domenica 4 maggio 2008

PERMESSO A PUNTI PER IMMIGRATI

Non è poi un idea peregrina quella avanzata da Souad Sbai, la neodeputata del Pdl. Di cosa si tratta? Ricalcando il meccanismo della legge sulla patente che viene tolta dopo una serie di infrazioni, ecco che potrebbe arrivare per gli stranieri "il permesso di soggiorno a punti". Partendo dal presupposto che ogni reato ha un punteggio vero e proprio, raggiunto il tetto massimo lo straniero sarebbe privato di tale documento, e per lui quindi scatterebbe automaticamente l'espulsione dal territorio nazionale, questa volta no con un "invito ad andarsene", ma con un accompagnamento coatto alla frontiera. Dice la deputata Souad, -che tra l'altro è marocchina- che "Il foglio della regolarizzazione deve essere meritato da persone che rispettano la legge italiana, pertanto se delinqui, te lo scordi quel pezzetto di carta". E così, deciso un tetto massimo, dare il nome falso alle forze dell'ordine può valere tot punti detratti, essere sorpreso a spacciare -oltre alla galera naturalmente- altri punti in meno, un furto vale tot punti, dopodiché, rimasto a secco, non si va -come per la patente automobilistica- a lezione per recuperare la "verginità", ma si viene espulsi, punto e basta. Saprà farla propria questa idea il nuovo governo? (Gericus)

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