domenica 27 aprile 2008

IL NONNO SI SPOSA...

Che qualcosa non funzionasse secondo i canoni, Paolo se ne accorse quando facendo la solita visita al nonno Candido, 83 anni e vedovo da 15, fu quel sottile profumo che percepì avvicinandosi al parente. Li per li non ci fece molto caso, ma le cose cambiarono quando aprendo un cassetto per prendere un mazzo di carte -al nonno piaceva giocare a belotte-, con stupore notò una confezione di Viagra. Si, va bene, 83 anni portati alla "garibaldina", però, insomma, il nipote non ce la faceva proprio a immaginare il vecchio avo avvinghiato ad una donna in un amplesso amoroso, lui che già ai tempi della nonna, aveva riposto "armi e desideri". E poi con chi mai? Già, con chi? La pensionata ultrasettantenne del terzo piano? La vedova coetanea che abitava sullo stesso pianerottolo? Manco a pensarci... A metà "belotte" qualcuno, con la sua chiave, entrò in casa. Era la badante del nonno, una romena assunta un paio di mesi prima per accudirlo. Bionda, 44 anni, la donna si era sistemata in pianta stabile nella casa occupando la camera dove una volta vi dormiva proprio lui, quando da piccolo, nell'estate, passava alcune settimane con i nonni. La sera stessa Paolo raccontò tutto a sua madre Giulia, primogenita di nonno Candido, la quale prese il tutto sul ridere. "Ma cosa vai a pensare" disse al figlio tra il serio e il faceto. "Nonno... ma dai...". Paolo però insistette. "Che ci sia di mezzo la badante"? E che le intuizioni del nipote Paolo erano più che giuste, fu quella pubblicazione di matrimonio appesa in Comune, nella quale si annunciava che "Candido, classe 1925 convolava a giuste nozze con la romena Ileana, classe 1963. Fu una doccia fredda per Giulia, che di corsa andò spiegare tutto alla polizia, di quei soldi prelevati a piene mani dal libretto postale e per ultimo, la casa di proprietà del nonno messa in vendita da questi in un agenzia. Ce n'era quanto basta per mandare a monte il matrimonio, formulare un ipotesi di accusa di "circonvenzione di incapace" a carico della badante e licenziamento in tronco della stessa. Ma se una storia finisce bene -o male, dipende da che lato la si guarda- tantissimi altri casi simili vanno a buon fine, tanto che i matrimoni tra 70/85enni italiani, vedovi o divorziati, con giovanissime badanti straniere ammontano a 30 mila nel corso degli ultimi 10 anni. Un numero spropositato, dove in mezzo a questo boom -così lo descrive infatti l'Associazione matrimonialisti italiani- c'è di tutto, dall'arricchimento facile alla possibilità dopo il matrimonio di ottenere in tempi rapidi la cittadinanza italiana. Tutti casi penalmente perseguibili. E adesso, sotto l'occhio della legge. Ma vaglielo a spiegare a nonno Candido... (Gericus)

1 commento:

Anonimo ha detto...

ciao Gericus, mi chiamo Claudia. Stiamo cercando delle persone per sviluppare un documentario sui matrimoni tra badanti e anziani.
Se hai qualche contatto o pensi di poterci aiutare scrivici a dnadocumentari@gmail.com o chiama lo 06 99700931.
Grazie mille
Claudia