mercoledì 12 settembre 2007
BEPPE GRILLO E IL SUO "VAFFA DAY" (2007)
Diavolo di un grillo! Non contento di radunare migliaia di persone ai suoi spettacoli, da incazzato ne ha raccolti più di 300 mila a Bologna per dare voce al suo "Vaffan.." all'indirizzo di molti, tanti, sicuramente di tutti coloro che da anni siedono al governo. Che boato! Il suo incazzamento del resto parte da lontano e ha radici comuni: l'impotenza del singolo verso quel muro di gomma che sono gli apparati statali , finanziari, economici. Dovevamo arrivarci a questo "sfogo" sonoro, perchè questo "Vaffan..." liberatorio sgorga dalle profondità di un malessere generalizzato, subdolo, strisciante, stratificato ormai nella nostra società. Nessuna telecamera governativa è giunta a immortalare l'epico evento, quella sei ore no-stop dove il 'Grillo parlante' è sempre rimasto in scena fustigando partiti, castigando inquisiti e sparando a quei giornali -Corriere della sera e La Repubblica- "che non ci cagano affatto", aggiungendo tra lo sberleffo che "la rete è più forte di loro, e che la rete li spazzerà via". E proprio su questo, sui numeri e sulla forza della rete, Beppe Grillo ha chiuso il suo raduno: "Questa manifestazione non è un punto di arrivo, ma è solo un inizio". E c'è da credergli, mentre una certa paura assale il 'palazzo', messo sotto assedio nientemeno che da un comico... (Gericus)
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