domenica 9 settembre 2007

TURISMO IN VAL D'AYAS (2007)

Un caffè corretto a 3 euro e 50 a Bardonecchia, e il rappresentante dei commercianti che, di fronte alle proteste del cliente che ha scritto indignato ad un giornale nazionale, assicura che non ci sono irregolarità: i prezzi sono esposti e i consumatori si possono e devono regolare di conseguenza. Infatti proprio sull'arco alpino occidentale i turisti si sono "regolati" non andandoci, con un calo di presenze abbastanza generalizzato che ha caratterizzato questa estate. Gli italiani hanno ridotto la permanenza nelle località di villeggiatura e, in numero maggiore rispetto allo scorso anno, non sono neppure partiti. Inevitabile, considerando la situazione del Paese alle prese con tasse e continui aumenti delle tariffe. E i prezzi dei bar, dei ristoranti, degli hotel -per non parlare delle spiagge-, hanno contribuito alla fuga dei vacanzieri. Un idea lungimirante però è stata messa in atto in Valle d’Aosta dal sindaco di Ayas Giorgio Munari, il quale è corso ai ripari. E si è accordato col Monterosaski per sperimentare una riduzione di prezzo delle risalite con l’ovovia. Non il solito sconto ridicolo, ma un calo del 40% del prezzo del biglietto. Risultato? I turisti sull’ovovia sono aumentati del 50% e gli incassi del Monterosaski sono aumentati. Praticamente un miracolo, nell’Italia dove il turista è solo un pollo da spennare. (Natural)

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