martedì 31 ottobre 2006

UN FIGLIO TROPPO...SMUNTO...(1969)

Sarà per colpa della scuola pensava la madre, anche se il padre invece sospettava altro. Fatto sta che quel ragazzo aostano di 20 anni residente in via dei Partigiani era ogni giorno sempre più smunto, di un pallore preoccupante, senza voglia di mangiare e vicino a cadere in un forte esaurimento. Dopo mesi di preoccupazione però il motivo di tanta spossatezza è venuto fuori: Con gli occhi incollati alle finestre, il giovane si sfiniva nel guardare le ragazze che si spogliavano. Tutto era cominciato per caso una sera mentre rincasava dal cinema. Passando per una viuzza, questi ebbe l'occasione di scorgere una donna in camera da letto intenta a spogliarsi. Si era dimenticata di quella finestra che era rimasta aperta e poichè si trovava al piano terreno, si poteva vedere tranquillamente dentro con tutti gli 'annessi e connessi'. E il giovane fu subito fulminato sulla via di Damasco. Da quella sera, puntuale come un orologio svizzero, il nostro 'viveur' non se ne perse uno di spogliarelli, ma poichè il più delle volte la serranda era abbassata, questi si attrezzò di una sottile leva con la quale riusciva a sollevare di pochi centimetri una delle stecche dell'avvolgibile et voilà, il gioco era fatto. Meglio degli strip del Casinò avrà pensato, e tutto gratis. Ultimamente però, stanco del solito spettacolo, il gaudente giovanotto pare che si fosse fatto una lista vera e propria di giovani donne abitanti ai piano terra della città, e tra queste individuò una bella giovane diciottenne residente in via Chabod. Anche qui, sollevando di pochi centimetri la serranda poteva poi gustarsi lo spettacolo. Forse per la troppa euforia, una sera però nell'alzare quel centimetro fece un piccolo rumore, un rumore che sentì pure la bella diciottenne la quale, pensando ad un ladro, senza farsene accorgere chiamò la polizia. Lo pizzicarono proprio sul fatto, e per il nostro 'guardone' ventenne scattò la denuncia: Atti osceni in luogo pubblico. Suo padre infatti non ci aveva mai creduto al problema scolastico... (Gericus)

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