Amori impossibili, matrimoni devastanti. Ne sa qualcosa Maria Chiara Tonelli, 24 anni e sposata da pochi anni con Youssef Merzak, un marocchino quasi della stessa età e con alle spalle guai con la giustizia per spaccio di droga e lesioni aggravate. Dopo la sua fuga dagli arresti domiciliari, l'uomo aveva fatto perdere le sue tracce fino a sabato scorso, quando si era rifatto vivo con la moglie chiedendogli di incontrarla. Pur sapendo che il marito era ricercato, la donna ha acconsentito ad accoglierlo in casa, poi, quello che è successo è al vaglio degli inquirenti, anche se una cosa è certa. Durante un giro notturno in auto deciso dai due, scoppia una violenta lite e lei, non si sa se di sua spontanea volontà o gettata fuori dall'auto dall'uomo, cade rovinosamente sull'asfalto. Fermata la vettura in una stradina che corre parallela alla statale della Valsugana, l'uomo si getta di nuovo sulla donna, legandola e imbavagliandola con del nastro adesivo e poi, come ultimo spregio, svuota un flacone di acido muriatico sulla donna che le ustiona irrimediabilmente volto, mani, spalle e schiena. Sarà un automobilista, passato per caso, a raccogliere la giovane mentre tenta di sfuggire al suo carnefice e a portarla di corsa all'ospedale, con le forze dell'ordine che iniziano una massiccia caccia all'uomo. Un caso che ricorda da vicino quello della pakistana Younas Fakhra, 27 anni, che nel 1999 ebbe il volto devastato dal vetriolo versatole addosso dal marito -sul fatto ha scritto un libro "Il volto cancellato"- il quale fermato, in base alle leggi di quel Paese scontò solo pochi mesi di carcere. Qui in Italia invece, una volta preso, Youssef Marzak dovrà rispondere oltre che di lesioni gravissime, pure di violenza sessuale, sequestro di persona e tentato omicidio. Roba da "fine pena mai".
(foto: Younas Fakhra com'è oggi col volto deturpato)
Nessun commento:
Posta un commento