domenica 31 dicembre 2006

SONDAGGIO SKY TG 24 (2006)

Secondo un sondaggio commissionato da Sky Italia Srl e realizzato dalla società IPSO -con riferimento a popolazione italiana adulta maggiore di 17 anni e su un campione di 4192 persone- alla domanda su chi fosse il "Personaggio maschile dell'anno", al primo posto si è classificato Silvio Berlusconi. Per il "Personaggio femminile" fra tutte primeggia Rita Levi Montalcini mentre tra i "Protagonisti internazionali" al primo posto c'è Papa Benedetto XVI. Alla domanda "Chi buttereste giù dalla torre?" primo in questa classifica del demerito c'è Osama Bin Laden e poi, tra le "Notizie più brutte dell'anno", l'uccisone del piccolo Tommy occupa il gradino più alto. Fin qui -secondo i punti di vista- tutto regolare, ma è guardando i personaggi che affollano queste classifiche che ci accorgiamo di quanto astratta possa essere l'immagine del nostro paese che ne viene fuori attraverso le risposte date. Se per il "personaggio maschile dell'anno" i primi tre posti vengono occupati in ordine da Berlusconi, Carlo Azzeglio Ciampi e da Giorgio Napolitano, non c'è che da rimanere di stucco trovare in quarta posizione Fiorello. Il buon Di Pietro direbbe "ma che ci'azzecca"? E così lo è anche per il "personaggio femminile dell'anno" dove dietro alla Montalcini arriva -giustamente- Oriana Fallaci seguita -pensa un po'...- da Michelle Hunziker. Ma se proprio vogliamo insistere, cosa dire di quel Vladimir Luxuria al nono posto tra i personaggi "femminili"? Indicatore dello stato d'animo del paese è invece quel secondo posto occupato da Romano Prodi -uno scalino più in basso di Bin Laden!- tra quelli da "buttare giù dalla torre", seguito poi dal volo di Anna Maria Franzoni che occupa il settimo posto. Tra le notizie "più brutte dell'anno" infine al terzo posto c'è la "vittoria al fotofinish nelle elezioni politiche del 2006 di Romano Prodi" subito seguita "dall'approvazione della legge sull'indulto". Ecco dunque l'Italia nell'anno di "(dis) grazia" 2006, quella che ha staccato la spina a Welby, ucciso a badilate in testa Tommy, scannto tre donne ed un bambino a Erba (a proposito: chi è stato?), rinnegato Presepe e canti di Natale e affondato milioni di famiglie negli aumenti varati dall'attuale Governo. Nella testa degli italiani però c'è un Fiorello e una Hunziker, un Luxuria e un Cannavaro, Lippi e Zidane, Ventura e 'la gnocca' Rula Jebreal, Moggi e Kate Moss... il nostro "panem et circences"... Massì. Che il 2006 se ne vada al diavolo, e che il 2007 porti un po' di saggezza in quest'Italia...a perdere.(Gericus)

SADDAM HUSSEIN E' STATO IMPICCATO (2006)

La sua morte è stata annunciata dalla televisione irachena al Hurrah. Il cappio intorno al collo di Saddam Hussein si è stretto all'alba del 30 gennaio pochi minuti prima delle sei di Baghdad, le quattro di mattina in Italia. "Quando il boia ha aperto la botola sotto i piedi del condannato" ha detto Sami al Askari, un alto esponente sciita presente all'esecuzione, "abbiamo sentito distintamente il rumore del collo che si spezzava". Saddam Hussein è rimasto appeso alla corda per circa dieci minuti prima che un medico legale ne confermasse la morte. Domenica 31 dicembre, il suo corpo potrebbe essere già sepolto nel cimitero di famiglia a Awaja, un villaggio vicino a Tikrit. (Gericus)

mercoledì 27 dicembre 2006

ORRORE A ROMA (1973)

Per vendetta politica viene data alle fiamme l'abitazione di un esponente missino. Nel rogo che in un attimo si sprigiona nella casa, muoiono in maniera atroce Virgilio Mattei di 22 anni (che nella foto lo vediamo sul davanzale della finestra ormai privo di vita) e il fratellino Stefano di otto, trovato aggrappato alle sue gambe. Al vile attentato sfuggono il padre, -segretario della locale sezione del MSI- la madre e altri due figli. Un mese dopo, la magistratura incriminerà tre giovani aderenti a Potere Operaio. (Oggi)

VOLARE, OH OH... (1973)

Il fascino delle nubi, la magia del volo a vela. C'è uno sport più di ogni altro affascinante, ci pare: è il volo a vela. Risponde al sogno vagheggiato dall'uomo da Icaro in poi, di possedere un paio d'ali, di sottrarsi al proprio peso e di volare; di salire sulle correnti e di planare da una nube all'altra, cullato dal sibilo delle lunghe ali di un aliante con la grazia degli uccelli che tante volte abbiamo ammirato e invidiato; di traversare con volo sicuro e leggero le valli e i monti, alla scoperta del vero volto della terra. Ad Aosta, presso il campo di Aviazione, funziona da anni una scuola assai frequentata per l'esercitazione del Volo a Vela. Il direttore della scuola ci assicura che "l'addestramento e la disciplina rendono il volo meno pericoloso che guidare una motocicletta o un autovettura". Nè il volo a Vela è eccessivamente costoso se è vero che l'addestramento fino al raggiungimento delle ore di volo necessarie per la preparazione agli esami di brevetto costa circa 200.000 lire. Per mantenersi poi ben allenato e progredire continuamente dopo il brevetto, il pilota dovrà effettuare circa 25 ore di volo all'anno con una spesa di circa 100.000 lire. Queste ore di addestramento comunque vengono di già largamente ripagate dalle soddisfazioni e dai piaceri molteplici e vari che il volo stesso riserva ai velovelisti, quali la contemplazione di paesaggi unici, inaccessibili ai "terrestri", l'euforia della velocità e delle grandi altitudini con le catene di montagne ai tuoi piedi e le avventure infine dei voli di distanza ed in pattuglia. (I.C.)
(Le Messager Valdotaine)

martedì 26 dicembre 2006

AOSTA VALLEY: WHAT ELSE?

Water estate in Aosta Valley is huge, it represents an important wealth to be protected and respected. There are many ways to discover and learn by observing water and enjoying the emotions of this important source of energy. Come and enjoy yourselves with water thanks to the excitement of sports such as canoeing, rafting and hidro speed. Water sports are accessible to everyone, no special skills or training are required. You only need to be able to swim and pay great attention to the instructors' instructions. As you go down the river Dora Baltea you'll be amazed by the enchantment of nature and the surrounding historical heritage. From April till September there are suggestions for grown up and children, everyone will enjoy the exhilarating activities on the water. You can learn with water, approach all the secrets of the dams, their history and find out how they work. In Valgrisenche is the dam of Beauregard. The guided tour lasts 1 hour. In Villeneuve is the electric plant in Champagne built in 1921. Outside the building looks austere while inside it shows valuable decorations. Guide tours to the dam and to the plant are possible on weekdays.
(Grand Parasis. Il tuo compagno in vacanza)

(e-mail: iat.sarre@granparadiso.net)

venerdì 22 dicembre 2006

BUON NATALE! (2006)

Un lieto Natale a tutti e un felice Anno Nuovo da Gericus.

Merry Christmas and Happy New Year. (inglese)

Joyeux Noel. (francese)

Bon Tzalende e Trèinadan. (patois valdostano)

Guetz Nus Yoar. (tich)

Frohliche Weihnachten und ein gluckliches Neus Jahr.
(tedesco)

Hyvaa joulua. (finlandese)

God Jul. (norvegese)

Boas Festas e Feliz Ano Novo. (brasiliano)

Feliz Natal. (portoghese)

Pozdrevlyayu s prazdnikom Rozhdestva. (russo)

Feliz Navidad. (spagnolo)

God Jul ett Gott Nyatt Ar. (svedese)

Bon Nadal i un Bon Any Nou. (catalano)

Glaedelig Jul. (danese)

Kala Christouyenna Kiefthismenos O Kenourios Chronos . (greco)

Vrolijk Kerstfeest en een Gelukkig Nieuwjaar. (olandese)

Kung His Hsin Nien bing Chu Shen Tan. (cinese mandarino)

Gun Tso Sun Tan'Gung Haw Sun. (cantonese)

Sung Tan Chuk Ha. (coreano)

Jutdlime pivdluarit ukiortame pivdluaritlo. (eschimese)

Shinnen ometedo. Kurisumasu Omedeto. (giapponese)

Mele Kalikimaka & Hauoli Makahiki Hou. (hawaaiano)

Meri Kirihimete. (maori)

Merry Keshmish. (navajo)

La Maunia Le Kilisimasi Ma Le Tausaga Fou. (samoa)

Chung Mung Giang Sinh. (vietnamita)

Geseende Kersfees en 'n gelukkige nuwe jaar. (afrikaans)

Zorionak eta Urte Berri on! (basco)

Bon Natale e Bon capu d'annu. (corso)

Maligayang Pasko. (filippino)

martedì 19 dicembre 2006

PUBBLICITA' d'ANTAN

Per farsi portare il gasolio da riscaldamento bastava comporre -per quei pochi fortunati possessori di tale modernità!- il numero telefonico 61. Prefisso e altre 'diavolerie' non esistevano ancora a complicare la vita, ed anche la pubblicità a quanto pare non doveva sottostare come oggi a "creativi" o responsabili di "marketing" per rendere più appetitosa l'immagine visiva. Bastava infatti un disegno a mano vergato su di un foglio e oplà! l'inserzione pubblicitaria era bella e pronta.
Come dimostra infatti la foto pubblicata nel 1965. Piccolo mondo antico... (
Gericus)

domenica 17 dicembre 2006

DIMMI DI CHE SEGNO SEI E TI DIRO' COME GUIDI (2006)

Segno zodiacale e guida. Ci può essere un nesso? Secondo l'agenzia assicurativa canadese Insurance Hotline si, tanto dall'aver commissionato una ricerca in tal senso nientemeno che alla Stanford University la quale ha esaminato i nominativi di oltre 100 mila assicurati per scoprire 'vizi e virtù' di questi soggetti. Cosa ne è venuto fuori? Una classifica di automobilisti 'bravi per natura' ed altri invece, da prendere bene in considerazione prima di averli tra i clienti assicurati. I peggiori in assoluto dunque sono gli automobilisti nati sotto il segno della Bilancia, troppo indecisi per sopravvivere al traffico senza mettersi nei guai. Un gradino sotto arrivano poi quelli dell'Acquario, impulsivi e refrattari alle regole. Terz'ultimi sono gli Ariete, colpevoli di infrazioni del tipo "passo prima io". Subito dopo arrivano i Pesci, i più distratti dell'intero zodiaco. Ci sono poi gli Scorpione, un 'tantino' rissosi e meglio da non sorpassare. Al sesto posto arriva quindo il Toro a causa della sua passione al semaforo rosso. Il Sagittario potrebbe essere anche diligente, se non fosse per quella passione smodata per il cellulare, mentre il Capricorno si crede uno Shumacker e la Vergine facile ai tamponamenti a catena. Ed entrando nelle zone alte della classifica troviamo al terzo posto il Cancro, il quale vedrebbe gli altri automobilisti addirittura come dei familiari poi, al secondo posto, i Gemelli, grandi guidatori capaci di fare tre cose contemporaneamente oltre alla guida ed infine, in cima a questa classifica, il Leone, tranquilli e leali anche quando si tratta di condividere la strada. Questo è tutto. Crederci o non crederci? Io direi... anche perchè la ricerca è stata fatta dall' insigne professore Keyvan Mohajer, uno abituato a lavorare con i numeri. Mica con le stelle. (La Stampa)

sabato 16 dicembre 2006

VALDOTAINS de NEW YORK (1973)



A la mi-juin 1973, les Valdotains de New York se sont réunis dans un joyeux pique-nique à Gosben N.Y. (USA) pour resserrer les liens de l'amitié et de la fraternité Valdotaines, pour chanter les chants du Pays natal, pour évoquer les souvenirs lointains... Il est de noter les radieux sourires qu'ils arborent et les prometteuses progénitures "americano-valdotaines" qui apprennent par là et au delà de l'Atlantique à connaitre et à aimer notre Pays!


(De gauche à droite en commençant d'en haut)
1° rangée: Aldo Chaisson, Silvio Chaisson, Emma Blanchod, John Blanc, Prosper Vallet.
2° rangée: Louis Paillet jr., Livia Vallet, Daniella Marco, Rosalie Marco, Donna Marco, Gloria Fenoil, Robert Blanchod, Laurie Thomasset, Sylvestre Chaisson.
3° rangée: Wendy Arendt, Louise Darensod, Marietta Zalenko, Al Zalenko, Justine Corte, Eugenie Anselmet, Tony Ardisson, Henry Roux, Frances Roux, Robert Paillex.
4° rangée: Virginio Corte, Juliette Paillex, Victor Anselmet, Venance Darensod, Esther Tomasset, Mary Ardisson, Ferdinand Fenoil, Pierina Fenoil, Melanie Bochet, Louise Noel, Felix Balac, Gratien Bochet.
5° rangée: Enfants de Louise Paillex, Alisson et Jenef Arendt, Evelyn et Alison Wikstron, Claude et Noella Vallet. (Le Messager Valdotain)

A VOI GIOVANI! (1973)

IO ASPETTO.

Mi affaccio alla finestra, stanca/ e silenziosamente guardo il cielo farsi scuro/ in questa grigia sera d'inverno./ Mi affaccio e guardo./ E vedo i monti annerirsi davanti a me/ le nubi correre lontano/ la città accendersi lentamente./ E aspetto./ Aspetto qualcosa, qualcuno/ un sogno che non verrà./
Aspetto la felicità, l'amicizia, la libertà.../ Ma invano./ Nulla mai verrà./ E continuo ad aspettare/ affacciata alla finestra/ mentre guardo, mesta, il giorno che muore.


Eva Pellissier. 15 anni di Aymavilles
(Le Messager Valdotaine)

giovedì 14 dicembre 2006

PRECIPITA ELICOTTERO: 7 ALPINI MORTI (1973)

Tragico incidente di volo sul cielo di Aosta. Rientrando da una missione compiuta nel vallone di Orgére nella zona di la Thuile, lunedì 14 maggio alle ore 15,20 un elicottero militare "Agusta-Bell 205" è precipitato in seguito ad un avaria del motore nei pressi dell'Eliporto di Pollein. Nel tragico incidente e a causa del rogo subito sviluppatosi, sette tra Ufficiali e Sottufficiali tutti appartenenti alla Scuola Militare Alpina e al Battaglione Alpini di Aosta hanno trovato la morte. I loro nomi sono (alto a sinistra) : Sergente maggiore Luciano Galliano; Capitano Francesco Albarosa; Maresciallo capo Giancarlo Zampa; Sergente di c. Fabrizio Legrenzi; Sergente di c. Michele Candiani; (in basso da sinistra) Capitano Franco Elia; Tenente Raffaello Arata. Il 16 maggio la città di Aosta e numerosi abitanti della Valle intera, impietriti dal dolore hanno accompagnato in un interminabile corteo le 7 bare avvolte nel tricolore verso la Cattedrale ove si sono svolti i funerali presieduti dal Vescovo Monsignor Ovidio Lari.
(Le Messager Valdotaine)

mercoledì 13 dicembre 2006

SISTEMA GIUDIZIARIO A "PAPEROPOLI" (2006)

Ma che tipo di sistema giudiziario abbiamo in questo Paese ogni giorno sempre più simile a Paperopoli? Dov'è il commissario Basettoni? E la 'banda Bassotti'? Prima o poi li troveremo, perchè se è possibile dire "No, io da quei giudici non mi faccio giudicare perchè sono certo che mi condannerano" e di conseguenza si può spostare la sede del processo in un altra città, allora vuol dire che anche la Giustizia -quella con la G maiuscola- è arrivata al capolinea. Quello di Paperopoli appunto. In termini legali si chiama "legittimo sospetto" il poter spostare la sede del giudizio, e questo avviene quando -da parte degli imputati- si ha la senzazione che il collegio giudicante sia orientato verso una condanna e non -come io spero- un assoluzione. Ma l'orientamento di una Corte, che arriva dopo aver vagliato migliaia di atti, sentito decine e decine di testimonianze e dopo essersi avvalso di eccelsi periti, può essere inteso come 'persecuzione' da parte dell'accusato? Anche il commissario Basettoni si farebbe una bella risata, mentre l'unico a fare un pensierino col "legittimo sospetto" sarebbe sicuramente il maldestro "176-176" della banda Bassotti: "Che scemo non averci pensato prima! Girando da un tribunale all'altro prima o poi lo avrei trovato anch'io un giudice innocentista...". (Gericus)

PILA, NUOVO CENTRO TURISTICO (1973)

La stazione di Pila sarà costruita secondo i più moderni ed aggiornati dettami non solo della tecnica urbanistica ed edilizia -con il più integrale rispetto della natura- ma con l'intento di offrire un valido esempio di inserimento paesaggistico, di tutela ecologica del territorio, di architettura in funzione del paesaggio. Nel definire la stazione, l'equipe internazionale degli Architetti la classifica: "Integrata" nella natura circostante plasmandosi le costruzioni sull'andamento del terreno, "Omogenea" per il costante filo conduttore dell'architettura, "Coerente" perchè perfettamente dimensionata nei rapporti geografici ed umani, "Concentrata" in quanto le residenze vi sono raccolte avvolgendo e articolandosi attorno ai quattro nuclei essenziali: centro servizi, centro commerciale, centro sportivo, centro alberghiero. Investimento previsto 18 miliardi; capacità 5.000 posti letto. La progettazione urbanistica, in soluzione integrata, prima realizzata in Italia, è opera dello Studio Chappis di Chambery, che ha riassunto, innovandole, tutte le esperienze di analoghe stazioni montane europee. Pila sorge a 15 chilometri da Aosta nel Comune di Gressan, ad un altitudine di 1750 metri ed è al centro di un comprensorio di 335 kmq. che abbraccia il territorio dei cinque comuni di Charvensod, Gressan, Jovençan, Aymavilles e Cogne.
(Le Messager Valdotain)

Nella foto: Plastico del Centro Turistico estivo e invernale che sta sorgendo a Pila

sabato 9 dicembre 2006

IMMIGRAZIONE IN VALLE D'AOSTA (2006)

Secondo i dati demografici della Prefettura, a fine 2005 il numero dei residenti stranieri nella nostra regione era di 4.966 persone, ovvero il 4% della popolazione valdostana. Tra questi, 993 minori, pari al 19,9% degli immigrati e al 5,8% dei minori di tutta la regione. Il paese con il più alto numero di stranieri -in percentuale sulla popolazione locale- è:
(1) Villeneuve con 111 extracomunitari (9,4%) su un totale di 1.178 residenti. (2) Gignod con 104 (7,4% su 1.410 residenti) (3) Verres 182 (6,9% su 2.641 resid.) (4) La Salle 127 (5,8% su 2.200 resid.) (5) Chatillon 269 (5,6% su 4.829 resid.) (6) Saint Vincent 250 (5,1% su 4.858 resid.) (7) Saint Pierre 142 (5,1% su 2.795 resid.) (8) Gressan 137 (4,5% su 3.067 resid.) (9) Aosta 1.516 (4,3% su 35.584 resid) (10) Pont S.Martin 135 (3,4% su 3.971 resid.) (11) Sarre 135 (3,0% su 4.509 residenti).
Nel giro di 10 anni, l'aumento degli extracomunitari in Valle d'Aosta è stato del 200%. La comunità più estesa è quella marocchina (30,9% della popolazione straniera). A seguire ci sono i romeni con il 13,2%; gli albanesi con l'11,8% e i tunisini con il 6,8%. La divisione per sessi vede in prevalenza -seppure modesta- quella femminile con il 50,2%. Per alcune nazionalità infine la presenza femminile è molto elevata e tra queste quella cubana con il 94%; quella ucraina con l'81% e quella dominicana con il 75%. (Gericus)

Fonte Dossier Statistico Caritas e Migrantes 2006

MANI BUCATE (2006)

Paris Hilton, rampolla del magnate della catena di alberghi dall'omonimo nome, spende 45 mila euro di profumi in un solo colpo, mentre 'la coppia più bella del mondo' -almeno così dicono- formata da Victoria e & David Beckham, spende: lei 145 mila euro per il guardaroba estate/inverno e lui, solo per il barbiere, 2000 euro a settimana. Donald Trump invece in un solo colpo ha speso da Dior 164 mila euro in regalucci per la sua quarta sposa. Elton John in un solo giorno è capace di dilapidare 750 mila euro in cianfrusaglie di ogni genere. In un anno si calcola che spenda un milione e mezzo di euro per il guardaroba, 30 mila al mese in veterinari per i suoi animali, un centinaio -questa volta al giorno- in fiori. Quando si è sposato ne ha spesi invece in un solo colpo ben 150 mila e tutti in gigli bianchi. Britney Spears per il compleanno di suo marito ha speso per il party un qualcosa come 90 mila euro. Ma nonostante questo 'schiaffo alla miseria' c'è anche chi regala: Angelina Jolie dà regolarmente un terzo -e non è poco!- dei suoi guadagni a Medici Senza Frontiere e alla Croce Rossa, mentre Bill Gates ha donato 23 miliardi -di dollari!- alle varie associazioni che combattono la malaria e all'Aids in Africa. ( La Stampa)

venerdì 8 dicembre 2006

SARA' DECAPITATO CHI NON PREGA 5 VOLTE AL GIORNO (2006)

Succederà in Somalia a Bulo Burto, città a circa 200 chilometri a nord-ovest della capitale Mogadiscio. L'avvertimento è stato lanciato mercoledì 6 dicembre dal leader locale delle Corti islamiche, il quale ha precisato che l'editto entrerà in vigore entro tre giorni, ovvero dal sabato successivo. I luoghi pubblici, come negozi o bar, dovranno rimanere chiusi durante l'ora della preghiera e nessuno dovrà farsi vedere in strada. Coloro i quali non rispetteranno l'editto delle cinque preghiere quotidiane, "verranno decapitati secondo la legge islamica" ha detto Hussein Barre Rage, capo delle Corti islamiche a Bulo Burto. "In quanto musulmani -ha aggiunto- dobbiamo praticare l'islam pienamente, non parzialmente, e ciò è quanto la nostra religione ci dice di fare". (Il Giornale)

martedì 5 dicembre 2006

DOVE PASSEREMO LE FESTE DI FINE ANNO? (1972)

All'hotel Couronne di Aosta grande cenone e al Couronette Club dalle ore 21:30 in poi, Raf Cristiano al piano e Gianni alla batteria. Al Night Club del Casinò di Saint Vincent, orchestra 'Pachito' con musica fino all'alba. Il Mago della cittadina termale Nostradamus annuncia che quello che viene "sarà un anno migliore", poichè grossi passi avanti si verificheranno nella situazione economica, avremo una stagione agricola favorevole per i contadini e ottima nel settore turistico; la squadra di calcio dell'Aosta farà un salto di posizioni in classifica raggiungendo un posto di primo piano e una nuova ondata di immigrati arriverà tra noi incrementando la popolazione valdostana. Vincite a go-gò alla lotteria in Valle, poi la cronaca registrerà un avvenimento misterioso; uno scandalo di vasta portata ed infine una epidemia interesserà la nostra regione. Per quanto riguarda la 'Zona Franca', Nostradamus questa volta dice che non ci saranno smentite, poichè finalmente sarà attuata. (Gericus)

sabato 2 dicembre 2006

PRESEPE E CUORE...NOBILE (2006)

Ricordo la gioia di bambino nel preparare il Presepe e l'albero di Natale. La gioia dell'evento natalizio era anche questo, nella ricerca dei pastorelli, nell'andare a cercare la 'borraccina', quell'erba verdissima tipo tappeto -muschio- e che in Toscana si chiama così. Mia madre mi ricordava spesso questa incombenza, poichè diceva che il Presepe va fatto con la 'borraccina' e non con quella carta verde che una volta bagnata veniva modellata a mo' di prato, di montagna. E mentre fuori l'inverno era sempre più freddo, noi tre fratelli si cominciava la disposizione della capanna della Natività, Gesù Bambino, bue, asinello, pecorelle, pastori... E i tre Re Magi, sempre uno dietro l'altro al cospetto di Giuseppe e Maria nell'atto di donare oro, incenso e mirra. A scuola poi addirittura una parete dell'aula era adibita a Presepe. La gara tra le varie classi su chi lo faceva più bello era scontata e noi, alunni di terza classe e sotto l'occhio benevolo della maestra Franchini, facevamo il nostro meglio per portare idèe, statuine...

In una scuola del nord Est italiano, una maestra -"cuore nobile"...- quest'anno ha proibito ai suoi alunni di preparare il Presepe in aula. Il motivo? Non ferire la sensibilità degli alunni musulmani. Quanta sensibilità ha questa maestra, che io mi immagino già pronta anche ad infilarsi il burka per non ferir chi già lo porta, altrimenti -pensa lei- potrebbe sentirsi "un pesce fuor d'acqua" e questo per i "cuori nobili" non è ammissibile. E me la immagino ancora prona e mansueta come un agnello, a rinnegare gli auguri di Natale, a zittire in mala maniera un alunno che intona "Tu scendi dalle stelle" e a nascondere i dischi di "White Christmas", come fossero quest'ultimi oggetti del peccato universale. Negando le nostre usanze, questi -più che nobili- "cuori cardiopatici", uccidono la nostra cultura, i nostri sogni di bambino.
Non è giusto. Non è da accettare. (Gericus)

DOV'E' LA NEVE? (1972)

Record di turisti e di sole. Grande assente però al 27 dicembre, è la neve. A Courmayeur sulle piste si comincia a vedere il terreno, anche se gli albergatori dicono che non si era vista mai così tanta gente per Natale. Tutti però aspettano con ansia la neve, mentre a Cogne gli impianti di risalita sono fermi, e così pure nella parte bassa di Pila e Gressoney. Le strade sono tutte percorribili senza catene o gomme antineve e nessun incidente è accaduto in questi giorni. Qualche fiocco bianco è caduto a Cervinia e La Thuile nella giornata di ieri, ma solo qualche fiocco, e la situazione è rimasta invariata. (Gazzetta del Popolo)

venerdì 1 dicembre 2006

CANNIBALI PER SOPRAVVIVERE (1972)

Un aereo uruguaiano con 45 persone a bordo precipita sulla Cordigliera delle Ande (Argentina) su un costone altro 4000 metri. E' il 13 ottobre. Dopo le prime ricerche, l'aereo viene dato per disperso. Ma nel terribile impatto sulla neve, sedici sono i sopravvissuti che ora dopo ora, giorno dopo giorno e mese dopo mese attendono di essere salvati. I soccorritori arriveranno oltre due mesi dopo, il 22 dicembre, quando due dei superstiti, Fernando Parrado e Roberto Canessa, dopo una marcia di dieci giorni daranno l'allarme ad un pastore che a sua volta, camminando per altri tre giorni avvertirà la polizia. I sedici sopravvissuti ammettono di essere scampati alla morte cibandosi della carne dei passeggeri deceduti nell'impatto. Si infrange così uno degli ultimi tabù dell'era moderna. Sono da condannare? si chiede l'opinione pubblica. La risposta sta solo nella propria coscienza. (Oggi)

(foto: La prima immagine scattata dai soccorritori sulle Ande a quota 4000 metri)