mercoledì 4 aprile 2007

"GLI INFEDELI SI UCCIDONO" (2007)

Integrazione. Ha un significato? A sentire da quello che predica l'imam della moschea di via Cottolengo a Torino (Italy) è soltanto una parola, utile magari da spendere per restare in Italia, ma dal significato vuoto alla resa dei conti. Lo ha predicato lui stesso in uno dei suoi sermoni, ripreso all'insaputa dalle telecamere della televisione di Stato: "Nessun compromesso con gli atei. Si uccidono e basta ". Parole scioccanti che ora sono al vaglio della Polizia, che chissà perchè si muove sempre dopo una denuncia televisiva, come se non si sapesse chi gravita intorno a questi luoghi...di culto. L'imam in questione, tale Kuhaila, non si ferma qui, ma invita pure i credenti "a non integrarsi con gli occidentali, perchè l'Islam è l'unica via di salvezza". Tutto adesso è nelle mani della Digos, dato che nella moschea sono stati mostrati anche fogli di propaganda che, a sentire la giornalista responsabile del servizio, si riallacciano al gruppo terroristico di Al Quaeda. L'allarme di un Italia trampolino di lancio per terroristi da spedire in giro per il mondo a seminare morte era già stato lanciato anni fa, raccolto a sprazzi dai responsabili della sicurezza interna e snobbato da alcuni magistrati rilasciando -con tanto di scuse- potenziali terroristi ospiti delle nostre patrie galere. Integrazione dunque. Ma quale? L'Italia -e l'Europa- purtroppo non lo sa, poiché, come dice il grande Guido Ceronetti sulle pagine de La Stampa a proposito di questa invasione incontrollata, "di fronte alla violenza, questa Europa di vecchi arnesi e di torrenzialmente dimessi dagli ospedali, di rincoglioniti e di inebetiti dalle cure mediche e dalle pubblicità, di vecchi che spingono passeggini o carrelli gonfi di acquisti superflui, non è che un polpettone di carne spenzolante nella gabbia delle tigri". Per concludere, Ceronetti, alludendo alle prossime elezioni in Francia dice che lui voterebbe senz'altro Nicolas Sarkozy pur non conoscendolo a fondo: "Mi pare però che abbia manifestato l'intenzione di contenere le ondate migratorie che portano asiatizzazione e periferie incurabili, ghetti, paure. Anche su questa smisurata sfida l'Europa UE è una statua di Arpocrate priva di mani. Che suoni la diana mattutina e il gallo canti nei cortili dell'Eliseo di Parigi". (Gericus/La Stampa)

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