sabato 29 settembre 2007

ALBERTO STASI A CASA (2007)

Una situazione che si ingarbuglia sempre più. L'indiziato numero uno nel delitto di Chiara Poggi se ne torna a casa. Il gip infatti non ha convalidato il fermo. Era nell'aria tutto questo, perchè gli indizi a suo carico non erano, come si dice in termine giuridico, schiaccianti, quindi non rilevanti. Tutto dunque riparte da capo, con il giovane che dopo alcuni giorni passati in una cella del carecere di Vigevano esclama "Sono uscito da un incubo, non dalla disperazione". Computer, essenza di sangue sotto le scarpe e macchie di sostanze ematiche rinvenute sui pedali della sua bicicletta non sono sufficienti ad incrimnarlo, mentre un dubbio, io credo, comincia a balenare tra gli inquirenti. Può un giovane "perbene" come Alberto Stasi aver commesso quel crimine? E se si, può continuare a sostenere la sua tesi di innocenza senza una minima incertezza? In poche parole: può sussistere l'ipotesi di una terza persona nel delitto? Alla notizia della scarcerazione di Alberto Stasi, i genitori di Chiara, con la compostezza di sempre hanno dichiarato che "Non vogliamo un colpevole a tutti i costi, ma vogliamo che si dia una spiegazione alla morte di mia figlia". Veleni e sospetti però crescono a Garlasco, mentre il padre di Alberto, da giorni ormai sotto pressione si sfoga con i fotografi: "Paparazzi di merda!". Sembra di essere ritornati a Cogne... (Gericus)
(
foto: Alberto Stasi mentre torna a casa)

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