martedì 13 maggio 2008

NAPOLI SI RIBELLA AI NOMADI

A Napoli la tensione tra popolazione e nomadi è al livello di guardia. C'era da aspettarselo, dopo il tentato rapimento di una bambina di sei mesi avvenuto giorni fa ad opera, appunto, di una nomade, tentativo andato se dio viole a monte a causa dell'intervento dei familiari della piccola. E le conseguenze di questa esasperazione, sono un accoltellato rom, non grave, ceffoni in giro, un motocarro bruciato e un paio di tentativi di assalto ad alcuni campi rom. La gente del popolare rione di Ponticelli non ne può più di quei campi rom tirati su a due passi dalle abitazioni tra spazzatura e traffico, e in questo crescendo di malcontento, è iniziata la caccia all'uomo. La ragazza autrice del tantivo di rapimento, la sedicenne Maria, nessuno dice di conoscerla tra i nomadi, tanta è la paura delle ritorsioni. E mentre la situazione si fa sempre più incontrollabile, Marius, il capo di un campo nomadi afferma, dopo aver saputo che gli italiani stanno organizzando dei raid antirom, che assieme ai capi di altri accampamenti "sta pianificando la difesa", ovvero una sorta di risposta ad eventuali attacchi di alcuni sconsiderati. Una situazione comunque tenuta sotto controllo dalle forze dell'ordine, anche se è difficile sapere quali saranno gli sviluppi di questa storia. "I nomadi devono andarsene da qui" dicono a Ponticelli. In giro, per il momento, di rom non se ne vedono in questa calma apparente, che a detta di molti, "non promette niente di buono". (Gericus)

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