martedì 29 aprile 2008

ASPETTO CHE CHIARA RITORNI...

Rita, (foto) la mamma di Chiara Poggi, la studentessa di Garlasco uccisa nell'agosto scorso, assieme al marito Giuseppe è rientrata da un po' di tempo in possesso della sua casa, sequestrata a lungo dalla magistratura per i sopralluoghi a seguito del delitto. Rientrare in quella casa, per lei è stato un po' come "riavvicinarsi alla sua bambina". Era una bella famiglia quella dei Poggi, con Chiara "una ragazza che non aveva mai dato un problema, che non frequentava cattive compagnie e che non rientrava mai in ritardo una sera". Nei pensieri di mamma Rita, aprire il cancello della casa per un attimo le ha dato l'illusione che niente fosse successo, e che magari, come al ritorno da una lunga vacanza, lì ritrovasse sorridente ad attenderli Chiara. In effetti salutarono la figlia, per l'ultima volta, proprio per andare a trascorrere una vacanza, in montagna. Doveva andare coi genitori anche Chiara, che però rimase per stare vicino al fidanzato che stava per laurearsi, cioè quell'Alberto Stasi unico indagato per l'omicidio. Le macchie di sangue sono state tolte, ma l'aria che si respira all'interno di quelle mura sa ancora di Chiara, come tutte le sue cose che mamma Rita ha amorevolmente spolverato e rimesse al suo posto. Dolore, certo, per questa morte assurda e improvvisa che ha distrutto, oltre la vita di Chiara, anche quella della famiglia Poggi e che a distanza di tanti mesi ancora si chiede "perché" sia successo tutto quanto. L'avevano sentita al telefono giusto la domenica sera, prima del delitto, e Chiara era tranquilla come sempre, serena: "Mangio una pizza e rimango a casa" disse al papà. Fu quella l'ultima volta che sentirono la voce della figlia, perché la mattina dopo, lunedì, li avvisarono di ciò che era successo durante la notte, o la sera stessa dopo la telefonata, chissà. "Da otto mesi aspetto mia figlia tutte le sere" dice mamma Rita, "ma solo ora, che siamo ritornati nella nostra casa ho capito che non tornerà più". (Gericus)

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