giovedì 13 dicembre 2007

GARLASCO QUATTRO MESI FA (2007)

Sfumano i ricordi, le atrocità. Un altra tragedia che finirà in un faldone processuale, dibattuto tra accusa e difesa, tra i dubbi e le quasi certezze. Una sentenza infine che non renderà giustizia ma solo dibattiti televisivi e pagine di giornali, poi niente. Garlasco con i suoi protagonisti aspetta senza fretta che si chiuda la storia, in una maniera o l'altra, perché passato il dolore, lo chock del momento, il volto di Chiara Poggi, la giovane vittima, è l'unica cosa che non sfuma. Aveva 26 anni Chiara e una laurea in economia e commercio. Per tutti, dalla famiglia in poi, "era un angelo", una ragazza senza grilli per la testa, e oggi, essere così, è una grande virtù. Aveva un fidanzato, Alberto Stasi, (foto) anche lui studente alla Bocconi, pronto a consegnare la sua tesi per poi andare ad occupare -si dice- un importante posto da Berlusconi. Anche per Alberto, niente di anomalo: un ragazzo perbene, studio, computer e pochi amici. Il 13 agosto scorso, Chiara viene uccisa e Alberto è accusato di esserne l'autore. Di Chiara resta il sorriso dolce, lo sguardo sereno. Può un angelo essere ucciso? E perché? Lo chiedono ad Alberto nei lunghi interrogatori ma lui, "occhi di ghiaccio", è il primo "che vorrebbe saperlo". Il suo comportamento certo non l'aiuta: "E' troppo freddo" dicono gli inquirenti, ma al di là di questo, tiene testa a tutte le accuse che gli rivolgono, e mai una contraddizione. Come quelle tracce di sangue ritrovate sui pedali della sua bicicletta e appartenenti alla vittima: "Mestruazioni copiose di Chiara che un giorno io ho calpestato" dirà tra lo sconcerto degli inquirenti e dei genitori di Chiara, che proprio per queste parole -per certi versi assurde- troncheranno i rapporti con il giovane. Nel chiuso delle proprie case, ognuno è diventato accusa, difesa e giudice, e come per gli altri processi, -Cogne, Erba e Perugia- ognuno ha già emesso la sua sentenza. Quella ufficiale, quella che uscirà dalle aule del tribunale, non sposterà di una virgola quella emessa in privato. (Gericus)

Nessun commento: