sabato 24 marzo 2012

Occhio alle truffe #16

E siamo di nuovo a segnalare le truffe telematiche, visto il continuo e massiccio arrivo di email inviate da truffatori di ogni risma. Dunque, in base a ciò che ho ricevuto, ecco un piccolo estratto, partendo, come avevo già annunciato, dal fantomatico reverendo McGill, il quale afferma: "Nel momento del trapasso di un certo Boson Watanabh, questi mi ha rivelato in punto di morte di avere accumulato una fortuna di 130 milioni di dollari ma di non aver nessun erede cui lasciarla". Questo dunque è ciò che anticipa il reverendo: far passare il ricevente della email come beneficiario, quindi inviare "al più presto" nome, cognome e indirizzo, numero di telefono mobile e fisso, oltre (naturalmente!!!) tutti i dati bancari compresi di codice segreto per appoggiare la prima 'trance' di danaro della cifra di 30 milioni di dollari, alla quale seguirà subito un secondo deposito di altri 70 milioni, il tutto, come spiega il "reverendo McGill", per l'aiuto dato nella transazione. Cosa dire?
Non inviate niente!! E' una colossale TRUFFA!!!!

Le altre email ricevute arrivano quasi tutte da pseudo banche, e questa è la prima col marchio -fraudolento- della CartaSi, la quale informa che "Per motivi di sicurezza abbiamo bloccato il vostro conto corrente, una misura progettata per proteggere Voi e il vostro conto. Dovete riconfermare quindi i vostri dati riguardanti il conto corrente per ristabile la funzionalità del vostro conto e confermare che non siete stati vittime di furto informatico. Dovete quindi inserire tutti i dati cliccando qui". E una volta cliccato, viene fuori una scheda dove bisogna inserire tutti i dati di accesso, l'username, la password, numero della carta, data di scadenza e codice di sicurezza, praticamente consegnate in mano dei delinquenti il vostro contocorrente. Cosa fare?
Non rispondere ASSOLUTAMENTE! Vi fregano il conto!!!!


Altre fregatura: Poste Italiane S.p.A. "Ci è arrivata la segnalazione di un accredito di 230 euro a vostro nome ricevuto dall'Ufficio postale di Roma. L'accredito è stato temporaneamente bloccato a causa di un incongruenza dei suoi dati. Si prega quindi di ristabilire i suoi dati della carta inviandoli tramite il file allegato". E nel file allegato, naturalmente, chiedono numero e password del conto postale, che se inviato, apre le porte al prosciugamento del vostro conto.
Non Rispondere,! CESTINARE! E' una TRUFFA!!!

C'è poi un "filantropo" giapponese di nome Shouta Yasuda, il quale si presenta come Amministratore della Bank of Tokyio-Mitsubishi UGJ. La sua proposta...è allettante quanto sfacciatamente falsa. Vediamo cosa vuole: "Durante la nostra ultima revisione annuale delle ispezioni dei nostri conti in banca qui in Giappone, il mio dipartimento ha trovato un conto in sospeso con una enorme somma di US $ 10.500.000 (dieci milioni e cinquecentomila dollari statunitensi) che è stato depositato da un suo concittadino. Essendo il fondo inattivo da diversi anni, presto sarà confiscato, così ho pensato che potremmo lavorarci insieme dicendo che voi siete un socio o un parente vicino al defunto che legalmente può ricevere questa somma. Per trasferire questa cifra, avrei bisogno di tutti i vostri dati bancari. Scrivete una risposta alla mia email così potrò spiegare tutto meglio". Shouta Yasuda. Auditor Corporate. Bank of Tokyo-Mitsubishi UFJ.
e-mail: shoutayasuda@ymail.com.
Non Rispondere! E' una TRUFFA!!! Cestinare!!!!

domenica 11 marzo 2012

Luigi Lusi: ah la vita, la vita l'è bela...

Cosa vuoi che sia pagare 180 euro uno "spaghettino al caviale" in uno dei migliori ristoranti di Roma, quando il tuo bancomat ti consente di spendere e spandere a piene mani fino a 20 milioni di euro, anche se i soldi non sono tuoi. Quest'ultimo particolare per Luigi Lusi, (foto) ex tesoriere della Margherita non aveva molta rilevanza, poiché l'importante era averli a disposizione, punto e basta. E dal momento che la fame vien mangiando, a sentire i giudici Luigi Lusi aveva una fame insaziabile, come dimostrano le pezze in supporto. Quindi, sotto l'insegna del "non facciamoci mancare niente", un weekend a Venezia con la consorte, il tutto per 6.300 euro. E se già la cifra parla chiaro, sono i particolari a rendere tutto più...romantico: aereo Roma/Parigi con tanto di macchina con autista ad aspettarli all'aeroporto parigino, da lì trasporto alla stazione ferroviaria e via sul fascinoso Orient Express con destinazione, appunto, Venezia. In tempi di crisi, si dice, la miglior cosa per far rinascere l'economia è spendere, e su questo punto, Lusi, non aveva dubbi: un altro viaggetto da 9.200 euro -destinazione sconosciuta-, uno a Toronto e New York, e poi, dato che gli amici "sono amici", una bella vacanza per sette persone alle Bahamas per un totale di 33.000 euro. Ma queste, come direbbe il grande Totò, "sono quisquiglie", poiché nel frattempo era riuscito a comprarsi una villa da tre milioni di euro, appartamenti e uffici, oltre a rimpinguarsi -sempre secondo la magistratura che lo sta indagando- conti correnti personali e azioni a destra e manca. Ora i vertici dell'ex partito la Margherita cadono dalle nuvole e "sparano a raffica" sul "mariuolo". Ma come, sono anni ormai che i soldi vengono dilapidati dall'intraprendente ex tesoriere e nessuno se ne era accorto? Nessuno si era reso conto dell'improvviso benessere di questo "impiegato" politico? Qualcosa non quadra, tanto che in una trasmissione televisiva Luigi Lusi ha detto: "Se apro la bocca è la fine della sinistra". Apriti cielo! "Parole inammissibili!" tuonano in risposta i leader dell'ex partito, e annunciano querele. Soldi, soldi, tanti soldi. Ma se la storia sopra citata fa già schifo per se stessa, lo schifo maggiore è sapere che è lo Stato, quindi noi, che regala senza regole e senza riscontri, milioni di euro ai partiti, soldi che in una maniera o l'altra vengono poi usati -non si sa come e certamente in maniera impropria- dai professionisti della politica, dai bla-bla-bla dei leader e comprimari dei partiti, alla faccia di una crisi che ha messo in mutande gli italiani e in ginocchio le industrie. Nel reame della politica, affollato da migliaia di Lusi, tutto questo però è lontano, appartiene ad un altro mondo. Qui non si tira la cinghia, ma si pranza in ristoranti esclusivi a suon di 1.500 euro per una cena -da ricevuta intestata a Luigi Lusi-, si va in vacanza alle Kayman, spendendo sotto la voce "divertimento" ben 218.000 euro solo nel 2011. Uno scandalo dentro uno scandalo, punto di non ritorno della politica italiana...

venerdì 9 marzo 2012

Li appendevano al ramo più alto...

Luca Rosi aveva 38 anni, un lavoro in banca, una compagna e una famiglia. Una vita davanti a sè dunque. Tutto cancellato. Quattro colpi di pistola sparati a distanza ravvicinata lo hanno freddato davanti agli occhi della madre, della sua donna e del nipotino di otto anni. A premere il grilletto, uno dei tre delinquenti che venerdì 2 marzo verso le 10 di sera sono entrati nella villetta di Romanazzo, un angolo di Umbria immerso nel verde. Passamontagna e accento dell'Est, i quattro hanno bastonato tutti -perfino il bambino-, li hanno legati mani e piedi poi hanno rubato tutto il rubabile. Prima di uscire, decidono di portare con sé la giovane compagna di Luca, il quale, pesto e sanguinante si fa coraggio e sussurra "che ormai avete preso quello che c'era da prendere, quindi perché portare via la donna". Un gesto che gli sarà fatale, poiché sarà portato al piano superiore e da sotto sentiranno echeggiare 4 colpi, poi la fuga dei delinquenti e il silenzio totale. "Sono delle bestie" sospira piangendo Bruno, il padre, giunto in casa un attimo dopo allertato dalla moglie Ivana, "e come tali andranno trattati". Su, nella cameretta che ha visto crescere Luca, ora il suo corpo è lì in una pozza di sangue, ucciso come un cane e senza un perché. E' caccia dunque alla banda, e la madre, capelli bianchi e occhi senza più lacrime, ossessivamente piange il suo dolore con poche parole, "prendeteli, prendeteli..." Wyatt Earp, sceriffo di Tombstone, dopo l'assassinio del fratello Morgan e il ferimento con menomazione a vita di Virgil, secondo fratello, ne fece fuori sei della banda dei responsabili. Si, vabbè, diremo che tutto ciò accadeva nel West del 1881... Ma oggi forse non siamo ritornati a quell'epoca? Quanti innocenti sono stati assassinati in strada o addirittura tra le pareti domestiche come nel caso di Luca? Oserei dire che oggi la brutalità è maggiore, se pensiamo che almeno nel 1881 un uomo non lo si affrontava se non avesse avuto ai fianchi almeno un'arma, quindi con parità di offesa e di difesa. "Dobbiamo stare chiusi in casa con un fucile in mano" afferma ora un conoscente della vittima. E' West anche questo. Chissà se li prenderanno questi assassini e poi chissà se la pena sarà proporzionata al male che hanno fatto. Nel 1881 non c'era questo problema. Li appendevano al ramo più alto...
(foto: Luca Rosi)

venerdì 2 marzo 2012

Caro Lucio ti scrivo...

Ho tirato fuori dallo scaffale alcuni 33 giri di Lucio Dalla. Ho ascoltato la struggente nostalgia di "Caruso" cantata da quel mare di Sorrento, ho ritrovato la mia irrequieta gioventù in "Anna e Marco", la fiduciosa speranza de "L'anno che verrà", e la poesia "4-3-1943" di quell'uomo "che veniva dal mare, parlava un'altra lingua però sapeva amare". A volte si rivaluta un artista quando questi se ne va, ma per te, caro Lucio, questa regola non funziona, perché il tuo valore di artista è sempre stato noto, e questa non intenderla come retorica. Il tuo essere musicista, poeta, insomma, artista a tutto tondo ti differenziava dal resto della banda di colleghi, coi quali però tu hai sempre avuto un amore profondo fatto di stima e grande amicizia. E che questi tuoi sentimenti siano stati ben riposti, te lo confermano in tanti: "Da oggi il mondo sarà più buio" dice Adriano Celentano; "un colpo a tradimento a cui viene a mancare il capofamiglia" sospira Vasco Rossi, mentre Eros Ramazzotti ammette che "ci mancherà tanto la tua genialità". Luciano Ligabue dice che "bastava che tu posassi le mani su uno strumento e subito ne usciva musica, come pure musica era la tua voce", mentre Francesco Guccini ammette che "la notizia della tua morte mi ha sconvolto". Ma c'è anche Pino Daniele che afferma "eri un grande artista e la tua ironia e la tua genialità ci mancheranno molto", mentre Antonello Venditti evidenzia che "con te se ne va un pezzo di storia che non è solo artistica ma anche umana". Molte volte hai ironizzato sulla morte dimostrando di non temerla, poiché sostenevi che quella "era niente più che la seconda parte della vita", quindi il continuo della prima. La tua seconda parte è iniziata giovedì mattina primo marzo 2012 alle ore 10.30 -e solo 4 giorni prima del tuo 69esimo compleanno- all'hotel Royal Place di Montreux in Svizzera, dopo il grande successo ottenuto nel tuo concerto all'Auditorium Stravinski. Chissà se te ne sei accorto che il sipario calava, se ti sarai voltato verso il lago e avrai "visto la tua vita nella scia di un elica", chissà... Una cosa è certa caro Lucio, siamo in tanti oggi a dirti che ti vogliamo bene, "ma tanto tanto bene sai... è una catena ormai, che scioglie il sangue dint'e vene sai"....