giovedì 19 aprile 2007
OLIMPIADI IN VALLE? SI, GRAZIE (1989)
E' la Vallée il candidato ufficiale per i Giochi invernali del 1998. "Adesso aspettiamo che Andreotti ci fissi un appuntamento. A ogni buon conto, il presidente Rollandin ed io abbiamo già le valige pronte". Renato Faval, assessore regionale al Turismo, sta perlando con Roma. E' raggiante, ma non si tradisce: "Per scaramanzia", mormora incrociando le dita. Ma come si comporterà il Cio (Comitato Olimpico Internazionale)? "Si esprimerà nel '93, quindi abbiamo tutto il tempo per organizzarci". L'assessore, comunque, si sente tranquillo: "La Vallée è attrezzata per accogliere manifestazioni sportive ad alto livello, quindi le Olimpiadi non ci spaventano anzi, sono per noi uno stimolo in più". E' un grande business quindi, un occasione irripetibile, che come dice il presidente degli albergatori Alberto Damietto, "potrebbe essere la consacrazione definitiva della Valle d'Aosta". Ne è convinto anche Cesare Cometto, presidente dell'Associane industriali: "Le Olimpiadi possono mettere in moto un meccanismo per il lancio definitivo della Valle nel mondo del turismo e garantire benefici a tutte le nostre aziende, all'intera economia". Intanto la carta d'identità della Valle si commenta da sola; 30 centri turistici, 509 alberghi per un complesso di circa 20 mila 700 posti letto, 55 campeggi, 12 aziende agrituristiche, 88 rifugi alpini. E lo sci? 1000 chilometri di piste, 700 per la discesa e il rimanente per il fondo. L'ultima parola adesso spetta al governo, ma in proposito non dovrebbero esserci dubbi: "In più occasioni, Roma ha fatto capire che ci darà una mano". (La Stampa)
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