venerdì 21 dicembre 2007

L'EUROPA SI ALLARGA AD EST (2007)

Toni trionfalistici, squilli di tromba e magari, lacrimuccia di circostanza. Dalla mezzanotte di ieri, "è nata la nuova Europa" con l'abbattimento delle frontiere ad Est. I nuovi Stati sono Estonia; Lettonia: Lituania; Polonia: Repubblica Ceca; Repubblica Slovacca; Ungheria; Slovenia e Malta. Con questi nuovi ingressi -scrivono i giornali- "si andrà da Lisbona alla frontiera ucraina senza passaporto". Non so se brinderò a questa notizia, ma credo che ci sia poco da stare allegri. Possiamo già immaginare la nuova ondata di "cercatori di fortuna a qualsiasi prezzo" che presto avranno la possibilità di muoversi indisturbati. Pessimismo isterico? Niente affatto, perché questo problema è stato immediatamente posto in Germania, dove un sindacato di polizia, ha portato in piazza agenti con cartelli per protestare contro l'abbattimento della frontiera con la Polonia, pensando già ai "vicini scomodi". Ma anche Ilkka Laitinen, il finlandese direttore generale dell'agenzia europea Frontex. nei giorni scorsi ha espresso i suoi timori per l'eliminazione delle frontiere interne, "perché così si perde uno strumento molto efficace". Ai nostri confini con la Slovenia invece, nessuna protesta ufficiale, se non -giustamente- quella degli esuli istriani che hanno organizzato una marcia silenziosa nel capoluogo giuliano a ricordo delle vittime della pulizia etnica. Un governo "distratto e pavido" come il nostro infatti, si è sempre dimenticato -per opportunismo politico- di quegli oltre 350 mila istriani, fiumani e dalmati costretti a fuggire dalle loro terre ed espropriati dal governo di Tito di tutti i loro averi. Con il cuore alla storia ma con un occhio al presente, prepariamoci dunque ad altre situazioni al limite, a nuovi lavavetri, questuanti e sfaccendati. I tedeschi, noti per la loro freddezza, hanno giocato di anticipo. Con l'arrivo dei nuovi "europei" infatti, questi sono corsi ai ripari, e lo dimostra la corsa all'acquisto di porte e finestre blindate. Allegria dunque! Potremo viaggiare in lungo e largo per l'Europa senza passaporto, ma a cosa serve se il prezzo da pagare è quello di restare blindati in casa? (Gericus)

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