giovedì 6 marzo 2008

PADOVA: SESSO SULLO SCUOLABUS

"Se tu fai una cosa a me io darò una cosa a te". Non è la solita filastrocca per bambini, -anche se l'età è vicina- ma questa era la frase più ripetuta su quello "scuola-bus" che trasportava in su e giù gli studenti di una scuola media di Campodarsego in provincia di Padova, adolescenti dunque, con un età variabile dagli 11 ai 13 anni, salvo ripetenti. Parole "sussurrate" -si presume- a studentesse, compagne di scuola, e quasi sempre -come si scrive sul Mattino di Padova- il 'baratto' andava a buon fine. Per essere più espliciti, palpeggiamenti o attenzioni morbose in cambio di schede per la ricarica del cellulare del valore di 10/15 euro, richieste che in certi casi venivano soddisfatte immediatamente sui sedili delle ultime file del pullman. I fatti sono venuti alla luce verso la fine dello scorso anno scolastico, lasciando allibito perfino il sindaco Paola Candiotto, la quale ha ammesso che "i ragazzini si avvicinavano alle ragazzine, le quali accettavano di tutto, pur di ottenere le ricariche telefoniche". Un vero e proprio "viaggio del piacere", poiché si dice ancora che "succedeva pure che alcune coppiette, approfittando dell'assenza dei genitori, scendessero addirittura a fermate non loro per dare seguito agli approcci iniziati sul pulmino". Dai teorici "corsi di sesso" introdotti nelle scuole dal '68 in poi dai giovani di allora -diventati nel frattempo genitori-, alla pratica "tout court" messa in atto oggi dai loro figli. Diavolo di studenti! Non ne azzeccano una neppure quando si mettono con impegno a "ripassare" la lezione... (Gericus)

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