Trent'anni fa ammiravamo Greta Garbo, oggi i giovani ballano lo 'shake' e sognano Caterina Caselli. Si è detto molte volte che i giovani sono malati di abulia, privi di qualsiasi interesse, e se allora qualcuno comincia a dire"Ai miei tempi...". Non è vero. Questo è un fenomeno che si ripete nei diversi strati sociali in differenti modelli. Basta sfogliare le cronache recenti: Giovani che danneggiano auto, che rubano in chiesa o che fuggono da casa, come recentemente ha fatto la giovane di Aosta, che si è intascata lo stipendio lasciando la madre sola e malata in ospedale. Dopo aver sperperato le 120.000 lire, si è poi ripresentata per nulla pentita dalla madre, dicendo che aveva voluto passare qualche giorno in giro coi 'capelloni'. Di chi è la colpa? Dei genitori, degli insegnanti o della guerra in Vietnam? Certo oggi i giovani si spostano da un centro all'altro e non dimentichiamoci poi che la nostra regione occupa il secondo posto nella motorizzazione in Italia, e in compenso nessuno dovrebbe annoiarsi. Però è proprio la noia il male del secolo, così non resta che il cinema e le immancabili passeggiate in Piazza Chanoux e Rue de Tillier.
(Gazzettadel Popolo)
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