sabato 31 maggio 2008

HOTEL REGINA COELI

Le prigioni italiane hanno la porta girevole: si entra e si esce quando si vuole. E' questo il nostro sistema carcerario, in questa Italia dalla "pena incerta ma dallo sconto certo". Ultimo esempio? Dopo il secondo giorno di carcere di Annamaria Franzoni si sono cominciate a sentire richieste di "condono", come se la tipa in questione avesse rubato una confezione di formaggio dagli scaffali di un supermarket. Ma se la madre omicida di Cogne è il caso limite, si stanno spalancando le porte ad altri "celebri" criminali. Condannato all'ergastolo nel 1976 per la strage del Circeo -stupro di gruppo e omicidio- Gianni Guido, evaso due volte e rintracciato a Panama, nel luglio del 2006 era già in giro grazie al permesso, nel 2007 era semilibero e attualmente gode dell'affidamento ai servizi sociali, un eufemismo per dire che in pratica è libero. Con 15 omicidi commessi in sette anni, arriva adesso alla famosa "porta girevole" un certo Marco Furlan, il quale dei suoi 27 anni di condanna stabiliti dalla sentenza, ne ha scontati solo 12. Anche lui dallo scorso aprile è fuori dalle sbarre, in affido ai servizi sociali. Erika Nardo, l'assassina di Novi Ligure, massacrò a coltellate la madre e il fratellino. Anche con lei, cuor di panna, i giudici adottarono le mezze misure come è successo per la Franzoni, condannandola a 16 anni. Era il 2001, e anche lei è prossima ai permessi di uscita, dopo solo sette anni dall'aver mandato al cimitero i suoi familiari. Ruggero Juker, rampollo di una influente famiglia milanese, uccise e fece a pezzi la fidanzata nel luglio del 2002. Anche per lui i giudici calcolarono che 16 anni di reclusione potevano valere la vita di Alenya, la ragazza massacrata appunto. Fra pochi giorni invece, il tipo in questione potrà chiedere i primi permessi, e siamo certi che li otterrà. Con correttivi e sconti, riti abbreviati e altre palle varie dunque, l'hotel Regina Coeli continuerà a vedere il solito via vai di delinquenti. Sebastiano Ardita, dirigente del dipartimento di amministrazione carceraria non ha dubbi: "Chi va in carcere viene letteralmente buttato fuori e tre detenuti su quattro escono entro dieci giorni". Signori, buone vacanze all'Hotel Regina Coeli... (Gericus)

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