"We need men who can dream of things that never were, and ask why not". (J.F.K.)
La sua presidenza è durata soltanto mille giorni, poi, quando in Italia le famiglie sono riunite ancora intorno al tavolo per la cena, i programmi televisivi si interrompono bruscamente: "Il Presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy è' stato ucciso con tre colpi di carabina mentre con la moglie era in visita ufficiale a Dallas, Texas". E' il 22 novembre. John Kennedy aveva 46 anni ed era considerato l'idolo delle nuove generazioni per il suo programma riformatore e sotto certi aspetti, rivoluzionario. La sua dottrina: "difendere la pace attraverso una tenace ricerca di accordi internazionali; attuare un autentica democratizzazione del paese con la promulgazione dei diritti civili e il miglioramento delle condizioni di vita di tutti i popoli; proporre nuovi ideali per arrestare il franamento morale, la sete di violenza e il furore distruttivo dell'uomo moderno". Ma che qualcosa di nuovo stava nascendo lo fece capire chiaramente nel suo discorso di insediamento alla Casa Bianca avvenuto il 20 gennaio del '61, dove tra l'altro disse: "Che ogni nazione sappia che noi siamo pronti a pagare qualsiasi prezzo, sostenere qualsiasi onere, affrontare qualsiasi prova, appoggiare qualsiasi amico, opporsi a qualsiasi nemico, per assicurare la sopravvivenza e il trionfo della libertà". Ma in quella soleggiata e fresca giornata di novembre, quei tre colpi di carabina mettono la parola fine al sogno di quella marcia comune verso la "Nuova Frontiera". Una commissione subito insediata per far luce sull'episodio, farà risalire la colpa ad un certo Lee Harvey Oswald, arrestato subito dopo l'attentato e ucciso a sua volta due giorni dopo da un personaggio ambiguo, tale Jack Ruby. Molti potrebbero però aver voluto la morte di John Kennedy, dalla Mafia americana ai grossi petrolieri del Texas per arrivare fino alla sua eliminazione voluta da Fidel Castro. (Gericus)
"My fellow Americans: Ask not what your country can do for you,
Ask what you can do for your country" (J.F.K.)
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