Oscar Pintorius, (foto) il sudafricano ventunenne mutilato, non potrà partecipare alle prossime Olimpiadi. Il velocista con le protesi -corre i 400 in 46''34- ha saputo proprio ieri della sua esclusione dai giochi di Pechino, dopo che un apposita commissione aveva analizzato e studiato per cercare di capire se era giusto o no farlo partecipare alla massima competizione sportiva mondiale. Motivo? Quelle protesi in carbonio -dal prezzo di circa 11/15 mila euro ciascuna- "potrebbero avvantaggiarlo sugli atleti normodotati". Si infrange qui dunque il sogno di Oscar Pintorius, un ragazzo già schiaffeggiato dalla vita a soli undici mesi, poiché nato senza i talloni, era stato costretto a subire l'amputazione delle gambe poco sotto il ginocchio. Niente pista dunque per Pintorius, poiché, come ammette il professor Gert Peter Brueggermann, luminare della biomeccanica della scuola superiore dello sport di Colonia, "abbiamo rilevato che le protesi gli creano un grande vantaggio, dal momento che restituiscono il 90 per cento dell'energia prodotta sul terreno, mentre il piede umano ne restituisce solo il 60 per cento dell'energia d'impatto". Divisi gli schieramenti tra favorevoli e contrari alla sua esclusione ai Giochi. Per Michele Brambilla, "sarebbe per tutti il segnale che la sfortuna si può vincere", mentre per Mario Celi, nettamente contrario, "sarebbe come gioire ad un gol di mano di Maradona". Chi avrà ragione? (Gericus)
[foto tratta da Il Giornale]
Nessun commento:
Posta un commento