La notizia arriva dall'America. Grazie a Dio, il nuovo anno si apre con una bella favola.
Gordon Mattew Copeland, 34 anni di Red Bluff, Stati Uniti, non ci pensò due volte. Alla vista di un auto in fiamme accartocciata contro un albero, bloccò la sua vecchia Chevrolet e si precipitò in soccorso dei malcapitati. All'interno, tra fumo e fiamme, una donna e un bambino si dibattevano prigionieri tra i rottami. Impossibilitato ad aprire lo sportello, Gordon raccolse una pietra e con tutta la forza la scagliò contro il finestrino, mandandolo in frantumi al terzo tentativo. Con le fiamme che ormai avvolgevano la vettura, l'uomo tirò fuori prima il bambino e poi la donna, consegnandoli infine alle cure dei paramedici che nel frattempo, con la polizia, erano arrivati sul posto. Nella confusione del momento, nessuno si ricordò di lui, e dato che Gordon aveva un importante appuntamento di lavoro, seppure un po' bruciacchiato salì in macchina e se ne andò. Giornali e televisione, subito impossessatisi della vicenda, per giorni si misero alla caccia dell'autore del gesto eroico che aveva commosso l'America, poi, non venendone a capo, lo dipinsero come "L'eroe sconosciuto". Tutto questo accadeva il 18 marzo 1974, poi giorni, mesi e anni si sono accavallati senza sosta, facendo finire nell'oblio il fatto e i suoi protagonisti. Sul finire di ottobre del 2001, un uomo, sceso da una lussuosa vettura, bussò alla porta di una modesta abitazione di Manzanillo in Messico. "Abita qui il signor Gordon Mattew Copeland"? Sulla porta, una donna sui quarant'anni, dopo un attimo di silenzio rispose a quell'insolita domanda: "Mio padre Gordon, purtroppo, è morto molti anni fa... Di cosa si tratta"? L'uomo, nell'udire quelle parole dimostrò un certo smarrimento: "Mi dispiace... mi dispiace molto..." Impacciato, tirò fuori di tasca una busta consegnandola alla donna. "Avrei voluto consegnarla a suo padre" bisbigliò, "però sarò lieto se lei la accetterà lo stesso". Dopo queste parole, il giovane salutò e salito in auto, in un attimo scomparve lungo la via. Frastornata, la donna rientrò in casa e aprì la busta. Dentro un ritaglio di giornale: "Un eroe misterioso salva madre e figlio dalle fiamme della propria auto e sparisce nel nulla". Nella busta c'era pure un biglietto indirizzato a Gordon: "Quel bambino che tu hai salvato sono io. In tutta la mia vita, ho avuto sempre impresso nei miei occhi il volto di un uomo che sfidando le fiamme ha salvato me e mia madre da morte sicura. Con quel gesto di puro altruismo, mi hai dato la possibilità di vivere, di farmi una famiglia che amo e di avere così l'opportunità di raggiungere una posizione di prestigio in seno ad una società nella quale io sono il maggior azionista". Allegato al foglio, un assegno di cinque milioni di dollari. Le lacrime che ora bagnavano il volto della donna, non erano di gioia per quella fortuna arrivata in quel momento. Erano di ammirazione per il padre, perché lei non aveva mai saputo di essere la figlia dell'eroe sconosciuto, dal momento che Gordon Mattew Copeland, dopo aver salvato quelle due persone, la sera del 18 marzo 1974 moriva in un incidente stradale sulla via del ritorno a casa. (Gericus)
1 commento:
Commovente davvero...e bellissima esposizione dei fatti. Melania S.
Posta un commento