Fuori tutti, il treno è nostro! E vaglielo a spiegare che "così non si fa", che le prepotenze non sono degne di una società civile, che il treno è di tutti, nostro come loro, e che pertanto, "noi siamo qui e qui rimaniamo". Macché, niente da fare. I diritti di quelle 250 persone che sedevano nelle carrozze dell'Intercity 520 Napoli-Torino -e che avevano pagato regolarmente il biglietto- sono venuti meno davanti ai 1500 supporter della squadra del Napoli, -e che il biglietto invece non avevano- che in abbigliamento da guerriglia urbana hanno fatto da padroni. In men che si dica infatti, sono riusciti ad espugnare le ultime resistenze e a impadronirsi del convoglio. Ma se già fino a qui è roba da film di Tarantino, l'azione di questi scalmanati deve ancora completarsi con la distruzione sistematica delle vetture avvenuta durante il viaggio per Roma. E non si è trattato di un semplice... insozzamento, poiché ben 11 sono state le carrozze devastate, con danni -secondo una prima stima- che superano i 500 mila euro. E tra le nefandezze compiute, anche l'azionamento -avvenuto più di una volta durante la marcia-, del freno di emergenza, vale a dire la "frenata rapida" del convoglio, che comporta non pochi rischi per la stabilità sulle rotaie del treno nonché per quella dei trasportati. Una prima giornata non troppo gratificante quindi per il nostro calcio, se aggiungiamo che oltre ai fatti di Napoli, altre intemperanze si sono riscontrate dai supporter dell'Inter, che di ritorno da Genova non hanno trovato niente di meglio che assaltare un autogrill, mentre leccesi e torinesi si sono scontrati dandosele di santa ragione. Prima giornata di campionato. Niente male come fischio di inizio... (Gericus)
[vignetta di Giannelli]
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