venerdì 14 dicembre 2007

AMORE A QUATTRO ZAMPE (2007)

E' la purezza dell'amore, quello con la A maiuscola. Quello enunciato dai cantori del sentimento più naturale, quello che spunta da quella misteriosa essenza che noi chiamiamo "cuore". A mostrarcelo, ancora una volta, non è l'uomo con tutte le sue problematiche, le sue incertezze, i suoi calcoli, ma Otto, un cane randagio. Non è poi una novità asserire che i nostri fedeli "amici" hanno un cuore, poiché di dimostrazioni in tal senso sono piene le cronache dei giornali. Ma veniamo al dunque. Da tempo, in quel canile per randagi sulle colline di Nizza Monferrato (Asti), tra Otto e Marta, una cagnolina dagli occhi dolci e dagli incerti natali, era sbocciato quel sentimento chiamato amore. Tutti e due ospiti della struttura, -chissà, per buona o cattiva sorte- avevano finito per fare coppia fissa, e tale rimanevano anche quando aperte le rispettive gabbie, potevano scorrazzare in quel prato, che pur essendo recintato, dava loro la sensazione della libertà. Musi che si leccano, coccole e poi quella ciotola di cibo da dividere in grande armonia. Cosa vai a pensare alla vita che scorre al di là della recinzione, quando tutto ciò che desideri è lì accanto a te e ti fa sentire libero! Un giorno la libertà arriva davvero, perché la scelta per l'adozione da parte di qualcuno, cade su Otto, quel misto di terrier, pelo corto nero e zampette bianche. Potrebbe essere "l'happy ending" per Otto, perché i nuovi padroni gli mettono a disposizione una cuccia calda, un prato per correre in libertà, cibo e carezze. Potrebbe, se non ci fosse quel certo struggimento che ogni giorno lo intristisce sempre più e che lui, solo lui, sa di cosa si tratta. Domenica 9 dicembre, Otto sparisce, lasciando senza un perché i nuovi padroni. E' lunga tutta la notte la strada che farà, ma per lui non sarà difficile individuare la meta, perché l'amore non ha bisogno di bussola né cartelli indicatori. Lunedì, Roberta Galli, responsabile del canile, apre il cancello per iniziare una nuova giornata di lavoro. Diavolo di un cane! Otto è lì, accucciato davanti alla gabbia di Marta, semplicemente lì, fissandola come non mai, stremato, ma felice di essere lì. Per entrare, come abbiamo visto fare decine di volte nei cartoon, Otto ha scavato un tunnel "sottopassando" la recinzione per arrivare da Marta. Magari sarà di nuovo adottato Otto, ma Roberta Galli non ha esitazione: dovranno prenderli assieme o niente da fare. Favola di Natale? Niente affatto. Questa volta è veramente un "happy ending" , perché quando l'amore è immenso, -ce lo ha dimostrato Otto- "anche un canile diventa paradiso"... (Gericus)
(Foto tratta da La Stampa: Otto)

Nessun commento: