E' difficile capire come questa brutta storia sia stata possibile. C'è di tutto, di più: stupro, incesto, e forse un omicidio. Tutto parte da una bugia del "padre/orco", il 73enne Josef Fritzel, (foto) quando annuncia in giro che la figlia Elisabeth è fuggita di casa per entrare in una setta. Era il 1984 infatti quando Elisabeth, diciotto anni, scomparve dalla circolazione. Ci credette anche la moglie naturale dell'uomo, Rosemarie, 68 anni, anche se questo è un mistero ancora da chiarire. La ragazza però non era lontana, perché il padre l'aveva rinchiusa in uno 'bunker' ricavato sotto casa, insonorizzato e con ingresso nascosto da un mobile. Praticamente una cella di 50/60 metri quadri, alta non più di 1,70 circa e senza finestre. Ed è lì che il padre/mostro approfittava quando voleva della figlia ed è sempre lì che la giovane ha partorito sette figli, uno dei quali, la polizia presume sia nato morto o addirittura ucciso dal padre/nonno. Un microcosmo lontano da qualsiasi realtà dunque in quella "casa degli orrori" ad Amstetten in Austria, una situazione che turba per la sua lunghezza di tempo e per la sua incestuosità le coscienze del mondo civile. Un po' alla volta, Josef Fritzl portava in casa il frutto della sua brutalità, affermando alla moglie e alla gente, che quei bambini erano figli di Elisabeth che aveva trovato sulla porta. Tre, dunque, in casa con la moglie naturale, mentre gli altri tre, crescevano nel bunker sotto i loro piedi. Domenica scorsa c'è stata una "reunion" di tutti i personaggi dell'incesto, la prima cui hanno partecipato i sei fratelli, la prima in cui tre di questi hanno visto la luce e il resto della parentela cui è troppo difficile seguire l'albero genealogico, e sembra che sia stato un incontro molto sentito e lieto, specialmente tra Rosemarie e Elisabeth, anche se non si hanno particolari su cosa sia successo. Inutile dire che tutti i figli dell'incesto hanno grossi problemi al sistema immunitario, soffrono di anemia e di mancanza di vitamina D, quella che regola il metabolismo del calcio. Tre di questi poi, quelli di 19, 18 e 5 anni non sono mai stati visitati da un medico né da un dentista, tanto che Kerstin, la diciannovenne, ha perso tutti i denti. Ma in questo capitolo, come se non bastasse, si aggiunge altro orrore, quello di un omicidio che risale a 22 anni fa, quando venne rinvenuto sulle sponde del lago di Mondsee, Austria del Nord, il corpo dell'allora 17enne Martina Posch, e il caso vuole che la moglie di Fritzl a quei tempi gestisse un alberghetto nei pressi del luogo del delitto. Natascha Kampusch, la giovane segregata per otto anni e liberatasi il 23 agosto del 2006 dalle grinfie del suo sequestratore ha deciso di portare il suo aiuto a Elisabeth e ai suoi figli, nel frattempo seguiti giorno e notte da una squadra di psicologi infantili e dell'età adulta, terapisti, neurologi, logopedisti e fisioterapisti, tutti ricoverati in una clinica di Amstetten. Sapranno risalire la china da quella tenebra d'orrore dal quale sono nati? (Gericus)
mercoledì 30 aprile 2008
ANCHE UN OMICIDIO PER JOSEF FRITZL?
E' difficile capire come questa brutta storia sia stata possibile. C'è di tutto, di più: stupro, incesto, e forse un omicidio. Tutto parte da una bugia del "padre/orco", il 73enne Josef Fritzel, (foto) quando annuncia in giro che la figlia Elisabeth è fuggita di casa per entrare in una setta. Era il 1984 infatti quando Elisabeth, diciotto anni, scomparve dalla circolazione. Ci credette anche la moglie naturale dell'uomo, Rosemarie, 68 anni, anche se questo è un mistero ancora da chiarire. La ragazza però non era lontana, perché il padre l'aveva rinchiusa in uno 'bunker' ricavato sotto casa, insonorizzato e con ingresso nascosto da un mobile. Praticamente una cella di 50/60 metri quadri, alta non più di 1,70 circa e senza finestre. Ed è lì che il padre/mostro approfittava quando voleva della figlia ed è sempre lì che la giovane ha partorito sette figli, uno dei quali, la polizia presume sia nato morto o addirittura ucciso dal padre/nonno. Un microcosmo lontano da qualsiasi realtà dunque in quella "casa degli orrori" ad Amstetten in Austria, una situazione che turba per la sua lunghezza di tempo e per la sua incestuosità le coscienze del mondo civile. Un po' alla volta, Josef Fritzl portava in casa il frutto della sua brutalità, affermando alla moglie e alla gente, che quei bambini erano figli di Elisabeth che aveva trovato sulla porta. Tre, dunque, in casa con la moglie naturale, mentre gli altri tre, crescevano nel bunker sotto i loro piedi. Domenica scorsa c'è stata una "reunion" di tutti i personaggi dell'incesto, la prima cui hanno partecipato i sei fratelli, la prima in cui tre di questi hanno visto la luce e il resto della parentela cui è troppo difficile seguire l'albero genealogico, e sembra che sia stato un incontro molto sentito e lieto, specialmente tra Rosemarie e Elisabeth, anche se non si hanno particolari su cosa sia successo. Inutile dire che tutti i figli dell'incesto hanno grossi problemi al sistema immunitario, soffrono di anemia e di mancanza di vitamina D, quella che regola il metabolismo del calcio. Tre di questi poi, quelli di 19, 18 e 5 anni non sono mai stati visitati da un medico né da un dentista, tanto che Kerstin, la diciannovenne, ha perso tutti i denti. Ma in questo capitolo, come se non bastasse, si aggiunge altro orrore, quello di un omicidio che risale a 22 anni fa, quando venne rinvenuto sulle sponde del lago di Mondsee, Austria del Nord, il corpo dell'allora 17enne Martina Posch, e il caso vuole che la moglie di Fritzl a quei tempi gestisse un alberghetto nei pressi del luogo del delitto. Natascha Kampusch, la giovane segregata per otto anni e liberatasi il 23 agosto del 2006 dalle grinfie del suo sequestratore ha deciso di portare il suo aiuto a Elisabeth e ai suoi figli, nel frattempo seguiti giorno e notte da una squadra di psicologi infantili e dell'età adulta, terapisti, neurologi, logopedisti e fisioterapisti, tutti ricoverati in una clinica di Amstetten. Sapranno risalire la china da quella tenebra d'orrore dal quale sono nati? (Gericus)
martedì 29 aprile 2008
ASPETTO CHE CHIARA RITORNI...
OCCHIO ALLE TRUFFE #8
Logo -fasullo- delle Poste Italiane:
"Gentile cliente", avete vinto 550 Euro il Bonus Poste Italiane.
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Accedi e verifica i dati per ricevere il Bonus di 550 Euro!
Verrai informato telefonicamente per l'attivazione.
Importante: (Verifica entro 12 ore altrimenti perdi il Bonus)
Cordiali saluti Poste Italiane S.p.A.
Per assistenza tecnica: nuovo numero Verde ###### (omesso), segui le istruzioni della guida vocale e scegli l'opzione Servizi Internet."
ATTENZIONE! E' UNA TRUFFA!!!!!!!!!!!!!!!!!
NON RISPONDERE E CESTINARE SUBITO!!!!!!!!!
RIFLESSIONE POST-MORTEM...
Non si tratta di politica, ma di cecità. La nuova batosta -che segue quella nazionale - subita dalla sinistra ha dell'incredibile, non tanto per i numeri percentuale che hanno contraddistinto la netta vittoria di Alemanno su Rutelli nella corsa al Campidoglio, ma per l'incredulità degli sconfitti. Oggi, a "bocce ferme" e con quegli oltre 7 punti di distacco, Francesco Rutelli ammette che "E' stata una sconfitta e un amarezza grande," mentre la riflessione di Walter Veltroni su questa debacle arriva "da quel senso di paura e di insicurezza della popolazione che noi non avevamo capito". La "casta capitolina" dunque non aveva percepito lo sfasciume della Città Eterna. Non aveva capito che dopo gli ultimi -e sono tanti quelli precedenti- delitti ad opera di romeni, la città volesse disfarsi di certi delinquenti stranieri, non aveva capito che le baraccopoli rom sui bordi del Tevere non erano altro che ricettacoli di delinquenti che nei momenti più opportuni sciamavano in città per sfondare porte di abitazioni, non aveva capito che quell'invasione di nullafacenti che gironzolavano per la città erano potenziali ladri, violentatori, magnacci e assassini... Il distacco dalla realtà ha fregato la "casta capitolina". Certo, il "potere" viveva in zone residenziali, aveva macchine blindate e guardaspalle, aveva sorveglianti -polizia e carabinieri- che vegliavano sulle loro abitazioni, pertanto, tutto il resto, paura compresa, non faceva parte del loro mondo. I motivi dunque della catastrofe della sinistra sono questi: aver favorito tutto questo e poi, a danno ormai fatto, disinteresse massimo della situazione. Roma dalle bellezze inestimabili ferita e offesa dai suoi stessi amministratori e lì sotto gli occhi di tutti. Che Gianni Alemanno si dia da fare velocemente, perché oggi non esiste più destra o sinistra. Esiste finalmente "gente che vuole", e ciò che vuole lo dimostra con il voto. Di riflessioni post-mortem non sanno proprio che farsene... (Gericus)
QUANDO L'ORCO E' IN CASA
E CROCCOLO MANDO' MARILYN A QUEL PAESE...
Diavolo di un Carlo Croccolo! Ma come, riesci ad avere tra le 'grinfie' una donna come Marilyn Monroe (foto) e tu la mandi a quel paese? E poi, scusa Carletto, ma perché hai atteso 47 anni per deliziarci di una notizia simile? Lo avessimo saputo allora che ti "spupazzavi" il sogno erotico mondiale, noi, poveri mortali, avremmo fatto di tutto per impedirti di lasciarla, anche a costo di fartela aspettare giorni, dopo che sbronza d'amore -e di Martini- ritornasse da te dopo essere fuggita a letto col primo che le era capitato a tiro. Ma ti rendi conto? Tu, diciamo la verità, brutto anatroccolo, con la donna più bella, più sexy e più desiderata del globo, -la "bella e il bestione"-, introdotto nell'ambiente che conta di Hollywood niente meno che da Sammy Davis -che anche lui a bruttezza non scherzava...-, potevi riflettere un attimo, in quei tre mesi che te la sei "spupazzata", prima di lasciarti prendere dal complesso delle corna e darle il ben servito! Io al tuo posto, Carletto, mi sarei fatto crescere corna da cervo in testa per poterla avere sempre vicina, mentre fasciata nel suo vestito di lamè mi canta "Bye bye baby,/ remember you're my baby,/ when they give you the eye"... E poi, diciamo la verità Carletto Croccolo, con tutto il ben di dio che avevi tra le mani, vai pure a notare quel piccolo cenno -come tu hai detto inorridito- di cellulite? Non si fa, sai, non è da signori né da 'latin lover'... Ma perché, mi chiedo, non ce lo hai raccontato 47 anni fa... (Gericus)
lunedì 28 aprile 2008
MY LIBRARY
by Roberto Guscelli
Edizioni Stylos
"Il primo colpo arrivò improvviso. Rudi Lerch avvertì una fitta dolorosa al braccio. Non ebbe nemmeno il tempo di realizzare di essere stato ferito che un secondo colpo lo centrò dietro l'orecchio destro. Pensò alla morte, mentre come un sacco vuoto rotolava a terra, poi non provò più niente, né dolore né paura."
Opera prima di Roberto Guscelli, giornalista pubblicista, il libro, presentato oggi 28 aprile alle ore 16.00 presso la sala della Biblioteca regionale di Aosta, apre uno squarcio su di un fatto avvenuto in Valle nel periodo della Liberazione, narrando l'epilogo tragico della vita di Rudi Lerch, valdostano di Gressoney Saint-Jean, inserito nelle truppe germaniche col ruolo di interprete. Per lui, accusato di "collaborazionismo col tedesco invasore", una condanna a morte pronunciata dalla Corte Straordinaria d'Assise di Aosta che arriva alla fine di un processo in certi aspetti inquietante, durante il quale le più disparate congetture hanno il sopravvento su prove dirette e testimoniali. L'unico obiettivo, è voltare pagina, chiudere col passato, e Rudi Lerch, purtroppo, con i suoi trascorsi "scomodi", è il perfetto capro espiatorio. E' l'alba del 6 novembre 1945. E l'Italia sta per diventare una Repubblica.
Un Uomo da Uccidere.
by Roberto Guscelli
La controversa vicenda umana di Rudi Lerch (1900-1945)
l'unico giustiziato in Valle d'Aosta.
Copyright 2008 Stylos S.a.s.
Via Adamello 18 -11100 Aosta
tel/fax 0165 230418
domenica 27 aprile 2008
UNA NUOVA MOSCHEA? AI VOTI...
[foto: la grande moschea di Roma]
IL NONNO SI SPOSA...
venerdì 25 aprile 2008
EVVIVA IL "TANGA-JEANS"!
Arriva dal Brasile ed è l'ultima moda in fatto di vestirsi, o se preferiamo, "di svestirsi". E' il cosiddetto "tanga-jeans", ideato e disegnato da una stilista brasiliana. Nella corsa all'abbassamento della vita ai pantaloni, la nostra creatrice di moda ha così pensato di portarla al massimo, prima del ... "vedo tutto", pertanto, l'idea geniale, è stata quella di agganciare un minuscolo tanga ai pantaloni, che altrimenti, essendo così "ultra bassi", sarebbero scivolati verso i ginocchi. La stilista, tale Sandra Tanimura, ha sostenuto pertanto di essere certa di avere accontentato la maggior parte delle donne del suo Paese, sempre alla ricerca di pantaloni con la vita sempre più bassa. L'indumento, già in vendita in boutique e supermarket, sembra che stia andando letteralmente a ruba grazie anche al prezzo -non esorbitante in fin dei conti- di 56 euro, pur se in questo momento le maggiori richieste di acquisto arrivano dal Giappone. Notizia e foto la lancia il giornale inglese "Daily Telegraph", il quale si pone una divertente -e forse veritiera- domanda: "Questo tanga-jeans, adatto a corpi scolpiti e ben abbronzati di stupende ragazze di Copacabana, starà altrettanto bene anche addosso alle nostre donne inglesi, più floride e lattee"? Ed entrando in casa nostra invece, io aggiungo: e alle italiane? L'estate in arrivo ce lo dirà...(Gericus)
giovedì 24 aprile 2008
STORIE DI ORDINARIA DEPRAVAZIONE
TROMBATI E PAGATI
[foto: Armando Cossutta]
mercoledì 23 aprile 2008
AUGURI TOPSY!!!!
Agli amici di una vita si perdona anche tre giorni di ritardo nel fare gli auguri. Caro Topsy, gli anni passano per tutti, pertanto, l'importante è non prenderli troppo sul serio. Diceva Collins, uno scrittore inglese dell'800 nel suo "The Unknown Quality", che "A man is as old as he's feeling, A woman as old as she looks" [Un uomo è vecchio quanto si sente, Una donna è vecchia quanto appare], pertanto, su con la vita, pancia in dentro e... passi ben distesi. Che dire ancora. Tantissimi -e ancora di più!- auguri all'amico fraterno Piero Baronti, che il 20 di questo mese ha festeggiato a Londra il suo compleanno, ricordandogli infine, che gli anni sono solamente "un puro fattore anagrafico"... Lo conferma anche quel livornese, quando nel mezzo della festa del suo compleanno, alla frase di sua moglie "caro mio, gli anni avanzano", lui distrattamente rispose "fa niente, mettiamoli in frigorifero"...
martedì 22 aprile 2008
IN CUCINA? IL MIGLIOR CHEF E' STRANIERO
lunedì 21 aprile 2008
MOSTRI SMEMORATI...
domenica 20 aprile 2008
LA VIOLENZA INFINITA...
Eccole lì, madri, sorelle, figlie. Eccole lì, violentate, ferite, uccise. E' questo il risultato dell'assurda "integrazione a tutti i costi" che viviamo in questi giorni, mesi e anni, in Italia, un integrazione gestita da leggi cretine, da politici pavidi e colpevoli, e da una magistratura che rimette in circolazione lo stupratore il giorno dopo la violenza. "Woman is the nigger of the world" cantava John Lennon, e mai parole furono più vere se guardiamo quello che si legge quotidianamente sui giornali: "Violenza alle donne, sabato nero" titola La Stampa, mentre "Roma stuprata" compare in prima pagina su Il Giornale, dove Maria Giovanna Maglie nel suo editoriale dal titolo "Maledetti buonisti", scrive che "Il problema più allarmante e più umiliante che il nuovo governo eredita dal passato, così ingloriosamente finito, è la sicurezza delle persone". La Stampa, il giornale di Torino da sempre molto vicino alla linea politica del "buonismo" adottata dalla sinistra, ora cambia registro, concedendo a Roberto Castelli un intervista dal titolo "La festa è finita: riempiamo le celle", aggiungendo "Il fatto che gli stupri siano stati commessi sempre da clandestini la dice lunga". Ma diamo uno sguardo ai fatti di violenza accaduti in una manciata di giorni. Milano: "Ragazzo disabile diciassettenne sodomizzato nel sottopasso della stazione ferroviaria. Arrestato un algerino autore della violenza". Torino: "Drogata, picchiata e violentata per ore. La polizia è a caccia di due albanesi". Milano: "Studentessa americana violentata da un giovane egiziano che è arrestato poco dopo". Roma: "Colpisce con una coltellata una ragazza e la violenta. Arrestato un clandestino romeno autore dello stupro". Una serie di fatti di ordinaria cronaca quotidiana, seppure qualcuno, come il ministro dell'Interno Giuliano Amato ha il coraggio di affermare che "Con il nostro patto per la sicurezza, i reati in Italia sono diminuiti". Eccola qua la sconfitta della sinistra, frasi fatte di fronte a realtà allucinanti che inorridiscono la popolazione. "I clandestini? Un orda di barbari che scorrazza impunemente. Basta con il buonismo" dice ancora il leghista Castelli. Ecco perché il centro destra ha mandato a casa il governo Prodi... (Gericus)
venerdì 18 aprile 2008
MOGOL: NON CI SONO ALTRI BATTISTI...
giovedì 17 aprile 2008
IL SEGRETO DEI SETTE CAPELLI
Per duecentoventicinque giorni, le porte e le serrande della villetta di via Pascoli a Garlasco sono rimaste chiuse, quasi come a proteggere il mistero che la circonda. Un mistero di sangue ancora insoluto, un assassino ancora in libertà, un dolore ancora da sopire. Era il 13 agosto infatti, quando Chiara Poggi, 26 anni, (foto) una dolce ragazza "senza grilli nella testa" veniva barbaramente uccisa. Oggi, finalmente, i sigilli del sequestro sono stati tolti dalla magistratura, e di fatto la casa è stata riconsegnata alla famiglia Poggi. Sul cancello d'ingresso, messaggi d'affetto scoloriti dal tempo, peluche, e bigliettini d'auguri lasciati da sconosciuti per il ventisettesimo compleanno mancato di Chiara. E' duro per mamma Rita e papà Giuseppe questo rientro, un rientro del resto voluto e desiderato, perché nonostante l'orrore, "questa è la nostra casa, ed è qui che Chiara è cresciuta". Ma l'impatto con la realtà all'interno della casa è straziante, con quelle macchie di sangue raggrumato sulle mattonelle della sala, la camera di Chiara con ancora tutte le sue cose, e quella sensazione di morte che aleggia tutto intorno. Una nicchia di dolore in un paese che sembra ritornato alla vita di sempre, con villette tutte uguali simbolo di un benessere raggiunto e la sua gente che si gira dall'altra parte alla vista di uno sconosciuto. Garlasco oggi è lontana dai fatti, e non si interroga neppure più su come finirà questa brutta storia, una storia che come un tritatutto ha macinato sangue e amore, sospetti e accuse, dolore e gossip. Si vuole dimenticare per ritornare alla normalità, come quella laurea in economia presa recentemente da Alberto Stasi, fidanzato di Chiara e unico -per il momento- imputato dell'omicidio, e come le "cugine Cappa", rientrate nell'anonimato dopo che si sono spenti i riflettori sul caso. Ma il delitto di Chiara è ancora "in cerca d'autore", e Garlasco, pur con il suo verdetto ormai in tasca, è in attesa di un nome per la conferma. Un nome che arriverà una volta sciolto l'ultimo mistero. Quello dei "sette capelli" racchiusi nella mano di Chiara Poggi... (Gericus)
mercoledì 16 aprile 2008
SI FA PRESTO A DIRE "TROMBATI"...
Socialisti: un milione e 58mila euro all'anno sino alle prossime elezioni regionali, un milione e 42mila sino alle Europee dell'anno prossimo, e 650mila euro sino al 2011.
Verdi: un milione e 263mila euro sino alle regionali, un milione e 236mila sino alle Europee, un milione e 164mila sino al 2001 e 570mila euro sino al 2013.
PDCI : un milione e 236mila euro sino alle regionali, altrettanti sino alle Europee, un milione e 164mila sino al 2011 e 570mila sino al 2013.
UDEUR: Un milione e 102mila euro sino alle regionali, 657mila sino alle Europee e 716mila sino al 2013.
La Destra: 336mila euro sino al 2013, più due milioni di euro all'anno sino al 2012.
Sinistra Democratica: 510mila euro all'anno sino al 2013.
Rifondazione: ci costerà ancora un occhio: due milioni e mezzo di euro all'anno sino alle regionali, 3 milioni e 91mila sino alle Europee, 6 milioni e 164mila sino al 2011, e 570mila sino al 2013! (Gericus) [dati raccolti sul Corriere.it]
UCCISO ANCHE L'ORSO Jj3
Aldo Giovanni e Giacomo con le loro gag sulla polizia elvetica non ci sono poi andati tanto lontano, quando vestiti da poliziotti, usavano la pistola per sparare anche agli automobilisti che 'osavano' lasciare l'auto in divieto di sosta. Con quello che è successo pochi giorni fa nel cantone dei Grigioni, la situazione è pressoché simile, poiché invece di trovare soluzioni alternative, la polizia elvetica ha preferito abbattere 'tout court' l'orso soprannominato Jj3. (foto) L'unico torto di questo stupendo plantigrado, sconfinato in Svizzera dal Trentino, è stato quello di avvicinarsi troppo ai centri abitati, da qui la sua condanna a morte, nonostante lo zoo di Berna si fosse fatto avanti per salvargli lavita. Ma non è l'unico della sua "famiglia" a fare questa fine, perché anche il fratello Bruno, nel suo peregrinar in piena libertà, era sconfinato in Germania, ed anche lì, senza tanti complimenti, era stato abbattuto "per motivi di sicurezza" in Baviera, vicino al lago di Miesbach (Germania meridionale) nel luglio di due anni fa. Ora però la reazione di animalisti e ambientalisti -Wwf, Legambiente, Associazione animalisti italiani, Lav e Lipu- è stata molto più dura, criticando le autorità svizzere per l'esito della situazione, tanto più -come afferma Kurt Eichenberger, responsabile biodiversità del Wwf- che "L'orso Jj3 non aveva mai dato segni di aggressività, e quindi non poteva essere considerato assolutamente pericoloso", mentre dall'altra parte - e come potrebbe essere altrimenti- si sostiene tutto il contrario. Vita dura dunque per l'orso, padrone incontrastato una volta di quella fetta di territorio dove oggi skilift e villaggi creati dalla speculazione turistica dettano legge, una legge che autorizza ad uccidere -per proteggere interessi di cassa- un animale già in pericolo d'estinzione. (Gericus)
martedì 15 aprile 2008
OCCHIO ALLE TRUFFE #7
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"Posteitaliane
Gentile Cliente, ci è arrivata una segnalazione di accredito di
Euro 456,31 ricevuta dall'Ufficio Postale di Milano. L'accredito è stato temporaneamente bloccato a causa dell'incongruenza dei suoi dati, potrà ora verificare i suoi dati e successivamente le sarà accreditato l'importo ricevuto:
Acceda al servizio accrediti online di Poste.it e verifichi le sue operazioni.
Cordiali saluti,
Poste Italiane.
Società del gruppo: SDA Postel Poste@com PosteShop posteweb
Ti preghiamo di non inviare alcuna risposta a questo messaggio e-mail, poiché non verrà presa in considerazione"
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Non accedere dunque a nessun servizio di accredito online,
perché E' UNA TRUFFA!
DIFESA FRANZONI: SI TORNA ALL'ANTICO
Per l'appuntamento del 21 maggio prossimo, quello della Cassazione, Annamaria Franzoni, (foto) la mamma di Cogne (Valle d'Aosta) accusata di aver ucciso il figlio Samuele e condannata a 16 anni di galera, è ritornata ad affidare il suo destino all'avvocato Carlo Federico Grosso, uno dei più noti penalisti italiani e già suo difensore fin dai primi tempi. Fu infatti l'avvocato Grosso a segnare un successo insperato, quello di far scarcerare la Franzoni dal Tribunale del riesame di Torino, dopo una detenzione di alcune settimane della donna. Con l'ingresso poi di Carlo Taormina nel collegio della difesa, Grosso preferì lasciare, non in sintonia con il nuovo corso improntato su apparizioni televisive e interviste con la stampa dei coniugi Franzoni. La sfibrante situazione di conflitto nata in seguito tra difesa, procura di Aosta e carabinieri del Ris, portò l'avvocato Taormina a rassegnare le sue dimissioni, lasciando la difesa all'avvocato Paola Savio e Paolo Chicco del foro di Torino. Da qui iniziò il nuovo corso, instaurato in maniera molto più soft con il collegio giudicante, ed è anche da quei tempi che la Franzoni e tutto il suo entourage, -marito, padre e suocero- non ha più avuto nessun contatto con i media. "Per arrivare ad una condanna ci vuole una prova certa" dice l'avvocato Grosso, "e la mia impressione è che questa prova non ci sia". Apparizioni televisive e interviste alla carta stampata che si sono rivelate dunque controproducenti per Annamaria Franzoni, tanto da far dire all'avvocato Paolo Chicco che "Il verdetto di colpevolezza si basa su un collage costruito dalla corte con una sorta di pesca a strascico nel mare dei media". Il 21 maggio sapremo dunque, definitivamente, chi uccise il piccolo Samuele Lorenzi la mattina del 30 gennaio 2002? (Gericus)
ELEZIONI POLITICHE 2008: IL DAY AFTER...
lunedì 14 aprile 2008
ANNO DOMINI 1000 aC
La piccola Nojoud, 8 anni, avvolta nella sua stropicciata abaya nera, una mattina si è presentata in un tribunale dello Yemen per denunciare suo padre che due mesi fa l'aveva data in sposa ad un uomo di 30 anni. Una bambina di otto anni dunque data dal padre in moglie ad un trentenne, il quale, dopo averla picchiata, l'aveva costretta ad avere rapporti sessuali. Con la voce di bambina violata, Nojoud ha raccontato ai giudici la sua odissea: "Ogni volta che volevo giocare in cortile, mi picchiava e mi faceva andare in camera con lui, poi mi usava". E' una piccola eroe Nojoud, poiché con i suoi otto anni si è ribellata ad un sistema tribale consolidato tutt'oggi, dato che moltissime sono le bambine che vengono date in spose nello Yemen, avallate da una legge che però fissa l'età minima per il matrimonio a 15 anni, ma che di fatto non punisce chi la viola. Al giornalista che l'ha ascoltata all'uscita del tribunale, Nojoud ha raccontato situazioni aberranti per una bambina che a quell'età, nel mondo occidentale, gioca ancora con le Barbie: "Anche mio padre mi ha picchiato quando io ho detto che non volevo sposare quell'uomo, ma poi ho dovuto accettare. E così lui -il marito- mi ha fatto brutte cose e io non sapevo cosa fosse il matrimonio. Correvo da una stanza all'altra per sfuggirgli, ma alla fine mi prendeva sempre, mi picchiava e faceva di me quello che voleva. Ho pianto ma nessuno mi ha ascoltato, nemmeno la mia famiglia, alla quale ho supplicato di aiutarmi a divorziare". Una bambina di otto anni che supplica i genitori di salvarla dalle grinfie del marito trentenne, la cui risposta è: "Non possiamo far niente. Se vuoi, vai tu da sola in tribunale". E così la piccola Nojoud ha fatto. Il giudice, Muhammad al-Qadhi, impietosito dal caso, ha fatto arrestare il padre e il marito, tale Faez Ali Thamer, poiché come ha sostenuto l'avvocatessa della bambina, "quel matrimonio era illegale". Una legge però che si attorciglia su se stessa, poiché dà il permesso di far sposare bambine di 7/8/9 anni con la clausola di non abusarne sessualmente "finché non sono mature", lasciandole però di fatto senza controllo alla mercé di mariti depravatamente divorati dal desiderio. Adesso la piccola Nojoud è ospite di un orfanotrofio, mentre l'avvocato e il giornalista che ha raccolto il grido di dolore della bambina cercano di racimolare i soldi della dote da rendere al marito, soldi cioè che questi ha pagato ai genitori della piccola, "e se questi non li accetterà, gliene daremo il doppio". E infatti sembra proprio che Faez Alì non voglia divorziare: "Si, ho fatto sesso con lei, ma è mia moglie, quindi non ho fatto nulla di male. E' un mio diritto". Una storia aberrante non accaduta nell'anno Domini 1000 aC., ma ieri... (Gericus)[foto presa dal Corriere it: la piccola Nojoud e il marito]
domenica 13 aprile 2008
PIRATI DI TERRA
EVVIVA IL COLESTEROLO!
Burro, lardo, strutto? Sono una manna del cielo per l'organismo, e il colesterolo alto la vera ciliegina sulla torta! Lo sostiene il dottor Francesco Perugini Billi, diplomato in medicina naturale, fitoterapia, omeopatia, omotossicologia e ayurveda, il tutto sul suo libro dal titolo "Mangia grasso e vivi bene", un libro, che per il momento va a ruba. E come non potrebbe essere altrimenti, dal momento che placa i sensi di colpa dei grandi "abbuffatori" spingendoli addirittura a far colazione con tanto di pancetta e raccomandando la pelle del pollo allo spiedo. Ma perché questa guerra ai più semplici parametri medici in fatto di alimentazione? Dai risultati di alcune ricerche a livello internazionale: "Nei Paesi in cui abbiamo drasticamente 'sgrassato' la nostra dieta con uno stop al burro, alla panna, al lardo, all'olio d'oliva eccetera, la popolazione locale è ingrassata sempre più, il diabete è aumentato e l'obesità è cresciuta del 50 per cento. Come si spiega perciò tutto questo"? Ma allora gli infarti causati dai grassi che ostruiscono le vene? "Balle, perché per esempio il burro è indispensabile per la salute e non è vero che si attacca alle arterie fino a occluderle". E la sana e invidiata 'dieta mediterranea? "E' un artefatto di menti fantasiose". E per avallare il suo dire, parla di multinazionali del farmaco che speculano sulla paura creata ad hoc dalle stesse per vendere più medicinali. "Fino a 25 anni fa -continua il dottor Perugini- il valore dell'ipercolesterolemia era considerato 'a rischio' oltre la soglia di 240. Nel 1984 invece, dopo la 'Cholesterol consensus conference', i parametri li abbassarono a 200 e in seguito a 180 milligrammi per decilitro di sangue". Pertanto? "Ai 36 milioni di americani che usavano medicinali anticolesterolo, si sono aggiunti altri sette milioni di nuovi pazienti, e se pensiamo che il fatturato di questo tipo di medicine nel 2003 era di 26 miliardi di dollari, esportando il dato a livello planetario immaginiamoci il bussines che raggiungerà". Tutto da rimettere in discussione dunque? "Certo. Sono i carboidrati che ingrassano e non i grassi. Pane, pasta e merendine hanno un effetto oppioide simile, e creano crisi d'astinenza. Come la droga". Bene, se i fautori della "dieta sana" saranno scioccati da questa "verità", altri, gli obesi o le buone forchette plaudiranno a questa scoperta. Una cosa vale la pena di ricordare: "Colesterolo o non colesterolo, pressione o non pressione, a tavola, mangiare sempre con moderazione". Lo diceva sempre mia nonna... (Gericus) [foto: Poster di Botero]sabato 12 aprile 2008
L'ULTIMO VIAGGIO DI PIPPA
QUANDO MUORE IL MIGLIORE DAVVERO...
L'OCCASIONE SPECIALE
Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto è speciale... [pensiero indiano]
venerdì 11 aprile 2008
LA FACCIA? SPECCHIO DELL'ANIMA
Del resto qualcosa lo avevamo capito. Chi di noi uomini infatti non avrà mai pensato, guardando una donna, "quella ha la faccia da una che ci sta". E in parte avevamo ragione, perché uno studio inglese fatto di recente ha individuato i parametri somatici per capire come i due sessi pensino e vivano il rapporto di coppia. Le conclusioni, pubblicate dalla rivista "Evolution and Human Behavour" hanno bisogno però di una premessa, ovvero, "mentre gli uomini tendono a cercare donne disposte ad una notte di sesso infuocato, le donne vanno a caccia dell'opposto". Ma guardiamo dunque come l'uomo sceglie la donna. Se questa ha gli occhi chiari, labbra carnose e fronte ampia per lui è sinonimo di "donna per una notte", mentre quella col naso piccolo, capelli lunghi e occhi scuri lo spinge a considerarla "donna per la vita". Ma se questo è il punto di vista maschile, com'è quello femminile? Qui l'uomo "di una notte" ha la mascella squadrata, capelli corti e spalle larghe, mentre quello ritenuto 'meno farfallino", quindi "l'uomo per la vita", ha il viso da bambino, bocca sottile e pelle chiara. Per meglio decifrare il concetto, per la donna i tratti supermascolini sono una spia di inaffidabilità, mentre per lui, è il trucco sul volto della donna a creare sospetti, poiché più è marcato più denota una maggior disponibilità all'avventura rispetto ad uno acqua e sapone. Quali i simboli di riferimento? Nella classifica delle "donne per una notte" c'è Pamela Anderson e Angelina Jolie e al maschile Brad Pitt e George Clooney, mentre quelle "per la vita" sono tra le altre Carla Bruni e Monica Bellucci (foto) e al maschile Leonardo Dicaprio e il calciatore Andriy Shevchenko. Ma come si sa, dietro ad ogni risposta scientifica c'è sempre l'esatto contrario, pertanto un consiglio ci sembra d'obbligo: fare molta attenzione alle eccezioni... (Gericus)
ITALIA MATRIGNA
"Abbiamo chiesto le dimissioni del sindaco di Padova e dell'assessore alla casa. I rappresentanti di An nella giunta sono pronti ad occupare l'aula consiliare se non verranno riconosciuti i diritti dei dimenticati". (Gericus) [Il Giornale]
martedì 8 aprile 2008
UN CUORE, UN DESTINO
[foto: Sonny Graham e Cheryl Cottle ]
LA SEPOLTA VIVA DI MARTELLAGO
Era poco più che una bambina Jennifer Zacconi, (foto) quando con i suoi 20 anni si è trovata incinta. Smarrimento, paura, ma anche un grande amore materno la spinge a dire fortemente no all'uomo che l'aveva messa in quella condizione e che non voleva più saperne di lei, né tanto meno del bambino che portava in grembo. Per Lucio Niero, 36 anni, sposato e padre di due figli, Jennifer era soltanto "una dolce avventura" e nulla più, un intimità "rubata", un "giocattolo" al di fuori della famiglia. E quella gravidanza ora avrebbe compromesso tutto quanto: riconoscimento del nascituro, mantenimento e soprattutto, reazione della moglie. Per Lucio Niero, la soluzione è una sola: disfarsi di quest'ingombro. Il 29 aprile del 2006, l'uomo si incontra con Jennifer, e sotto un violento temporale, quella sera parcheggia l'auto in un posto isolato della campagna nei pressi di Olmo di Martellago (Ve). Non ci saranno dolcezze per Jennifer né progetti sul futuro, ma solo pugni e calci sul pube e sulla pancia fino a tramortirla. E' ancora viva seppur semincosciente quando l'uomo, dopo aver scavato una fossa in fretta e furia, la seppellisce sotto alcuni palmi di terra, sepolta viva con il bambino che di lì a pochi giorni sarebbe dovuto nascere. L'autopsia rivelerà infatti quest'atroce fine trovando fango nei polmoni della ragazza. Ieri, i giudici del tribunale di Venezia hanno condannato Lucio Niero a 30 anni di reclusione, pur se il pm Stefano Buccini aveva chiesto l'ergastolo. "Ma cosa bisogna fare in Italia per avere l'ergastolo"? si chiede un indignato Roberto Castelli, ex ministro della Giustizia... (Gericus)
lunedì 7 aprile 2008
MEREDITH KERCHER: NUOVI MISTERI
Il nuovo interrogativo verte sull'ora della morte di Meredith Kercher (foto) . Quanto durò la sua agonia? Pur sapendo che questa fu lunga, a che ora avvenne però la morte? Il punto è tutto qui, poiché sapendo con certezza che Mez rientrò in casa alle 21, la morte potrebbe essere arrivata anche dieci ore dopo, e questa conclusione, prospettata dai periti nominati dal giudice di Perugia rimetterebbe in discussione i risultati delle indagini fin qui giunte, dal momento che altri elementi, punto di forza dell'accusa, non troverebbero conferma alla luce di nuovi accertamenti. Pertanto, il collegio dei consulenti rimette in discussione il lavoro - e i risultati - a cui è giunto il professor Luca Lalli, il medico che per primo eseguì un capillare controllo del cadavere e in seguito l'autopsia, contestando di fatto quindi arma, ferite e dinamica del delitto. Rimettendo tutto in discussione,si riparte dal "cosa successe esattamente in quella casa di via della Pergola nella notte tra il primo e il due novembre"? Alla luce di nuovi risultati, secondo gli specialisti Meredith sarebbe stata colpita da cinque/sei coltellate, due delle quali definite "importanti", mentre la più "piccola" avrebbe causato una forte emorragia ma non la morte. E' il motivo questo che avrebbe spinto l'assassino a stringere le sue mani sul collo della vittima fino a causarle l'asfissia? Hermann Guede, Raffaele Sollecito e Amanda Knox, tuttora agli arresti, sono tutti e tre accusati di omicidio volontario e violenza sessuale di gruppo, mentre, - come già dichiarato dal dottor Lalli - le nuove perizie non parlano di stupro, ma di un rapporto sessuale "non completo", anche se però non c'è la certezza che questo rapporto sia stato consenziente o subito dalla vittima. Subito forse perché Meredith era completamente ubriaca quella sera? I dati raccolti sul tasso alcolico riscontrato nel sangue della ragazza infatti sono fortemente contrastanti: 0,4 grammi di alcool per litro (prima analisi) e 2,4 per la seconda. Quindi? A quali analisi dare credito? Testimonianze fatte dalle amiche che passarono il pomeriggio con Meredith assicurano che questa non bevve assolutamente: "Cena verso le sei trenta del pomeriggio e poi a casa poco prima delle 21, stanche ancora dei bagordi della sera precedente di Halloween". Una 'festicciola' dunque di Meredith assieme al suo - o ai suoi - assassini? Magari costretta a bere con uno scopo ben preciso, ovvero quello di fiaccarne la sua volontà? E' qui il punto focale di tutta quest'assurda vicenda sfociata nel delitto, dove gli attori sono sempre e solamente i tre accusati,dove Guede ammette di essere stato in quelle ore con Meredith e in seguito tira in ballo pure Raffaele e Amanda, la quale, in un primo interrogatorio aveva ammesso di essersi trovata nella casa durante il delitto, accusando dell'omicidio - chissà poi perché... - il congolese Patrick Lumumba. A distanza di cinque mesi dunque, il mistero di via della Pergola è ancora più fitto, con una verità- se mai ci sarà - ancora lontana da arrivare. (Gericus)
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