giovedì 21 settembre 2006
L'ABBRACCIO TRA I MINATORI ITALIANI E FRANCESI (1962)
"Verrà un giorno che si scaverà sotto il Monte Bianco una strada carreggiabile e queste due vallate, dico la Valle di Chamonix e la Valle d'Aosta, saranno finalmente unite". Scrisse così alla fine del Settecento lo scenziato, letterato e viaggiatore francese Horace Benédict de Saussure, una profezia che si avvera il 14 agosto del 1962, quando alle ore 11,30 del mattino avviene lo storico incontro nella penombra del tunnel. A far finalmente incontrare le due squadre di minatori è l'ultimo scoppio di una mina poi, champagne e spumante in mano, abbracci e brindisi. Per arrivare a quello storico appuntamento la strada è lunga. Il primo progetto di quell'opera vede la luce agli inizi dell'Ottocento e prevede naturalmente un tunnel ferroviario. Un secolo dopo, con la nascita dell'automobile, si studia quindi un traforo stradale poi, arrivati al 1946 sarà l'ingegner Dino Lora Totino il primo a tentare l'impresa scavando un foro lungo 150 metri sul versante italiano. Nel 1953 infine Italia e Francia firmano una convenzione per la costruzione del traforo, ma bisogna attendere il 30 maggio del '59 per vedere l'inizio dei lavori. Metà della galleria è raggiunta dopo tre anni, e sei anni dopo, nel 1965, viene aperta al traffico. Con i suoi 11.600 metri, il Tunnel del Bianco è la più lunga galleria autostradale del mondo. Per costruirla, sei anni di lavoro e 16 vittime tra gli operai, undici delle quali sul versante italiano e cinque su quello francese.
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