martedì 4 dicembre 2007

LA RIBALTA DELL'ORRORE (2007)

Staccare la spina su certe tragedia sarebbe indispensabile. Sia per non creare "mostri televisivi" sia per non invogliare emulazioni tipo "se uccido divento famoso anch'io". Trasmissioni di "approfondimento" -beh, lasciamo perdere...- come Porta a Porta e Matrix, dovrebbero essere le prime a cambiare indirizzo. Ieri sera, lunedì 3 dicembre infatti, in contemporanea si parlava -e ci risiamo!- del delitto di Perugia nel salotto di Bruno Vespa, mentre in quello di Enrico Mentana -ci risiamo!- di Azouz Marzouk. Approfondimento dunque. Ma cosa si "approfondirà" con Patrick Lumumba a proposito dell'assassinio di Meredith Kercher, se questi tre sere prima aveva già fatto la sua comparsa da Mentana? E sul superstite della strage di Erba, cosa ci sarà ancora da discettare a proposito di quello che è stato e di quello che si è scoperto dopo l'arresto e la divulgazione delle sue conversazioni telefoniche? Quale utilità all'informazione porta tutto ciò? Nessuna, se non ad alimentare la morbosità su certe persone uscite fuori, -incolpevoli, colpevoli o marginali- da tragedie che hanno inorridito l'opinione pubblica, trasformando di conseguenza le stesse in "personaggi televisivi". Tenebra mentale, perché qui è bene chiarire, c'è lo smarrimento dei valori morali da parte di una società, la nostra, ma in primo luogo, di una certa televisione che per "audience" crea mostri da dare in pasto all'opinione pubblica. A cosa serve, a questo punto quindi, inorridire al fatto che un rom ubriaco diventa testimonial prezzolato di campagne pubblicitarie dopo aver ucciso quattro giovani? A cosa serve poi indignarsi se al superstite della strage di Erba -ora in galera con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti-, vengono chiesti autografi e sesso come fosse un divo dello schermo? O uno o l'altro. Stacchiamo la spina dunque, perché solo così calerà il sipario, una volta per tutte, sull'assurda "ribalta dell'orrore". (Gericus)

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