giovedì 29 maggio 2008

NINNA NANNA... PICCOLO TOMMY

Dorme tranquillo adesso il piccolo Tommy, dorme il sonno sereno degli angeli, degli innocenti. Lui, Mario Alessi, il mostro che per due soldi previsti lo ha strappato alla vita non potrà fare altrettanto. "Ergastolo" hanno deciso i giudici, quindi per tutta la sua vita avrà l'incubo del male che ha fatto, e il suo dormire non sarà certo sereno. Ci vuole fegato e sfrontatezza a rivolgersi alla mamma di Tommy Onofri, Paola, e implorare il suo perdono per il male che le ha fatto, come se quelle "badilate in testa al piccolo" per farlo morire velocemente dopo il suo rapimento, fosse paragonabile ad un pestone di piede dato inavvertitamente. "Ho la coscienza a posto" dice rivolto ai giudici Alessi, poiché lui si considera "solo il rapitore ma non il carnefice". Coscienza... se l'avesse non dovrebbe spiccicare parola, perché l'orrore da lui commesso -assieme ad altri o non, di certo con la sua donna Antonella Conserva, alla quale i giudici hanno appioppato trent'anni di galera- non ha limiti: "Alessi non parli, ha una fogna al posto della bocca" dice il papà della piccola vittima. Era la sera del due marzo 2006 quando Tommy, nel suo pigiamino azzurro, fu strappato dal seggiolone davanti ai suoi genitori da uomini incappucciati e ucciso un attimo dopo, poiché il suo pianto -povero piccolo- "innervosì i suoi rapitori", spaventati da un lampeggiante blu della polizia che incrociarono nella fuga. Nei loro progetti, soldi in cambio di quella piccola vita, dove carceriera insospettabile sarebbe stata Antonella Conserva, rimasta invece "disoccupata" a causa del "piccolo imprevisto" della soppressione del bambino. Iene fino in fondo, tanto che uomini avvezzi a vederne di tutti i colori, come il pubblico ministero Silverio Piro, ammette che "le dichiarazioni degli imputati ci hanno disgustato". Ninna nanna dunque piccolo Tommy. La giustizia degli uomini ha fatto il suo corso... ninna nanna... ninna nanna... (Gericus)
[foto: Tommaso "Tommy" Onofri]

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