mercoledì 20 febbraio 2008

MOSTRO DI FIRENZE #4

Sono passati appena tre mesi dall'ultimo delitto "seriale" imputato al cosiddetto "mostro di Firenze", quando il 22 ottobre 1981, a Travalle di Calenzano nelle vicinanze di Prato, lungo una stradina sterrata che taglia in due un campo in località "Le Bartoline" e a poca distanza dal rudere di un casolare abbandonato, vengono rinvenuti i corpi di Stefano Baldi, 26 anni e Susanna Cambi di 24. (foto) Come negli altri casi, i due giovani, sorpresi all'interno di una Golf nera, sono stati uccisi a colpi di pistola mentre si scambiavano effusioni amorose. Nove i colpi sparati e sette i bossoli marca Winchester rinvenuti sul posto esplosi dalla tristemente nota Beretta calibro 22. Con il macabro rituale ormai consolidato, la giovane, estratta dalla vettura sarà rinvenuta in un canale ad una decina di metri dalla vettura, con la maglietta sollevata fino al collo e gravi amputazioni al seno sinistro procurate da un affilatissimo coltello con il quale è stato colpito per tre volte alla schiena anche il giovane. Intorno alla zona del massacro, sparsi per terra verranno infine ritrovati gli oggetti contenuti nella borsa della ragazza. Nella serialità del crimine, gli investigatori appunteranno che questo è il primo dei delitti non compiuto nel periodo estivo e che apre uno scenario tutto nuovo, ovvero la possibilità che sia stato effettuato con l'intento di dimostrare agli investigatori che il "mostro" è ancora in libertà, ottenendo così la scarcerazione di Vincenzo S. da mesi in galera e indagato per i delitti precedenti. Anche in questo caso comunque, risulta che Susanna Cambi -come sostenne l'avvocato di famiglia- pochi giorni prima del delitto confidò alla madre di essere pedinata con insistenza da qualcuno. (Gericus) [continua]

1 commento:

marcello_fi ha detto...

Lessi sul quotidiano la Nazione quando riportò la notizia del duplice omicidio di Susanna Cambi e Stefano Baldi che in una mano di lei furono trovati dei capelli del mostro di Firenze.Se fosse vero sarebbe posssibile comparare quel DNA con quello del Paccianie si saprebbe almeno con certezza assoluta che il debosciato Pacciani non era il Mostro di Firenze e che sino ad ora ci hanno preso letteralmente per i fondelli.