lunedì 8 settembre 2008

MELTING POT ALL'ITALIANA

La società italiana ultimamente è diventata un grande "melting pot", ovvero, un grosso "crogiolo" dove al suo interno non c'è una linearità di prodotti ben distinti, ma tutto si mescola alla rinfusa, tanto che il risultato finale non ha "un buon profumo". E mi riferisco alle cariche, ai Corpi, ai ruoli che gli uomini rivestono in questa nostra società. Ormai lo abbiamo constatato che i magistrati fanno i legislatori -assolvono quando la legge dice il contrario-, i giornalisti fanno i giudici -Matrix, Porta a Porta- i Guardacoste della Marina invece di controllare le nostre coste -lo dice appunto il nome- fanno da Soccorso Aci -trainando le 'carrette' cariche di clandestini in porto-, i calciatori fanno i presentatori televisivi -Bettarini, Coco etc etc- e ultimamente, abbiamo scoperto che i medici, anziché occuparsi di cistifellee o ulcere intestinali, fanno anche gli avvocati difensori. Primo -e speriamo ultimo- a togliersi il camice bianco per indossare quello nero dei 'legali' è il dottor Giovanni Migliaccio, dirigente dell'unità operativa di neurochirurgia al Fatebenefratelli di Milano. E' dalla sua voce proveniente da una sala operatoria e non da un aula del tribunale che si alza il grido: "Annamaria Franzoni è innocente". Quale miglior delitto poteva spalancare le porte dei media se non quello di Cogne? E il suo quarto d'ora di notorietà non si è fatto attendere, con "una-pagina-una" interamente dedicata alla sua "arringa". Secondo lui dunque, non c'è stato delitto in quella casa, ma più semplicemente e sfortunatamente, "Samuele Lorenzi è morto per cause naturali, a seguito di una crisi epilettica provocata dalla rottura di un aneurisma". Secondo la sua tesi, il bambino "avrebbe sbattuto violentemente il capo contro lo spigolo del comodino durante le contrazioni della crisi epilettica, procurandosi così le ferite sulla fronte". E a sostegno di questa sua teoria, porta il fatto che -a differenza di ciò che disse lo psichiatra Crepet e il criminologo Bruno, e cioè che la donna sarebbe crollata nel giro di poco tempo- ebbene, la Franzoni non ha mai confessato il delitto. Beh, un po' debole come supporto, perché sfido a trovare un assassino che non sappia che una confessione piena, comporta un ergastolo certo, mentre invece, ostinarsi anche davanti alle prove più schiaccianti può generare... dubbi, a tutto vantaggio di una sentenza più... blanda come in questo caso, appunto, sebbene i giudici l'abbiano emessa "al di là di ogni ragionevole dubbio". Rientriamo nei ranghi dunque, e che ognuno "pascoli dentro ai propri steccati". La commistione di ruoli genera confusione, insicurezza e sfiducia nelle istituzioni, oltre che... cattivo odore. (Gericus)

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