mercoledì 13 settembre 2006

ET DIEU CREA LA FEMME (2006)

"Well, my telephone rang it would not stop/ It's President Kennedy callin'me up/ He said: "My friend Bob, what do we need to make the country'll grow"?/ I said "My friend John, Brigitte Bardot, Anita Ekberg and Sophia Loren. Country'll grow". (Bob Dylan. "The Freewheelin". 1963)

Brigitte Bardot lasciò il mondo dorato della celluloide nel suo momento di massimo splendore. Era il 1973 e in quell'anno a settembre avrebbe festaggiato il suo 38esimo compleanno. Al suo attivo oltre 50 film. In lei c'era tutto, perchè Brigitte Bardot era la "bellezza", era la Francia, il beaujolais, la baguette. Con lei, Dio aveva creato veramente 'la donna'. Niente a che vedere con la Marylin Monroe, perchè in lei la femminilità era prepotentemente europea, latina, francese.
Tutto questo non ebbe alcun valore quando girando quello che sarebbe diventato il suo ultimo film si imbattè con una comparsa la quale teneva al laccio una capretta: "Appena girato il film questa capra sarà macellata per essere cucinata per il pranzo della prima Comunione di mio nipote." Scioccata e amareggiata per la sorte riservata a quella povera bestia, Brigitte comprò l'animale e se lo portò via con sè. Una trovata cinematografica? Una boutade? Allora la gente la pensò così, ma quando la diva lasciò il set e si ritirò a vita privata gettandosi nella causa dei diritti degli animali, tutti si ricredettero. Per prima cosa con i soldi raccolti dalla vendita della sua villa a Saint Tropez -La Madrague- istituì la "Fondazione benessere, protezione e rispetto degli animali" poi, negli anni più recenti, in un incontro televisivo col ministro Nicolas Sarkozy, Brigitte Bardot arrivò a chiedere di rendere obbligatoria l'elettronarcosi per gli animali uccisi con il rito halal, ma tutt'oggi, come recentemente ha detto l'attrice, "aspetto ancora la risposta".
In quell'occasione però ebbe tempo di lanciare il suo 'J'accuse' contro "la caccia e i trasporti infami, i macelli e la scienza che uccide gli animali in nome del progresso, gli innumerevol
i peccati dell'estate degli abbandoni e l'industriale mattanza delle foche, delle balene, degli elefanti, senza dimenticare il cruento Natale cristiano e l'insanguinata festa musulmana dell'aid-el-kebir." Come sono lontani i tempi delle folli feste al 'Corsaro' di Saint Tropez, dove lo champagne scorreva a fiumi e gli amori non duravano lo spazio di un estate. La Brigitte Bardot di allora vive solo nella nostra mente, nei nostri sogni giovanili, icona di una bellezza irraggiungibile. Oggi B.B. è quella che dice "Vorrei essere Dio per portare tutti gli animali che soffrono sull'Arca di Noè"... (Gericus)

www.fondationbrigittebardot.fr

1 commento:

JeJo ha detto...

- Yo creo que Brigitte Bardot Volcó su corazón al cuidado de los animales por sentirse ella desprotegida ...
Quizás me equivoque , pero igualmente admiro su actitud ...

Saludos .