giovedì 22 maggio 2008
UMANA SOFFERENZA, GIURIDICA CERTEZZA
Ha detto proprio così il procuratore generale della Cassazione Gianfranco Ciani, quando ieri ha chiesto la conferma della condanna a 16 anni di carcere per Annamaria Franzoni, una richiesta pronunciata con "umana sofferenza ma con giuridica certezza". E così è stato, facendo diventare di fatto esecutiva e definitiva quella condanna che sebbene stabilita in Assise a 30 anni di carcere, fu ridotta poi a 16 in Appello e fatta propria quindi in Cassazione. E per Annamaria Franzoni, assente in aula, è scattato subito l'ordine di cattura, che l'ha raggiunta in serata a Ripoli Santa Cristina, il paese dei genitori nel quale adesso si è stabilita, situato a cavallo sull'Appennino Tosco-Emiliano. La sofferenza umana non rimane insensibile al dramma di questa famiglia, un dramma che l'ha colpita duramente due volte. La prima, in quella mattina del 30 gennaio 2002, quando la madre -lo dice ormai la sentenza- in uno scatto d'ira non controllato tolse la vita al figlio Samuele, tre anni, la seconda adesso, con il suo arresto davanti ai due figli, uno di undici anni e l'altro Joele, di cinque. Maria Del Savio Bonaudo, procuratore capo di Aosta, colei che per prima si occupò del caso, dice che "Questo è l'epilogo naturale di una vicenda lunga e travagliata", mentre Luciano Garofano, capo del Ris di Parma, ammette che "Giustizia è fatta", sperando che da adesso in poi "i media abbandonino l'atteggiamento gratuito di critica verso coloro che per dovere concorrono alla ricerca della verità". La critica invece giunge dall'ex difensore della famiglia Franzoni l'avvocato Carlo Taormina: "Se ne va in carcere un innocente solo perché non si è trovato un altro colpevole". Adesso che cali il velo su tutta la vicenda, e che i vari Mentana o Vespa non cavalchino più la notizia, a meno, come dice l'avvocato Paolo Chicco del collegio di difesa di Annamaria, "non giungano elementi nuovi per riaprire il processo". Samuele Lorenzi, il bambino massacrato nel lettone dei genitori in quella casa "da favola" su per i tornanti di Cogne, oggi avrebbe 9 anni. La vera vittima è lui, piccolo protagonista dimenticato... (Gericus)
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