lunedì 16 ottobre 2006

ERAVAMO CAPELLONI...(1966)

Mia moglie ed io non abbiamo preconcetti e comprendiamo che la gioventù è cambiata, e per questa ragione non ci siamo mai preoccupati dei modi di fare di nostra figlia sedicenne, pur non cessando di controllarla. Certo ci siamo sentiti imbarazzati quando lei ha cominciato a tappezzare la sua camera di orripilanti figuri tipo 'cavernicoli' con faccia da deficiente. L'altra settimana sono venuti però a trovarci dei parenti ai quali, naturalmente, abbiamo mostrato la casa compresa la camera di nostra figlia Lucetta. Non dimenticheremo mai più il loro sguardo, e in quel mentre ci siamo sentiti colpevoli e vergognosi. Il giorno dopo abbiamo tolto tutto, e ora nostra figlia ci rivolge appena la parola. Cosa dobbiamo fare? Firmato: Due genitori preoccupati di Aosta.

RISPOSTA del giornale: Beh, più che a noi questi due genitori avrebbero dovuto scrivere ad uno psicologo. Indubbiamente i tempi sono cambiati e noi non riusciamo ad entrare nel vivo del problema, ma da qui a idolatrare certi deficienti dai capelli lunghi, beh, il passo è lungo. Lasciamoli dunque stare nel loro ridicolo, sperando che tra qualche anno si accorgano da soli dell'errore. (Lettera inviata al Monitore Valdostano)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao...sono un ragazzo di 16 anni che ama gli anni settanta e la protesta e immagino che Lucetta abbia voluto protestare,come tutti noi giovani facciamo ogni giorno.
Io credo che voi due genitori abbiate fatto una grandissima cazzata a togliere gli addobbi o poster,nn so quello che secondo voi era antidecoroso!
Non si deve mai toccare la camera dei propri figli quando sono adolescenti!
CIAO

FranzLanz