giunto a metà ponte Mazzini, lo aveva gettato nel fiume. Ad accorgersi del gesto, un un agente della Polizia Penitenziaria che passava in quel momento e che subito ha allertato le forze dell'ordine. Ora, i sub della polizia stanno scandagliando il fiume alla ricerca del corpicino, ma del piccolo ancora nessuna traccia. Un gesto orrendo compiuto verso chi è più indifeso, e soprattutto messo in atto dal padre. Sul web intanto, i commenti alla notizia fioccano numerosi. Uno di questi è scritto da un certo "Lettore 41", il quale spiega come nell'antica Roma venivano trattati questi soggetti; (fonte Wikipedia): "Immediatamente dopo la condanna, il reo veniva tradotto in carcere con soleae lignae (zoccoli di legno) ai piedi e un cappuccio di pelle di lupo in testa. Questi veniva poi frustato con virgae sanguinae (verghe color del sangue) e quindi veniva cucito in un culleus (sacco) di cuoio impermeabile insieme ad un cane, un gallo o una vipera ed una scimmia, e dopo essere stato trasportato attraverso la città su un carro trainato da un bue nero, veniva gettato nel Tevere o in mare". Esplicito il suo pensiero, anche se io non sono d'accordo con questi metodi barbari. Perché sacrificare pure un cane, un gallo, una vipera o una scimmia? Che in quel sacco ci sia solo l'assassino... (foto: le ricerche dei sub)