domenica 29 aprile 2007
RECORD DEI DIVORZI IN VALLE D'AOSTA (1990)
Questi i dati degli ultimi tre mesi: 30 casi a gennaio, 32 a febbraio e 44 a marzo. Sono le separazioni e i divorzi finora discussi quest'anno in tribunale. Ma come mai la media dei matrimoni falliti in Valle è superiore a quella nazionale? "Aosta è socialmente avanzata, sono caduti vecchi retaggi, meglio separati e soli che in difficoltà" sostiene l'avvocato Gianna Saggia, esperta in divorzi. E così il tribunale non si ferma mai: "Le cause in discussione sono tantissime, perfino in piena estate" ricorda il dottor Giuseppe La Spina, ex presidente del tribunale di Aosta, citando due numeri emblematici: 56 separazioni discusse a luglio dello scorso anno e 24 ad agosto. Insomma la macchina-divorzio resta in moto anche nei mesi consacrati alle vacanze pur di smaltire il lavoro che si accumula giorno dopo giorno. Tutto, molto spesso, si risolve in pochi minuti. Dietro però ci sono drammi umani, ore di tormento, angherie, incomprensioni, violenze, liti continue. Il 4 per cento delle coppie in Valle d'Aosta si separa dopo pochi anni di matrimonio, se non addirittura dopo pochi mesi, il 20 per cento dopo due decenni o più e le ragioni sono molteplici: matrimoni poco meditati e decisioni prese troppo in fretta. I matrimoni che pur tra difficoltà resistono fino a venti-trent'anni sono quelli dove entrambi i coniugi lavorano, e siccome "due stipendi fanno più comodo di uno", si finisce per sopportare. E quali sono le cause scatenanti? La donna non tollera più il marito che si ubriaca, le scappatelle, le botte", mentre dall'altra parte il marito non accetta "l'indipendenza che la donna sta conquistando, la sua voglia di lavorare, di emanciparsi e di uscire dal focolare in cui per secoli è stata segregata". Esistono infine delle incompatibilità regionali fra coniugi. Secondo un indagine condotta a livello nazionale, le donne valdostane non vanno d'accordo con gli uomini lombardi, mentre i valdostani hanno difficoltà con le piemontesi. (La Stampa)
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