domenica 2 marzo 2008

"GIURIA DI QUALITA'" : UN FESTIVAL DA DIMENTICARE

E venne il momento dell'incoronazione del vincitore della Cinquattottesima edizione del Festival di Sanremo: Giò Di Tonno e Lola Ponce con la canzone "Colpo di fulmine". E sono le ore 1.20 di domenica, quando la trasmissione televisiva è iniziata alle ore 21 del sabato precedente... Quattro apocalittiche ore e mezzo di canzoni, spot pubblicitari, nani e ballerine, -che il buon Fracchia commenterebbe "pazzeeescooo!- con le canzoni, in prima battuta sotto la spada di Damocle di una "Giuria di qualità"... Leggiamo i componenti di sittanta qualità: Escludendo Boncompagni -che oltre alle lolite di "Non è la Rai" di antica memoria, ha un passato da dj- gli altri "che c'azzeccano"? Giampiero Mughini è un ultrà juventino, Emilio Fede è l'eroe di Striscia la Notizia, Gloria Guida è il sogno erotico degli italiani, Martina Colombari è la moglie di Costacurta, Giancarlo Magalli senza una "Piazza" è spiazzato, Fabrizio Frizzi è il "bravo presentatore", Tiziana Ferrario parla solo con il "gobbo", Eleonora Abbagnato senza "scarpette" non va da nessuna parte e Mariolina Simone, cosa vuoi che sappia, è una "talpa". Giuria "di qualità" dunque. E abbiamo visto i risultati. Qualcosa di buono, al di là dello sfasciume registrato, c'è, e tra questi voglio ricordare Valerio Sanzotta con la sua "Novecento", un brano -e un personaggio- che ha detto qualcosa. Dopodiché, buio totale. Parola della "Giuria di Qualità"... (Gericus)

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