lunedì 29 gennaio 2007

IL TRENO SOTTO IL MONTE BIANCO? (1974)

Un progetto rimesso in corsa dalla crisi energetica: La ferrovia Prè Saint Didier-Chamonix. Comunque c'è voluta appunto "l'austerity" per rilanciare questa idea e per farne scoprire i vantaggi. Si tratta senza dubbio non solo di un progetto ambizioso ma di notevole utilità il quale oltre a consentire un traffico turistico internazionale, potrebbe risolvere anche in gran parte il problema del traffico delle merci, con costi notevolmente inferiori a quelli praticati attualmente dai Tir. La ferrovia che fino adesso arriva a Prè Saint Didier dovrebbe proseguire fino ad Entreves e questo non sarebbe un problema. A questo punto però dovremmo perforare ancora una volta il Monte Bianco, undici chilometri di galleria per giungere sul versante di Chamonix, quindi un altra decina di chilometri per inserirsi sulla strada ferrata francese. Tecnicamente il problema si risolverebbe in pochi anni, anche perchè la galleria non avrebbe bisogno di una larghezza pari a quella del tunnel viabile, ma leggermente inferiore, senza complessi congegni che sono invece indispensabili ad un tunnel autostradale. L'idea è stata appoggiata dalla "Societé de la flore valdotaine" la quale, per risolvere il problema, dovrebbe impegnarsi in riunioni riguardanti la viabilità ed i trasporti, ma anche i partiti, le amministrazioni comunali e regionali dovrebbero puntare essenzialmente in questa direzione, perchè la Valle d'Aosta non sia solamente un 'corridoio' di transito obbligatorio sulle grandi direttrici internazionali. (Gazzetta del Popolo)

AOSTA CHE CAMBIA (1974)

Addio vecchio "Mont Blanc"! Il caseggiato che ospitava infatti l'omonimo albergo in corso Battaglione Aosta viene abbattuto. Scompare in tal modo un'altra delle brutture della città per lasciare posto ad una moderna costruzione che rispecchi anche i criteri del nuovo piano regolatore. Al posto del vecchio stabile sarà costruito un edificio con caratteristiche moderne e funzionali rappresentato da due corpi. Sul lato di corso Battaglione il corpo del fabbricato sarà di un solo piano dove potranno trover posto negozi, mentre sul retro l'edificio sarà a più piani con la realizzazione di numerosi alloggi. Corso Battaglione verrà poi allargato di qualche metro nel tratto della lunghezza occupata dallo stabile.
(Gazzetta del Popolo)

foto: il caseggiato che sarà abbattuto

domenica 28 gennaio 2007

VADO IN SVIZZERA PER SMETTERE DI FUMARE (1974)

La notizia chissà, magari l'ha portata in Valle qualche buontempone, fatto stà che ha creato proseliti, e per i fumatori nostrani è nata subito la speranza, ovvero quell'oasi tra i confini elvetici dove coloro che per anni hanno cercato di smettere di fumare troveranno finalmente la 'pace del pacchetto'. Anche se il "pacchetto" lo fa quel volpone di...mago, poichè dopo aver toccato la fronte del fumatore subito aggiunge: "Sono 50 franchi svizzeri, grazie". E già un centinaio di valdostani sono stati "toccati sulla fronte" dal 'mago' del fumo, tale Herman Michel di Sion. E le domeniche 'senza auto' hanno pertanto lanciato l'idea del viaggio in pullman verso il mago, pertanto l'ultimo "viaggio della speranza" fatto domenica scorsa ha raccolto una comitiva di ben 55 valdostani, tra i quali professionisti, politici e commercianti. Mago Michel si strofina le mani. Dalla Valle d'Aosta due mesi fa si afferma che sia giunta sotto il suo 'tocco magico' una comitiva di ben 900 persone. Moltiplicato per 50 franchi...
(Gazzetta del Popolo)

UN MILIONE DI VEICOLI SOTTO IL BIANCO (1974)

Traffico record nell'anno appena concluso. Sono circa un milione infatti i veicoli transitati attraverso il tunnel del Monte Bianco, 50 mila in più del '72. Dall'Italia verso la Francia sono transitati 351.539 vetture e motocicli, mentre altri 358.537 sono quelli arrivati dalla Francia. La media giornaliera ha così raggiunto la cifra di 1.973 passaggi. Aumentato anche il transito dei torpedoni e pullman: 11.569 contro gli 11.466 dell'anno scorso. Ma i dati più significativi -e preoccupanti- riguardano gli automozzi pesanti i quali, nei due sensi, sono stati 250.993, oltre 30 mila in più del 1972, con una media giornaliera di 688 passaggi. La Valle d'Aosta non può sopportare più a lungo una situazione simile che minaccia di scoppiare da un momento all'altro, poichè la superstrada per il Bianco sta diventando un pericolo. Lo hanno dichiarato anche operatori turistici e albergatori della zona di Morgex e La Salle e tutti sono concordi in una cosa: L'autostrada dovrà essere prolungata da Ivrea fino a Courmayeur. "Perderemo una fetta della clientela con la sua costruzione -dicono- ma così come vanno le cose ora non possiamo continuare".
(Gazzetta del Popolo)

MUORE SOTTO LA DOCCIA GELATA (1974)

L'anno nuovo si apre con un assurda disgrazia. La vittima è un giovane di 25 anni Giuseppe Casagrande che lavorava a Fontainemore. Era tornato dai genitori a Quart (AO) dove da poco si erano trasferiti, per trascorrere le festività. E' il padre che lo ha trovato ormai cadavere nel bagno. L'altra sera verso le 21,30, Giuseppe era rincasato ed aveva detto che voleva fare una doccia prima di vestirsi a festa per trascorrere la serata con gli amici. Dopo oltre un quarto d'ora, non vedendolo tornare, il padre andava a chiamarlo ed aperta la porta del bagno scorgeva a terra privo di vita il figlio Giuseppe. Chiesto immediatamente l'intervento del medico Coriasco, questi non poteva far altro che constatare l'avvenuto decesso per collasso. Si presume che il giovane, giunto a casa alla guida di un camioncino, dopo aver scaricato in tutta fretta alcuni oggetti poichè in ritardo all'appuntamento con gli amici, si sia infilato ancora sudato sotto la doccia fredda e che il cuore non abbia retto all'improvviso cambiamento di temperatura. La notizia della scomparsa del giovane ha destato viva impressione nella valle del Lys dove la famiglia Casagrande è molto conosciuta.
(Gazzetta del Popolo)

IL PROSSIMO ANNO? SARA' OTTIMO! (1973)

Lo dice Nostradamus, il mago di Saint Vincent, e questo è ciò che ci aspetta nel 1974 : Eccezionali vincite in Valle d'Aosta al lotto e al totocalcio e un abbondanza di figli complice la crisi energetica. E' una crisi che però non durerà a lungo: tra qualche mese re Feisal, gli sceicchi del Kuwait e Gheddafi annuncearnno pubblicamente che l'Italia è una "nazione amica" degli arabi e riverseranno petrolio greggio a volontà. Ma Nostradamus prevede altro: Situazione economica in netta ripresa e miglioramenti sostanziosi nel settore industriale e turistico grazie all'exploit della Cogne e del comprensorio sciistico di Pila. Come lo scorso anno, -insiste di nuovo...- il mago assicura la Zona Franca ma anche scandali politici tra i più 'eclatants'. E l'Aosta calcio? No problem: Salirà nella posizione che le compete. Speriamo che questa sia la volta buona... (Gazzetta del Popolo)

AUTO CON PARTORIENTE TRAVOLGE PASSANTE (1973)

Grave incidente stradale l'ultimo giorno dell'anno sulla circonvallazione di Aosta. Un operaio, Armido P. 46 anni residente nel capoluogo valdostano, è stato travolto da un auto e ricoverato in ospedale con prognosi riservata. E' stato lo stesso investitore, Vittorio J. autonoleggiatore di Champdepraz a trasportare all'ospedale Armido P., al quale i medici hanno riscontrato la frattura del femore destro, della gamba sinistra, trauma cranico, toracico ed addominale, oltre a numerose altre ferite. L'autonoleggiatore verso le dieci di sera stava percorrendo via Parigi diretto alla maternità di Aosta dove accompagnava una partoriente, Giuliana B. "Non andavo forte -ha detto l'autista- circa trenta chilometri orari, quando improvvisamente mi sono trovato davanti il pedone. Ho frenato ma non sono riuscito ad evitarlo". La partoriente, malgrado lo spavento, poco dopo l'incidente ha dato alla luce un bel maschietto.
(Gazzetta del Popolo)

sabato 27 gennaio 2007

NUOVO CARCERE IN VALLE d'AOSTA (1973)

Torre dei Balivi addio. Sorgerà in localita Les Iles di Brissogne infatti il nuovo carcere giudiziario. L'area di terreno sulla quale verrà costruito l'edificio è stata scelta dal Consiglio comunale di Brissogne nella sua ultima riunione ed è situata lungo la destra orografica della Dora. Si tratta di 40 mila metri quadrati di terreno che saranno acquistati dalla Regione, che si accolla anche le spese del progetto mentre il costo della realizzazione sarà a cura dello Stato, con una spesa di un miliardo di lire. Il nuovo carcere, i cui lavori andranno in appalto fra qualche mese, avrà una capacità di 75 posti maschili e 10 femminili. (Gazzetta del Popolo)

Foto: Le antiche carceri della Torre dei Balivi

ZITELLE vs CASALINGHE 6-1 (1973)

Con un netto punteggio di 6 a 1, le Zitelle hanno battuto le Casalinghe nella seconda partita di calcio svoltasi sul campo della pista di pattinaggio a Cervinia. I sostenitori delle casalinghe però non ci stanno: "Hanno perso solo perchè indossavano i pantaloni lunghi al posto dei calzoncini, e in questo modo si sono trovate handicappate nella velocità di spostamento...". Le Zitelle -si fa per dire, ragazze di 20 anni- hanno dimostrato però di aver maggiore fiato e resistenza da spendere. Un pubblico numeroso ha seguito appassionatamente le due squadre, tanto che si pensa di fare altri incontri fra Cervinia e Valtournanche. Originale infine l'abbigliamento dei due arbitri che si sono alternati nel corso dei due tempi. Il primo, Pippo, indossava lunghi mutandoni bianchi e Stinghel che sfoggiava un bel gonnellino scozzese con giacca tirolese. (Gazzetta del Popolo)

foto: Una fase dell'incontro

VIA LE AUTO DAL CENTRO STORICO (1973)

Da alcuni giorni via Saint'Anselme, nel centro storico di Aosta, non transitano più le auto. Il divieto è stato imposto dai lavori che si stanno effettuando nel senso obbligato di via Vevey. "Ero abituato a quel percorso in macchina, perciò fino a quando sarò costretto ad un giro diverso"? scrive in redazione un automobilista. Ma il divieto -dicono in molti- rende più bella la via, perchè l'aria è più pulita e soprattutto si cammina in tutta libertà e sicurezza. Questo divieto è la premessa per riservare definitivamente la via ai pedoni? Questa grande occasione, anche se venuta per esigenze di lavoro, non deve essere lasciata cadere e non si possono perdere ancora altri tram, nell'interesse della città. (Gazzetta del Popolo)

foto: Via Sant'Anselmo lato Arco d'Augusto

mercoledì 24 gennaio 2007

PRIMO SPOGLIARELLO PUBBLICO IN UN BAR (1973)

Lo fa un giovane operaio di Issogne che però viene arrestato dai carabinieri. Due giovani, tra i quali Elio S. di 25 anni -lo spogliarellista appunto- si trovavano l'altra sera in un locale pubblico di Issogne quando a causa del caldo, ma soprattutto del molto vino ingerito, quest'ultimo tra lo stupore dei presenti saliva su di un tavolo ed iniziava un vero e proprio spogliarello al suono di un juke-box. A nulla servivano i richiami del proprietario e di alcuni avventori a farlo desistere, pertanto venivano chiamati i carabinieri i quali giungevano sul posto giusto in tempo per trovare il giovane in mutandine. A quel punto, invece di desistere, questi alla vista dei militari cominciava a lanciare verso di loro parole scurrili tanto che gli uomini dell'Arma lo arrestavano trasferendolo alle carceri di Aosta. (Gazzetta del Popolo)

martedì 23 gennaio 2007

LA DURA VITA DEGLI "ARPIANS" (1973)

Oltre trentamila bovini sono saliti in questi giorni in montagna per trascorrervi l'estate. Con l'inizio della masticazione, quasi mille pastorelli si trasferiranno nei pascoli per badare alle mandrie e aiutare gli uomini dell'alpe nel lavoro che si svolge ancora con sistemi arcaici. Da due anni però non si svolge più la festa dei pastorelli. Sull'impiego di ragazzi dai 10 ai 14 anni nel duro lavoro in alpeggio erano infatti intervenute a più riprese le organizzazioni sindacali e gli altri organismi per la tutela del lavoro minorile. E' la fine dunque dei 'petits bergers'? No, perchè i figli degli 'arpians' potranno continuare a sbrigare i piccoli lavori così come faranno altri ragazzi purchè siano parenti o amici dei conduttori dell'alpeggio. Il 'pastorello' è una tradizione ormai ben radicata nello spirito dei valdostani e poi "Noi -dicono appunto gli arpians- abbiamo imparato da bimbi a svolgere questi lavori e siamo cresciuti sani e robusti. Perchè i nostri figli non dovrebbero fare altrettanto"? La legge però è ben chiara, e vieta al minore degli anni 14 di prestare opera remunerata per terzi, ma non impedisce ai genitori di potersene servire, purchè non si affidi loro lavori faticosi che li esponga a sforzi eccessivi. Negli alpeggi però il lavoro è duro e spesso anche poco salutare ad esempio quando sono proprio i pastorelli che debbono badare alle mandrie restando giorni e giorni sotto la pioggia in caso di cattivo tempo. Sebbene oggi il lavoro sia migliorato, la vita è sempre e comunque durissima, se pensiamo che in alcune baite malandate si dorme ancora su una manciata di paglia. Alla luce dei fatti perciò, occore un piano razionale di ristrutturazione degli alpeggi, proprio per consentire migliori condizioni di vita e di lavoro.
(Gazzetta del Popolo)

ELEZIONI REGIONALI (1973)

Sono dieci i consiglieri di prima nomina. La riunione dell'assemblea regionale avverrà fra quindici giorni. Il gioco delle preferenze ha avuto, come era prevedibile, un ruolo di estrema importanza. Alcuni consiglieri uscenti, come il dottor Enrico Chantel e il dottor Francesco Balestri del PSI, la signorina Arlina Personettaz del D.P., Domenico Macheda del PCI, Celestino Dayné e Alberto Chamonin dei 'progressisti, Gilda Tubere in Borrel della DC, Beniamino Bancod ed Emilio Freppaz dell'U.V. non sono stati eletti. Questi i voti di preferenza riportati da ogni singolo candidato:

DEMOCRATICI POPOLARI; voti di lista 15.642: Cesare Dujany 8.178 preferenze; Angelo Pollicini 2.629; Giuseppe Albaney 2.622; Giuseppe Maquignaz 2.434; Ferruccio Lustrissy 1.768; Ilario Lanivi 1.477; Giorgio Chanu 735. Primi esclusi Cesare Quey 719 e Arlina Personettaz.


DEMOCRAZIA CRISTIANA; voti di lista 14.978: Mauro Bordon 2.500; Angelo Mappelli 1.833; Giuseppe Borbey 1.691; Sergio Ramera 1.584; Giovanni Bondaz 1.427; Eraldo Manganone 1.108; Guido Chabod 1.107. Primi esclusi Gilda BOrrel in Tubere 1.039 e Gilda Bonin Cognein 1.037.

P.C.I. voti di lista 13.638. Guido Dolchi 2.737; Claudio Manganoni 1.934; Egidio Cretier 1.279; Aldo Tonino 1.227; Gianna Siggia Bianco 1.165; Luigi Monami 1.020; Franco Chincherè 885. Primi esclusi Enzo Cout 716 e Sergio Graziola 673.

UNION VALDOTAINE, voti di lista 8.080. Mario Andrione 2.169; Severino Caveri 1.129; Cirillo Blanc 1.017; Pierino Fosson 838. Primi esclusi Roberto Clusaz 688 e Leonardo Tamone 680.

UNION VALDOTAINE PROGRESSISTE, voti di lista 4.707. Celeste Perruchon Chanoux 707; Ettore Marcoz 416. Primi esclusi Alberto Chamonin 405 e Bruno Salvadori 344.

P.S.I. voti di lista 5.963. Bruno Milanesio 1.866; Michele Di Stasi 800; Pasquale Tripodi 649. Primi esclusi Gerardo Marinaro 639 ed Enrico Chantel 635.

P.L.I. voti di lista 2.052. Ennio Pedrini 788; Primi esclusi Vittorio Chamonal 179 e Luciano Stiglich 135.

M.S.I. voti di lista 1.461. Giovan Battista Parisi 340. Primi esclusi Giulio Arata e Aldo Parrini 188

P.S.D.I. voti di lista 1.409. Giorgio Jorioz 406. Primi esclusi Claudio Valenti 147 e Giantonio Romano 120.

RASSEMBLEMENT VALDOTAINE, voti di lista 1.149. Ida Viglino 270. Primi esclusi Sergio Sarteur 184 ed Ernesto Milloz 93.

P.R.I. voti di lista 904. Nessun eletto. I primi due candidati Marcello Secco e Ferdinando Panelli hanno riportato rispettivamente 268 e 142 preferenze.

(Gazzetta del Popolo)

CRITICA LA SITUAZIONE OSPEDALIERA (1973)

Molti progetti, fra cui quello dell'Istituto psico-medico-pedagogico e del nosocomio di Saint Vincent (520 milioni), sono rimasti sulla carta. Procedono invece alacremente i lavori per la costruzione dell'ospedale geriatrico che sorge in regione Beauregard sulla collina di Aosta. Questa struttura ospedaliera dovrebbe entrare in funzione entro il 1974 e costerà com'era nelle previsioni, un miliardo e 350 milioni di lire e potrà ospitare 200 posti letto. A due anni di distanza invece non si sa più nulla per quanto concerne la realizzazione dell'Istituto psico-medico-pedagogico dopo che, sempre nel '70, un apposita commissione tecnico-consultiva aveva scelto il terreno sul quale doveva sorgere. Erano state prese in considerazione aree fabbricabili situate nei Comuni di St. Pierre, St. Christophe, Nus e nel comprensorio di Aosta. Tutto ciò però è rimasto da fare. La casa per pensionati prevedeva 250 posti. Sempre impostato dall'Amministrazione regionale di centro-sinistra di tre anni fa, era stato esaminato il progetto della costruzione di un ospedale a Saint Vincent. Anche qui era stata fissata la spesa per un ammontare complessivo di 520 milioni di lire. Questo costruendo ospedale, il cui progetto era già stato approvato sin dal novembre del 1969, attende ancora l'inizio dei lavori. La situazione ospedaliera della Valle d'Aosta è sempre più critica con il nosocomio di Aosta ormai inadeguato alle necessità. Occorre pertanto che il problema venga affrontato in modo definitivo. (Gazzetta del Popolo)

lunedì 22 gennaio 2007

AOSTA VALLEY: WHAT ELSE?

ON HORSEBACK IN GRAN PARADISO. Riding has become a still more important reality for the Gran Paradiso territory; thanks to its richness of paths, nature is particularly suitable here for traveling on horseback. You can ride throughout the whole year, on the white expanses of snow in winter, or along the old royal hunting roads in summer; every ride is moreover combined with hearty meals in several farmhouses or in much appreciated restaurants, to let you discover both naturalist and gastronomic aspects of our region. Excursions can be organized following different itineraries suitable for any skill, it's possible either to ride for some hours on the hills of Sarre and Saint Pierre and through the woods of the valley of Rhemes, or to set out on a real "journey" on horseback, from one to six days, choosing the thematic ways for the discovery of Gran Paradiso National Park and its hotels and farmhouses. (Gran Paradiso. Aosta Valley - Italy)
e-mail: iat.sarre@granparadiso.net

sabato 20 gennaio 2007

QUANDO SI DICE 'LA SFIGA'... (1973)

Illeso dopo uno scontro, scende dalla macchina e viene travolto da un altra vettura. Protagonista di questo duplice incidente è Orlando F., 27 anni residente ad Aosta. Alla guida della sua Fiat 124 e proveniente da Corso Ivrea, il giovane stava per lasciare la statale 26 con l'intento di raggiungere Aosta quando entrava in collisione con una Alfa Giulia Ti condotta da Romeo F. 26 anni di Gignod. Sceso per verificare i danni veniva investito da un altra vettura e scaraventato violentemente a terra. Subito soccorso, Orlando F. è stato a quel punto subito trasportato all'Ospedale regionale dove dopo le cure del caso, veniva ricoverato con 60 giorni di prognosi.
(Gazzetta del Popolo)

TRAFFICO E CAOS AD AOSTA (1973)

Quando si farà lo svincolo? Un altro anno è trascorso senza che il problema della viabilità sia stato affrontato. Ci riferiamo soprattutto al tratto che dall'uscita dell'autostrada si collega ad Aosta ed agli incroci dell'autoporto e dell'imbocco della statale 27 del Gran San Bernardo, oltre alla circonvallazione nord della città con i vari incroci. Da due anni tutto tace. L'autostrada, secondo i piani stabiliti a suo tempo avrebbe dovuto proseguire verso Gressan ma ora che l'autoporto è entrato in funzione già da tempo, la strada di accesso è rimasta quella di sempre. La prossima estate il caos aumenterà, poichè il problema riguarda anche molte strade delle vallate laterali, e fra queste quella per Etroubles e per Cervinia, quest'ultima costellata da curve e controcurve da costringere gli automobilisti a proseguire con l'apprensione di trovarsi la strada sbarrata da qualche veicolo pesante che da solo occupa oltre la metà della carreggiata. (Gazzetta del Popolo)

UN PAESE CHE SI SPOPOLA (1973)

Esistono comuni fortunati e altri meno. Champorcher è inevitabilmente uno tra quelli meno fortunati, poichè da anni non riesce a trovare uno sbocco capace di frenare l'esodo dei suoi abitanti. Quassù quelli che sono ancora rimasti fedeli alle tradizioni e alle abitudini del paese, ricordano con nostalgia i tempi in cui la bellissima località era nota a frotte di villeggianti. Situato a 1427 metri di altitudibe, Champorcher allora contava oltre un migliaio di abitanti. Ora sono rimasti poco più di cinquecento e la cifra inesorabilmente continua a diminuire, perchè la gioventù non vuol saperne di rimanere in montagna dove non esistono -dicono- possibilità alcune di migliorare una situazione che ormai si trascina avanti da oltre un secolo. "Champorcher è bello, ma non si è fatto nulla per i giovani. Cosa volete che facciano lassù tra le rocce i giovani dai 16 ai vent'anni"? (Gazzetta del Popolo)

NATO UN MOVIMENTO FEMMINISTA (1973)

Insolito fermento a Saint Vincent dove un movimento femminista, nato appena da tre giorni, dichiara guerra agli uomini senza rinunciare al rossetto. "Cipria, rossetto e un bel sorriso sulle labbra: questo sarà il nostro assalto agli uomini" dichiara Edy Branzanti, trent'anni, pittrice di origine romagnola e fondatrice-factotum del CIFEM, acronimo che sta per Centro di Iniziative Femminili. L'idea di radunare le donne di Saint Vincent, come dice ancora la signora Edy, "è nata dopo aver sentito le conversazioni nei salotti e nei bar dove c'è sempre qualcuna in crisi col proprio uomo e che cerca di farsi consolare dalle amiche". Ma chi solo le 'iscritte'? Presto detto: mogli di croupiers, titolari di boutiques e negozi d'arte, avvocatesse e operaie. Movimento apolitico per volontà delle iscritte, il CIFEM si riserva grandi sorprese, una delle quali un giornale fatto interamente da donne e rigorosamente vietato agli uomini. Al primo appuntamento di questo movimento avvenuto l'altra sera in uno chalet della casa termale, ben una trentina di donne vi hanno partecipato, sotto lo sguardo prima divertito poi 'preoccupato' degli uomini intimoriti da quello slogan minaccioso ripetuto a gran voce: "tremate, tremate, le streghe son tornate"...
Gericus (Gazzetta del Popolo)
foto: Edy Branzanti

Eletta "Miss Primavera" (1973)

In una simpatica serata svoltasi al salone Miramonti di Sorreley, (AO) venerdì 23 marzo è stata eletta "Miss Primavera '73". Molte le concorrenti giunte un po' da tutta la Valle -ma soprattutto dalla piana di Aosta- che si sono contese il titolo. Tra un ballo e l'altro, l'ora fatidica è scoccata verso la mezzanotte quando la giuria ha annunciato il suo verdetto. Con il maggior numero di preferenze, il titolo è stato assegnato alla graziosa signorina Maria Gabriella Empereur, seguita però con un piccolo scarto di voti dalla seconda classificata Irene Bionaz e dalla terza Ilva Vaudan. Per tutte omaggi floreali ma soprattutto l'ammirazione dei molti giovani presenti.
(Gazzetta del Popolo)

giovedì 18 gennaio 2007

SAINT-PIERRE IL PAESE DEI GEMELLI (1973)

Su 1500 abitanti, ben 27 sono le coppie di gemelli a Saint-Pierre, pertanto, nella festa organizzata per la prima volta in Valle d'Aosta e dedicata ai gemelli, ben 52 sono state le persone intervenute. Al particolare raduno mancavano comunque le gemelle più vecchie d'Italia, cioè Adele e Maria Joyeusaz, 93 anni residenti giusto a Saint-Pierre. Pur avendo garantito la loro presenza, una banale influenza le ha invece costrette a letto. E la curiosità si apre su questo paese che sicuramente ha la più alta percentuale di gemelli e tra questi i più giovani sono i fratelli Luca e Cesare Rumiod di tre anni, le sorelle Isa e Rosita Arnolin di 6 e via via tutti gli altri. La più anziana a partecipare alla festa è stata Giuseppina Vauthier, 76 anni, giunta all' appuntamento senza la sorella poichè influenzata. La voce popolare vuole che i gemelli non siano longevi, anche se il caso delle 93enni sorelle Joyeusaz conferma il contrario. "Nella nostra vita non abbiamo mai bevuto del vino puro -ha fatto sapere Maria- ma per questa circostanza io e mia sorella ne berremo uno a testa".
(Gazzetta del Popolo)

EVADE IL "CUOCO" DEL CARCERE (1973)

Era uscito per fare la spesa e non è più rientrato 'tra i suoi fornelli'. E' l'ennesima fuga dalla Torre dei Balivi avvenuta appena quindici giorno dopo un altra evasione, protagonista della quale un detenuto ancora uccel di bosco. E pensare che Saverio S. 26 anni si era guadagnato la fiducia dell'intero personale di custodia sia per la sua serietà sia per i buoni pranzetti che ormai cucinava. E la fiducia in lui riposta gli dava appunto la possibilità vista la sua manzione di cuoco, di uscire ogni tanto. E così è stato anche ieri mattina quando ha chiesto e ottenuto un permesso per uscire. Dopo un ora dalla sua assenza, verso le nove sono sorti i primi sospetti fra le guardie carcerarie e così è stato dato l'allarme, mentre fotogrammi venivano inviati a tutte le stazioni dei carabinieri e ai posti di polizia. Fino ad oggi però le ricerche non hanno dato nessun esito.
(Gazzetta del Popolo)

UN NUOVO PARTITO IN VALLE d'AOSTA (1973)

Un nuovo partito è sorto in Valle d'Aosta: si chiamerà Cattolico Valdostano. Lo annuncia un manifesto che verrà affisso oggi o domani in tutta la Valle e che è già stato riportato da un periodico, portavoce dell'Union Democratique Valdotaine, un movimento regionalista che ha molti aderenti fra gli emigrati in Svizzera. I sei firmatari del manifesto che lancia un appello ai valdostani sono: J. Andruet; C. Blanc; J. Branche; B. Colliard; M. Christillin; E. Riganel. Senza dubbio si tratta di nomi valdostani ma di queste persone si ignora il nome di battesimo. Ad Aosta quindi è corsa voce che si tratta di una scissione nella DC o in qualche altro partito o gruppo politico. Abbiamo in tal senso voluto sentire il parere el segretario regionale della D.C. Mauro Bordon: "Mi rifiuto di esprimere qualsiasi parere su questo nuovo partito, al quale non do nessunissima importanza in quanto penso si tratti di 'personalità' note per la loro incoerenza, per la loro inconsistenza, per aver militato in tantissime combinazioni politiche e che cambiano secondo il soffiar dei venti. Non ho altro da aggiungere, se non per escludere nel modo più assoluto che siano democristiani transfughi che fanno parte di questa compagine. Anzi, chi potesse indicarmi qualche nome mi farebbe cosa gradita". (Gazzetta del Popolo)

mercoledì 17 gennaio 2007

FRA DUE ANNI LA ZONA FRANCA SARA' REALTA' (1973)

Un passo avanti verso l'attuazione della Zona franca è stato fatto dopo che l'altro giorno il Parlamento italiano ha approvato a larghissima maggioranza un emendamento presentato dall'onorevole Emilio Chanoux (foto). Il Parlamento, apportando alcune modifiche non sostanziali ma di forma, ha fatto suo l'emendamento da inserire nel disegno di legge relativo alla istituzione della Zona franca in Valle d'Aosta. Questo è il testo del documento approvato: "Il governo è delegato ad emanare entro due anni dalla data di entrata in vigore della presente legge, su proposta del ministro delle Finanze, di concerto con i ministri degli Esteri, di Grazia e Giustizia, dell'Industria e Commercio con l'estero, norme di attuazione della Zona franca per il territorio della Valle d'Aosta". Tra due anni quindi, la Zona franca sarà realtà. (Gazzetta del Popolo)

E PER 'PALO' UN SORDOMUTO (1973)

All'occorrenza 'tutto va bene' avrà pensato Annunziato M. 17 anni residente ad Aosta. Il giovane, già noto alle cronache e ritenuto in passato responsabile di aver deposto una bomba a mano nel presepe della chiesa Immacolata alla vigilia di capodanno, questa volta ne avrebbe pensata un altra delle sue. In procinto di compiere un furto, il protagonista di questa strampalata vicenda avrebbe convinto infatti un sordomuto, tale Ezio B. di 21 anni residente ad Aosta, a fargli da palo. Secondo quanto ricostruito dalla polizia infatti, questi lo avrebbe pure minacciato imponendogli per scritto che doveva fare "da palo" nentre lui svolgeva 'il suo lavoro'. Commesso così un furto nella chiesa di Sant'Orso, il giovane malvivente si impossessava poi di un auto con la quale raggiungeva Torino. Nella città piemontese infine rubava una Fiat 1100 con la quale rientrava ad Aosta dove veniva però acciuffato dalle forze dell'ordine e denunciato così per la quarta volta. La madre del giovane ha già in passato presentato domanda affinchè il figlio venga ospitato in qualche casa di cura.
(Gazzetta del Popolo)

SUCCESSO DELLA FIERA DI SANT'ORSO (1973)

Affari per 60 milioni di lire (410.000 € ndr) per questa 973esima Fiera di Sant'Orso. E' una cifra record come lo è del resto il numero dei partecipanti che quasi ha raggiunto le 700 unità disponendo le bancarelle lungo la via Sant'Anselmo e Porta Pretoria, il vecchio borgo di Aosta, che fra qualche anno non sarà più in grado di ospitare tutti gli espositori. I visitatori sono stati migliaia e migliaia giunti appositamente oltre che dalle varie vallate valdostane, dal Piemonte, Liguria, Lombardia e dalle vicine Francia e Svizzera. Per l'intera giornata, un imponente folla si è riversata così nella zona della Fiera dove anche a piedi era difficile transitare. (Gazzetta del Popolo)
Foto: Giovanni Barallier, uno degli espositori

FURTO CON PRANZO (1973)

Un cameriere pregiudicato per furto e diffidato più volte da diversi tribunali, è stato sorpreso in una villa mentre si stava preparando un frugale pasto. Aveva le tasche piene di gioielli per un valore di quasi tre milioni di lire. Si tratta di Giuseppe T. 38 anni, residente in provincia di Perugia che ora è stato rinchiuso nella Torre dei Balivi, il carcere di Aosta. Sulle sue responsabilità non ci sono dubbi in quanto è stato colto in flagrante dai carabinieri di Villeneuve -al comando del brigadiere Fiore- nella villa appartenete a Saturno Nevola, segretario generale della presidenza della Repubblica residente a Roma. La villa, situata in frazione Vens di St. Nicolas, in questo momento era disabitata in quanto i proprietari vi soggiornano generalmente durante il periodo estivo. I militari, allertati da una donna del posto che aveva visto aggirarsi nei paraggi uno sconosciuto, hanno circondato la villetta e una volta dentro, vi hanno trovato il malvivente intento a banchettare. Niente 'grappino' di fine pranzo ma un paio di manette, poi la corsa alla meno ospitale prigione cittadina. (Gazzetta del Popolo)

martedì 16 gennaio 2007

MORTO IL COMPAGNO CANTA A SQUARCIAGOLA: ARRESTATO (1973)

Il fatto è accaduto in una casa per anziani situata a Cogne dove Giuseppe D. 63 anni di Aymaville vi dimorava da un po' di tempo. Essendo morto nella mattina un pensionato, nella casa di riposo si stava provvedendo al suo funerale quando Giuseppe D. in preda evidentemente ai fumi dell'alcol iniziava a cantare a squarciagola inveendo pure contro gli altri vecchietti. Non riuscendo a riportarlo a più consoni comportamenti, a quel punto venivano chiamati i carabinieri i quali trasferivano Giuseppe D. in camera di sicurezza in attesa che i fumi dell'alcol si dissipassero. Per il "cantante inopportuno" comunque scattava una denuncia per ubriachezza molesta. (Gazzetta del Popolo)

SCORGE I SUOI SCARPONI...NEI PIEDI DEL LADRO (1973)

E' stato il proprietario del negozio Felice A., il cui emporio è situato in via Porta Pretoria al numero 44, a notare Franco M. 30 anni che sfoggiava ai piedi le sue scarpe rubate. Una quindicina di giorni prima infatti, ignoti erano entrati nel magazzino posto sul retro e si erano impossessati di quattro paia di scarponi "doposci" di notevole valore e tutti dello stesso numero. Dopo la denuncia, erano quindi partite le indagini. Ma i sospetti del commerciante forse sarebbero restati solo tali se il giorno successivo, il giovane malvivente non fosse stato visto con un altro paio di scarponi nuovi e poi ancora con un terzo paio. Una perquisizione a quel punto veniva effettuata dai brigadieri Marzano, Candò e dall'appuntato Ragoso in casa di Franco M. dove saltava fuori anche il quarto paio di scarponi che venivano immediatamente riconosciuti dal commerciante per quelli che gli erano stati rubati. Per il troppo spavaldo ladruncolo quindi, denuncia per furto e naturalmente, scarponi sequestrati. (Gazzetta del Popolo)

lunedì 15 gennaio 2007

BILANCIO DI 12 MESI DI ATTIVITA' DEI CARABINIERI (1973)

Intensa e particolarmente efficace è stata nel 1972 l'attività del gruppo Carabinieri di Aosta, comandata dal maggiore Gabriele d'Ambrosio. I 230 uomini operanti nelle 17 stazioni dislocate nei vari comuni della Valle hanno proceduto nell'arco dell'anno all'arresto di 151 persone colpevoli di reati vari e altre 926 sono state denunciate a piede libero. In particolare su 1140 furti commessi, di ben 307 sono stati scoperti i colpevoli. Risolto con successo poi un misterioso delitto con l'arresto di Luigi P., l'uomo che accecato dalla gelosia la mattina del 20 aprile scorso uccise a pugni la moglie nella sua abitazione di St. Martin de Corleans. Fu un delitto raccapricciante, poichè dopo aver massacrato la donna, il marito si recò regolarmente a lavoro lasciando il cadavere in casa. La sera, nel tentativo di compiere un 'delitto perfetto', questi cercò di incenerire la salma cospargendola di benzina e dandole fuoco, poi visto l'inutilità del tentativo, la tagliò a pezzi con una roncola e coltello dopodichè, infilato i miseri resti in tre sacchi di naylon, con l'auto raggiunse La Clusaz tra Gignod ed Etroubles scaraventando i sacchi nel torrente Artanavaz. Una volta scoperto il macabro fardello, con notevole intuito i carabinieri 'fiutando' la pista arrivarono all'identificazione dell'uxoricida. (La Gazzetta del Popolo)

IL PAZZO APPUNTAMENTO COL 1973

Cenoni, brindisi, canti e danze per salutare l'anno nuovo. La notte di San Silvestro è stata movimentatissima, mentre la vita nella regione si presentava pressochè paralizzata fino a mezzanotte. La neve finalmente è arrivata alla vigilia di Capodanno e ha soddisfatto albergatori e sciatori. Veglia a Punta Helbronner fra carabinieri e gendarmi francesi che hanno brindato all'anno nuovo. Pantagruelici pranzi di mezzanotte consumati nella città di Aosta dove provetti cuochi si sono sbizzarriti nella preparazione di squisiti manicaretti e tipici piatti locali. Sono stati consumati parecchi quintali di antipasti e altrettanta quantità di ravioli. Ottomila circa sono stati i polli, capponi e decine di quintali di frutta e panettoni.
(Gazzetta del Popolo)

sabato 13 gennaio 2007

IL MOSTRO DELLA PORTA ACCANTO (2007)

Una pallina che rotola sul pavimento, il pianto o il grido di gioia di un bambino. Raffaella Castagna magari per farlo addormentare non avrà cantato mai una ninna nanna a Youssef per paura di 'disturbare' i suoi vicini. I vicini, quelli a cui ci si rivolgeva una volta per un po' di sale, quelli a cui una volta, in caso di malattia, si portava una scodella di brodo caldo "beva che le fa bene". I vicini... Olindo Romano e Rosa Bazzi, marito e moglie, erano "i vicini", ma quando si sono recati da Raffaella non era per chiedere del sale nè tantomeno per offrire una tazza di brodo caldo. Ambedue armati di coltelli e bastoni portavano la morte. Per Raffaella Castagna non c'è stato scampo, come per il piccolo Youssef ucciso da Rosa perchè 'piangeva'. Anche la nonna Paola Galli doveva morire, e poi anche Valeria Cherubini, la vicina del piano di sopra perchè 'troppo premurosa', così come pure il di lei marito Mario Frigerio che però il caso ha voluto si salvasse da questa mattanza. Lei, soprannominata 'la zanzara' e lui 'il cagnone', i due mostri della porta accanto una volta per tutte si erano "finalmente liberati" di quei rompiscatole dei vicini, di quelle palline che rotolavano sul pavimento e di quelle grida di gioia alla vita del piccolo Youssef. Cercavano il "delitto perfetto" i due tagliagole, ma alla lunga le due belve hanno confessato ed ora attendono il loro destino rinchiusi in due celle separate nel carcere del Bassone. Se il 2006 si è chiuso tra lo sgomento dell'Italia intera per la carneficina di Erba (Como), il 2007 è iniziato in maniera ancora più tragica per l'orribile verità. Nessuna pietà dunque per 'mostri' simili e soprattuto nessuna richiesta di 'infermità mentale' per attenuanti generiche e sconti di pena. A volte una cella a vita è pur sempre un grande regalo per mostri simili... (Gericus)
Foto: Olindo Romano 44 anni e Rosa Bazzi 43 gli assassini che hanno confessato

venerdì 5 gennaio 2007

LA PRECAUZIONE NON E' MAI TROPPA...(2007)

La fiducia negli altri -vedendo quello che succede in giro- oggigiorno ha raggiunto valori da temperature siberiane. E così, dando ascolto ai consigli dell'Amministrazione Comunale che spinge ad andare in centro in bici o a piedi, un ciclista ha parcheggiato la sua bicicletta a ridosso di un cartellone pubblicitario, e dal momento che -come dicevamo- la fiducia nel prossimo è scarsa, ve l'ha assicurata con una robusta catena. "Sfido chiunque a rubarmela." Sfida vinta 'a metà', poichè non potendo rubarla interamente qualcuno non ha esitato a portarle via una ruota, quasi l'altra e quasi anche il fanale. Fatto sta ciò che resta della bici rimane inutilmente ancora assicurato da diversi giorni al palo di un cartellone pubblicitario situato in via Torino proprio di fronte al liceo Maria Adelaide. Chissà quanto ci rimarrà ancora, poichè anche il proprietario, una volta visto lo scempio, si sarà chiesto "una bici senza una ruota e un fanale, che bici è"?
(La Vallée Notizie)

mercoledì 3 gennaio 2007

SADDAM HUSSEIN: IL CAPPIO, LA GIUSTIZIA, LA BARBARIE...(2007)

Per sgomberare il campo da qualsiasi illazione, ammetto subito che Saddam Hussein non era uno stinco di santo e che nella sua lunga esistenza di dittatore i morti 'ammazzati' a nome suo sono stati un infinità. Detto questo passiamo al punto. Processato da un tribunale iracheno, come era logico supporre la condanna a morte mediante impiccagione è arrivata puntuale. Io qui ora non voglio disquisire sull'utilità o meno di questa sentenza -è materia che spetterà agli storici del futuro- ma su modi e maniere con cui Saddam Hussein è stato mandato al Creatore, questo sì. Io ritengo -e credo fermamente- che l'Umana Pietà la si debba provare anche per il più abietto criminale di questo modo, sia un ex dittatore sanguinario o un omicida qualunque. Gioire, deridere e offendere un condannato con il cappio già stretto al collo -come hanno fatto i boia incappucciati di Bagdad- cancella quella parvenza di giustizia che stiamo per mettere in atto, tramutando il tutto in un atto di macellazione, di linciaggio, di vendetta. Dimenticare che il giustiziando è un "Uomo" offende tutta l'umanità, poichè la vita che tra poco spegneremo appartiene all'umanità stessa. Ed io non credo di essere l'unico ad essermi sentitto 'sporcato' da quella vigliaccheria dimostrata verso Saddam Hussein, e in un attimo ho pensato -e mi riesce difficile dirlo!- che la vera dignità l'ho trovata sul volto del condannato e non su quello -sebbene incappucciato- dei suoi carnefici. (Gericus)

Ogm? NO GRAZIE! (2007)

Iniziamo il 2007 con una notizia intelligente: "Le api boicottano le piante 'Ogm". Non lo hanno detto direttamente all'uomo, ma glielo hanno fatto capire in maniera inequivocabile non 'planando' più su campi geneticamente modificati che coprono vaste praterie statunitensi e pianure infinite di India, Cine e Australia. Se ne sono accorti alcuni studiosi i quali hanno asserito che "la densità delle api diminuisce progressivamente a seconda che il campo che sorvolano sia, nell'ordine, organico, trattato pesantemente con erbicidi e Ogm". La fuga delle api da questi campi non è...di palato, ma di difesa, poichè ingerendo certe sostanze da piante non esistenti in natura queste muoiono a causa di un gene 'marcatore' utilizzato appunto nella manipolazione il quale riuscendo a trasferirsi nei batteri -che da tempo immemorabile colonizzano il sistema digerente delle api- fa sì che i microrganismi si alterino trasformandosi così da 'ospiti' a killer. Se gli insetti a questo fuggono dai geni alterati dall'uomo, cosa farà l'uomo affinchè questa 'lezione' non sia presa sotto gamba? L'etologo Giorgio Celli, che da sempre è stato contrario agli Ogm, pur ammettendo che il fenomeno segnalato sia tutto da approfondire non ha usato mezzi termini per definire questa scoperta: "Sono molto preoccupato". (Gericus) La Stampa