sabato 8 marzo 2008

PIRATI DELLA STRADA

Prima investi uno a morte e fuggi, poi, rintracciato, sai dire solo: "Non mi sono accorto di quello che era successo". Ma cosa vuol dire "Non mi sono accorto di quello che era successo"? Una persona che vola per aria e il parabrezza che va in frantumi, non sono di per sé sufficienti a far capire che hai investito qualcuno? Caspita! Ti accorgi di questo anche quando 'metti sotto' un gatto, figurati una persona! Tutto ciò è vigliaccheria, e scappare senza dare aiuto al malcapitato è l'idea più bieca messa in atto per sfuggire alle proprie responsabilità. Fuggire è uguale ad "uccidere intenzionalmente" una persona, perché lasciare il ferito sulla strada equivale -oltre a rallentarne i soccorsi- la possibilità di un nuovo investimento, che se il primo non fosse stato mortale, esporrebbe la vittima ad un ulteriore e possibile eventualità. Sull'asfalto questa volta -l'ennesima- è rimasta una ragazzina di 13 anni di origini tunisine, Batute Oueslati, (foto) e il "pirata", rintracciato il mattino dopo è la ventisettenne Monica I. che viaggiava a bordo di una Mercedes. E' stata arrestata, e prima di finire dietro le sbarre non ha trovato di meglio che dire: "Non mi sono accorta di quello che era successo". Una storia già sentita... (Gericus)

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