lunedì 10 dicembre 2007

UCCELLI DI ROVO ALL'ITALIANA (2007)

Alla fine lo ha ammesso: "L'altra settimana ho riconosciuto ufficialmente mio figlio". Sono parole di don Sante Sguotti, (foto) parroco -meglio dire ex- diMonterosso, un paesone in provincia di Padova. Il figlio, un bambino di nome Rocco e di appena diciotto mesi, è il frutto di una sua relazione con una giovane parrocchiana, e tenuto nascosto per mesi. Il nostro "padre Ralph", ha raccontato tutto questo davanti alle telecamere della trasmissione televisiva "Buona Domenica", confermando di fatto voci e smentite su questa sua relazione conclusasi con la sua sospensione "a divinis" sancita dal vescovo di Padova monsignor Antonio Mattiazzo. Difficile coniugare la vita sacerdotale con quella di padre e marito innamorato, ma sotto questi due aspetti, don Sante Sguotti ne esce vincitore: "E' mio figlio, e io sono stato il primo a prenderlo in braccio". E il caso di sacerdoti "con famiglia" si ripresenta di nuovo davanti alle coscienze ecclesiastiche. Per molta gente ormai, un prete sposato non intacca affatto il credo religioso, perché, come si sostiene, "è la moralità dell'uomo-sacerdote", che induce il credente a seguire i principi della Chiesa Cattolica. E tutto questo, lo sostengono a spada tratta gli abitanti di Monterosso, subito schieratisi dalla parte del loro parroco, il quale, con un riferimento tutto 'pastorale', ammette: "Siamo tutti dei peccatori e degli infedeli. Lo stesso San Paolo dichiarò di essere il più grande dei peccatori, e noi, sicuramente, non siamo meglio di lui". (Gericus)
(foto tratta da Il Giornale)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Gericus mi sarebbe piaciuto che in questo articolo tu avessi menzionato che quei due carabinieri in base alle nostre leggi di merda siano stati raggiunti da un avviso di garanzia per omicidio colposo.

Gericus ha detto...

Caro Conte, pur prevedibile l'invio di un avviso di garanzia ai due "eroi" carabinieri, -che in questo caso si dice "atto dovuto"-, quando ho scritto il pezzo, dell'avviso ancora non se ne parlava. Certamente non avrà nessun seguito. Comunque bisognerebbe una volta per tutte,abolire questa assurdità, poiché così facendo, si mortifica il lavoro delle nostre Forze dell'Ordine, che quotidianamente rischiano la vita nella lotta alla delinquenza. Hanno risposto al fuoco e si sono salvati. Solo questo conta, punto e basta. Un saluto da Gericus.