giovedì 1 maggio 2008

TRAGEDIA A PIAN di BASEI

AOSTA - La speranza di trovare ancora in vita gli escursionisti francesi travolti da una valanga mercoledì pomeriggio sul versante italiano del Gran Paradiso è crollata nella tarda serata di ieri, quando nell'inferno di neve e gelo, i soccorritori sono riusciti a recuperare ancora vivo solo uno dei sei alpinisti, la guida del gruppo Etienne Jean Pierre, 45 anni di Creux Vincent. I corpi degli altri cinque sventurati, l'italiano Bruno Paladini, 51 anni residente a L'Ojon; Collomb Christian, 60 anni di Vichy; Sophie Chourtier, 38 anni di Parigi; Christophe Jean Marie Gandon, 45 anni di Marigny le Chatel, e Brisset Ghautier Francoise, 44 anni di Betz, intrappolati sotto metri di neve, sono stati ritrovati questa mattina. Se è stato possibile alleggerire il numero delle vittime, tutto lo si deve alla grande professionalità del Soccorso Alpino Valdostano, che sfidando il buio e le avverse condizioni meteo, è riuscito in serata a far decollare, grazie all'abilità del pilota, un elicottero a bordo del quale ha trovato posto una squadra composta da guide, medico e specialista. Rintracciato l'unico superstite, in un attimo questi è stato trasportato all'ospedale di Aosta, dove è tuttora ricoverato sotto choc. Il dramma è accaduto tra i confini della Valle d'Aosta e del Piemonte, nel Parco del Gran Paradiso a 3.000 metri di quota, quando una cornice di neve -e non una valanga vera e propria- probabilmente smossa dal passaggio dei sei escursionisti, si è staccata dalla Punta Basei investendo la comitiva francese. Per cinque di questi, spinti in un salto di roccia, non c'è stato scampo, mentre il sesto si è salvato miracolosamente dalla caduta protetto da un muro di neve. A dare l'allarme è stato il gestore del Rifugio Città di Chivasso sul Colle del Nivolet a 2600 metri quota e situato tra la Valle di Rhemes (Valle d'Aosta) e Ceresole (Torino), preoccupato per il mancato arrivo della comitiva. I corpi degli sventurati escursionisti sono stati trasportati in mattinata al cimitero di Ceresole.
[foto d'archivio: una cordata di soccorsi]

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