martedì 4 marzo 2008
E VENNE IL GIORNO DI ROSA
L'unione tra Rosa Bazzi e Olindo Romano ha qualcosa che va al di là di un normale rapporto sentimentale. Vivono in simbiosi una "vita tutta loro", in quel piccolo mondo fatto di "camper da lucidare quotidianamente", come la loro casa, "pulita come una sala operatoria", ordinata e sicura. Ma è il rapporto tra i due che dà l'esatta sensazione quanto uno sia complementare dell'altro, poiché la loro confessione del quadruplice omicidio di Erba fatta un mese dopo la strage, giunge proprio in seguito alla paura di "perdersi" per sempre: "Siamo stati noi, ma ora non divideteci e metteteci nello stesso carcere". E' un sentimento diabolico quello che unisce Olindo "Olly" a Rosy e che va analizzato a fondo, perché -sempre che la prima confessione sia stata estorta come ammettono adesso- tra accollarsi una strage senza eguali e la possibilità grazie proprio a questa confessione di non essere divisi, i due hanno scelto la prima soluzione. Pertanto, "ma sì, passiamo pure per mostri, chi se ne frega, l'importante è che noi due si possa stare insieme". Ecco, è questo ragionamento che spaventa, perché se Romeo e Giulietta muoiono per non poter vivere assieme il loro amore, qui Rosy e Olindo per 'non morire' si autoaccusano di una strage, seppur smentita in seguito. E la sproporzione tra realtà e tenebra trova conferma in un altra frase scandita dai due, quando dopo aver ammesso le loro colpe , chiedono "una cella con letto matrimoniale" dove essere rinchiusi assieme. Ieri, lunedì 3 marzo, Rosa Bazzi (foto) è comparsa davanti ai giudici. Non ha più la tracotanza dei primi giorni quando scacciava gli intrusi dalla "sua proprietà" né tanto più lo scudo protettivo di Olindo che la faceva sentire onnipotente. E' una donna minuta, ripiegata su se stessa, e che con una voce difficile da udire sospira che "non odiavamo così tanto Raffaella fino ad arrivare ad ucciderla con tutti gli altri". Parole che si perdono nell'indifferenza generale, sussurrate senza slancio, partecipazione né dolore. Quello che conta, per lei, è finire questa 'pagliacciata' e riunirsi al suo "Olly". (Gericus)
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