giovedì 30 marzo 2006

OCCHIO AL LUPO CATTIVO (1939)

Bambine, quando lasciate la scuola per rientrare a casa, o quando fate commissioni per i vostri genitori, ricordatevi questi consigli: Non entrate in conversazione con persone sconosciute. Non accettate mai di portare un pacchetto o una lettera ad un indirizzo sconosciuto. Non montate mai su di una automobile condotta da un estraneo e infine, non accettate né regali né dolciumi da persone a voi sconosciute. (Le Mont Blanc)

mercoledì 29 marzo 2006

UN QUESITO DA CHIARIRE...(1939)

CHE FARANNO I NOSTRI RAGAZZI?
Questa è la domanda angosciante che si pongono in questo momento una buona parte dei genitori delle nostre montagne, che considerano il duro mestiere del contadino una professione non più invidiabile, tanto più che gli elementi stessi contribuiscono a farlo detestare. (Le Mont Blanc)

UNA COSA DA RICORDARE...(1939)

COME SI CIRCOLA?
All'inizio della stagione turistica, è bene ricordare che nella maggior parte dell'Europa -e pure in Italia- si viaggia a destra e si sorpassa a sinistra. Non ci sono sul continente che tre nazioni, oltre alla Gran Bretagna, dove si circola a sinistra: Svezia, Ungheria e Cecoslovacchia. (Le Mont Blanc)

VELOCE COME IL VENTO (1938)

GRANDE IMPRESA VALDOSTANA -
In Valle d'Aosta non si parla che di questo. Il maestro di sci Leo Gasperl, direttore della scuola di Cervinia, ha stabilito un clamoroso primato di discesa da Plan Mason al Breuil. Munito di uno speciale apparecchio aerodinamico ad ala posteriore per ridurre la resistenza dell'aria, Gasperl si è gettato audacemente lungo la linea di massima pendenza compiendo il percorso nello strabiliante tempo di un minuto e 14 secondi. Per ottenere tale risultato, si ritiene che Gasperl nei tratti più veloci abbia toccato la velocità di 120 Km l'ora! (Le Mont Blanc)

martedì 28 marzo 2006

DRAMMA IN MONTAGNA (1937)

NIENTE PUO' L'AMORE FRATERNO -
Due fratelli di Saint Oyen, Victoir e Robert Cerisey, rispettivamente di 30 e 18 anni, residenti durante l'estate all'alpeggio Barasson, erano scesi in Svizzera attraverso il Colle. Al ritorno, sorpresi da una violenta tormenta di neve tra la Tete Barasson e il Col Menouve, si trovavano costretti a passare la notte sotto una sporgenza rocciosa. La mattina dopo, all'alba, il fratello maggiore era in condizioni da non poter proseguire, così il giovane Robert si metteva in cammino verso l'Ospizio dei Monaci del Gran San Bernardo con l'intenzione di chiedere soccorso. Sei monaci con cani si muovevano subito e dopo difficili ricerche a causa del pessimo tempo, riuscivano a trovare il malcapitato che però, stremato dal freddo, moriva mentre veniva trasportato all'Ospizio. L'altro fratello invece veniva ricoverato per congelamento ad una mano e ai piedi. (Le Mont Blanc)

IL RITORNO A CASA DAL FRONTE (1937)

LA GIOIA DI UNA COMUNITA' -
In un tripudio di bandiere e gente in festa, domenica 4 luglio a Sarre si è festeggiato il ritorno dal fronte dei valorosi figli del paese. Una cinquantina di soldati si sono poi riuniti al ristorante "Mont Falere", tutti stretti intorno ai fratelle Dante e Leopoldo Brocard, Armando Gasone, Ruggero Pallais, Viano Gastone e Celestino Barnaverain, quest'ultimo già glorioso veterano delle battaglie etiopiche del 1889/90. E la festa è andata avanti fino a notte fonda. (Le Mont Blanc)

UCCISE LA MOGLIE AD OYACE (1937)

RESPINTO IL RICORSO IN CASSAZIONE -
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di Jules B. l'uxoricida di Oyace. Proprietario di una piccola osteria nel paese, l'uomo alcuni anni fa uccise la moglie inferma simulando poi il suicidio di quest'ultima. Con la sentenza odierna quindi, viene confermata la condanna dell'uomo a 27 anni di carcere che fu emessa a suo tempo dal Tribunale di Ivrea. (Le Mont Blanc)

lunedì 27 marzo 2006

ONORE AL CARABINIERE (1937)

UCCISO NEL SEDARE UNA RISSA -
Al suono delle campane di Challand-Saint-Anselme, in una calda mattina di maggio impettito nella sua divisa di carabiniere, Giovan Battista Bonin salutava amici e parenti. Partiva con grande entusiasmo per l'Africa Orientale ed era più che convinto di assolvere il suo dovere per la Patria nel migliore dei modi. Giovan Battista Bonin purtroppo non sapeva che non sarebbe più ritornato tra i suoi monti, e il motivo è scritto in un breve dispaccio che in seguito è giunto ai parenti: "E' stata concessa sul campo da Sua Eccellenza Graziani, la Medaglia d'Argento al Valore, all'Appuntato dei carabinieri Giovan Battista Bonin caduto in Addis Abeba con la seguente motivazione: Richiamato da alcuni spari che provenivano da una bettola, si precipitava subito in loco cercando di sedare una rissa che ivi era scoppiata. Un colpo di pistola di uno dei rissanti però lo uccideva, vittima generosa del suo dovere e del suo ardimento". (Le Mont Blanc)

TRAGEDIA A SIGNAYES (1937)

UNA STUFA ASSASSINA -
Colpita da questa sciagura è la famiglia Del Monte composta da padre, madre e cinque figli. Per difendersi dai rigori del freddo di questi giorni, i Del Monte avevano lasciato accesa tutta la notte una stufa a carbone. Alla mattina allarmati nel non vederli, i vicini bussavano ripetutamente alla porta poi decidevano di entrare nell'alloggio. Due ragazzi, Ennio di 18 anni e la sorella Maria di 15 purtroppo erano già morti, mentre gli altri venivano subito trasportati all'ospedale di Aosta. Dopo le prime cure, il padre veniva trattenuto in osservazione mentre il resto della famiglia poteva far ritorno a casa poco dopo. (Le Mont Blanc)

mercoledì 22 marzo 2006

CADUTO PER LA PATRIA (1936)

PRIMA VITTIMA VALDOSTANA IN AFRICA ORIENTALE -
La XIIa Legione Monte Bianco, ha sacrificato sull'altare della Patria la sua prima vittima, la camicia nera Severino Cella fu Luigi, volontario della 180° Legione della Divisione 28 Ottobre, caduto il 21 gennaio durante l'eroica difesa di Passo Variéu in Africa Orientale. La triste notizia è stata comunicata alla famiglia dal nostro segretario federale. (Le Mont Blanc)

UN CAMPANARO PARTICOLARE (1935)


CHI SUONERA' LE CAMPANE? -
Teodoro Martinet era molto conosciutoi e apprezzato nella nostra città. Tutti, incontrandolo, lo salutavano e di questo lui ne andava molto fiero. Teodoro Martinet era il campanaro della Cattedrale, l'unico che facesse vibrare le campane all'unisono tra " gioie e dolori" gli abitanti della nostra città. Molti ora lo rimpiangono, perchè Teodoro Martinet è morto serenamente oggi, 26 aprile del 1935 all'età di 77 anni. (Le Mont Blanc)

STRAGE SOTTO LA VALANGA (1935)

ULTIME VITTIME DI PRIMAVERA -
Cinque vittime nella conca del Breuil. Una grossa massa di neve dove in alcuni punti toccava l'altezza di dieci metri, è caduta sulla nuova strada appena inaugurata nei pressi dell'hotel Bich. I cinque sfortunati sono stati inghiottiti e sepolti dalla neve. Verso le ore dieci di sera, veniva ritrovato il corpo senza vita di Joseph Meynet fu Alessandro, 40 anni di Valtournanche, ex combattente e prigioniero di guerra. Gli altri scomparsi sono Souvenir Merivod, 21 anni di Fenis, l'ingegnere Aldo Sartini, 25 anni di Firenze, e gli studenti Virgilio Bettini e Giulio Mariotti, anch'essi di Firenze. (Le Mont Blanc)

UN EROE DI 9 ANNI (1934)

GRANDE GESTO DI ALTRUISMO -
Bordet Veneziano di Vittorio, 9 anni, il 26 giugno scorso vedendo affiorare il corpo inanimato di una bambina che era caduta in un torrente, si tuffava nelle acque e lottando contro l'impeto della corrente, riusciva dopo un buon tratto a trarla a riva. Con ammirevole sangue freddo, a questo punto il piccolo Bordet si coricava sulle spalle il corpicino esamine e lo trasportava fino alle vicine baite, dove le restava accanto fino al sopraggiungere di alcuni montanari che non potevano far altro che constatarne la morte. (Mont Blanc)

MEDICO E DONATORE (1934)

IL MIO SANGUE PER UNA VITA -
Un azione altamente umanitaria è stata compiuta dal medico di Chambave dottor Teitel, che ha donato mezzo litro del suo sangue per la trasfusione ad una donna ricoverata nel nostro ospedale Mauriziano, sezione maternità, in gravi condizioni di anemia. Grazie al generoso intervento del dottor Teitel, la donna adesso è perfettamente guarita. (Le Mont Blanc)

martedì 21 marzo 2006

ATTENZIONE AGLI ZINGARI. (1934)

SPARISCE CON I RISPARMI DI UNA VITA -
Le truffe fatte da zingari sono ormai all'ordine del giorno. A farne le spese questa volta è stata una donna di Champorcher, tale Margherita Baudin. Incontrata una zingara, questa le ha assicurato che per liberare sua madre dalle fiamme del purgatorio e per guarire suo marito infermo le sarebbe bastato fare alcune pratiche delle quali soltanto lei conosceva il segreto. Detto questo, la zingara si è fatta consegnare nientemeno che la somma di 1500 lire, che come le ha spiegato, avrebbe dovuto tenere per sè per un po' di tempo al contatto della sua pelle, promettendo di restituirle però ad esorcismo finito. Sfortunatamente per la nostra troppo ingenua valdostana, la zingara una volta in possesso della somma è sparita senza più farsi vedere. (Le Mont Blanc)

ATTENZIONE AGLI ZINGARI. (1934)

SPARISCE CON I RISPARMI DI UNA VITA -
Le truffe fatte da zingari sono ormai all'ordine del giorno. A farne le spese questa volta è stata una donna di Champorcher, tale Margherita Baudin Gonthier. Incontrata una zingara, questa le ha assicurato che per liberare sua madre dalle fiamme del purgatorio e per guarire suo marito infermo le sarebbe stato sufficiente fare alcune pratiche delle quali soltanto lei conosceva il segreto. Detto questo, la zingara si è fatta consegnare nientemeno che la somma di 1500 lire, che come le ha spiegato, avrebbe dovuto tenere per sè per un po' di tempo al contatto della sua pelle, promettendo di restituirle però ad esorcismo finito. Sfortunatamente per la nostra troppo ingenua valdostana, la zingara una volta in possesso della somma è sparita senza più farsi vedere.
(Le Mont Blanc)

GRANDE FESTA AD AOSTA (1934)

UN NUOVO ASILO -
Alle ore 17,30 precise, in una giornata di sole caldo, è stata posta la prima pietra dell'asilo Don Bosco che si costruirà in Corso Battaglione all'altezza del quartiere operaio. Erano presenti tutte le autorità locali. Sua Eminenza Monsignor Imberti, Vescovo di Aosta, ha dato la sua benedizione al costruendo asilo che sorgerà nel nostro capoluogo di provincia grazie ad una pubblica sottoscrizione. Per l'occasione, la Società nazionale Cogne ha 'prestato' la propria banda musicale. (Le Mont Blanc)

lunedì 20 marzo 2006

FATTO DI SANGUE A BRUSSON (1934)

UNA COLTELLATA AL PACIERE -
Domenica sera, a seguito di divergenze suscitate da questioni di interesse, E.S. e suo nipote I.C. avevano un accesa discussione che presto degenerava in un vero e proprio corpo a corpo. Un testimone della scena, certo Francoise Roux interveniva allora cercando di placare gli animi, ma vittima del suo altruismo, riceveva una coltellata destinata dallo zio al nipote. Trasportato urgentemente all'ospedale, lo sfortunato pacificatore moriva poco dopo il suo ricovero. La camicia nera Joseph S. giunto sul posto, riusciva nel frattempo ad arrestare lo zio dal carattere bellicoso rinchiudendolo in un locale del Municipio di Brusson ma questi, nel tentativo di fuggire da una finestra, a causa dell'oscurità andava a fracassarsi in fondo ad un burrone. Il suo cadavere veniva recuperato poco tempo dopo. (Le Mont Blanc)

LADRI DI BICICLETTE (1934)

FATE ATTENZIONE ALLE VOSTRE BICI! -
Da un po' di tempo segnaliamo con una certa frequenza, la sparizione di biciclette lasciate momentaneamente incustodite all'ingresso di magazzini o ai piedi delle scalinate. Segnaliamo di nuovo questo fatto, al fin di mettere in guardia i ciclisti troppo fiduciosi o distratti. (Le Mont Blanc)

INAUGURAZIONE SCUOLA MILITARE ALPINA (1934)

UN GRANDE AVVENIMENTO AD AOSTA -
Nell'anniversario della morte del RE Vittorio Emanuele III, padre della Patria, si è tenuta ad Aosta una solenne cerimonia altamente significativa, l'inaugurazione della prima Scuola Militare Alpina d'Italia. Il Duce ha voluto riservare a questa città fedele, attorniata da una cintura di montagne incomparabili questo onore, che i fieri alpini dell'Aosta hanno ben meritato. (Le Mont Blanc)

sabato 18 marzo 2006

QUEL BAMBINO DI CHI E'? (1933)

LETTERA AL GIORNALE -
Sono stato testimone di un fatto che mi ha veramente impressionato. Mercoldì 4 settembre, verso mezzogiorno rientravo a casa, quando in prossimità della Santa Croce, un bambino stava per essere investito da un auto con targa GE 14040. E' stata la prontezza di spirito del conducente che ha saputo bloccare l'auto se l'incidente si è potuto evitare. Tutti quelli che hanno assistito hanno infatti gridato al miracolo. Ma io mi chiedo: Come è possibile che questo bambino, che avrà avuto si e no tre anni, si trovasse tutto solo sulla via? Dove erano i suoi genitori? Questi piccoli esseri incoscienti, che girano senza sorveglianza sulle strade costituiscono un pericolo terribile per se stessi e per gli altri. Esiste un regolamento a questo proposito, e sarà bene che venga applicato con tutto il suo rigore. E' preferibile a mio avviso rilasciare salutari contravvenzioni piuttosto che deplorare irreparabili incidenti. (Le Mont Blanc)

LA NOTIZIA PIU'...DELLA SETTIMANA (2006)

AMANTI IN AZIONE -
E chi sosteneva che con l'età "arriva la saggezza e se ne ne va l'eros" da oggi in poi dovrà cambiare opinione. Il 'gallo' in azione questa volta infatti ha 59 anni e la donna 'tutto fuoco' ben 70. Al posto però di una comoda e discreta camera d'albergo come si conviene tra amanti, i due si sono fatti prendere dalla passione nientemeno che in auto mentre viaggiavano lungo la provinciale in quel di Bergamo. Ad accorgersi che qualcosa non quadrava è stata una pattuglia della Polizia Stradale, la quale, notato una Fiat Punto che continuamente invadeva la corsia opposta, immediatamente la bloccava. Una volta avvicinatosi all'auto, l'agente con stupore si trovava davanti a due anziani totalmente nudi. Dopo l'imbarazzo del momento e obbligato i due occupanti a rivestirsi, all'uomo veniva fatto il test dell'etilometro che evidenziava i valori tre volte più alti della norma. Denuncia a piede libero quindi per guida in stato di ebbrezza, ritiro della patente e...ritorno a piedi a casa, ad inventarsi una scusa più che credibile per la moglie... (Il Giornale. 17.03.06.)

venerdì 17 marzo 2006

SARA' UNA 'BUFALA'? (1933)

MORTO L'UOMO PIU' VECCHIO DEL MONDO -
Era un cinese, ed aveva 256 anni. L'uomo si chiamava Ly Chang Yun ed era nato nel 1677 a Kai Aien nella provincia di Zechonan. Da giovane, questo incredibile vegliardo -che era stato farmacista-, disse di aver trovato attraverso delle speciali erbe aromatiche, un portentoso elixir di lunga vita. Ly Chang Yun ha perso una dopo le altre ben 23 mogli e la sua vedova attuale ha solo 63 anni. (Le Mont Blanc)

ATTO EROICO (1933)

SALVATO NELLA DORA -
Siamo veramente felici di segnalare all'ammirazione del pubblico, l'atto eroico compiuto dal bravo operaio Antonio Brocco, occupato presso l'impresa di costruzioni Brambilla, che il giorno 3 aprile verso le ore 17,00 riusciva a salvare un bambino caduto nelle acque della Dora. Il piccolo, Jacquin Carletto, 3 anni, stava giocando sul ponte Florian quando tutto ad un tratto, avvicinatosi al parapetto, perdeva l'equilibrio precipitando tra i flutti. Il bravo Brocco non aveva un istante di esitazione e tutto vestito si lanciava nell'acqua da un altezza di sei metri, riuscendo ad afferrare il bambino ormai privo di conoscenza e a riportarlo sulla sponda. Questo bel gesto gli è valso la simpatia generale e la riconoscenza infinita dei genitori del piccolo Carletto, così miracolosamente salvo. (Le Mont Blanc)

martedì 7 marzo 2006

DOLORE A SAINT MARCEL (1933)

La popolazione di Saint Marcel è ancora dolorosamente colpita dall'incidente che è costato la vita a Rey Louis di 45 anni. L'uomo, che si era recato con suo figlio Severino, 15 anni, a raccogliere legna nel bosco, scivolava in un burrone da un altezza di 100 metri circa sotto gli occhi di suo figlio, che disperatamente e a rischio della propria vita, cercava invano di arrestare la caduta del padre. Sconvolto dal dolore, il giovane Severino riusciva dopo numerose acrobazie, a portarsi vicino al corpo inanimato del padre che giaceva in fondo al precipizio, nell'inutile speranza di richiamarlo in vita con la sua disperata tenerezza. Ma il padre ormai era già morto. La popolazione intera si è adoperata per recuperare le spoglie mortali della vittima, che è stata trasportata nella camera mortuaria della nostra città. (Le Mont Blanc)

ACQUA E SAPONE...(1932)

L'IGIENE PRIMA DI TUTTO -
Il primo luglio è stato inaugurato un hotel diurno ad Aosta. L'iniziativa è dovuta al signor cavaliere Francoise Ottoz che ha dotato la nostra città di una struttura dove la necessità era sentita da tempo. Si tratta di un albergo diurno situato nel sottosuolo del cinema Savoia, dove il pubblico troverà a sua disposizione una installazione perfetta di bagni, docce, toilette eccetera. Ci congratuliamo quindi con il signor cavaliere Ottoz per il progresso che viene ad introdurre nella nostra città, grazie alla sua intelligente attività. (Le Mont Blanc)