martedì 3 aprile 2007
IN VENDITA 'ARIA' DELLA VALLE d'AOSTA (1988)
AOSTA - La chiedono nei negozi, tanto che qualche negoziante ha pensato ad una presa in giro da parte dei turisti. Ma non è uno scherzo, poichè anni fa si commerciavano davvero scatolette simili a quelle che oggi contengono carne, con dentro...niente, ovvero aria. Alte otto centimetri con cinque di diametro, queste scatolette ormai scomparse, -e che si vendevano al prezzo di duemila lire- riportavano intorno l'immagine del Cervino, e si dice -a dare ascolto al proprietario della tabaccheria e articoli per souvenir Bonanomi di piazza Chanoux- "che andavano a ruba". Una trovata...furbesca, poichè la ditta che le confezionava non era nostrana, ma bensì di Bolzano. E l'aria di quale montagna era a questo punto? La legge oggi prevede che tutto ciò che è in un contenitore sia specificato sull'etichetta per renderne edotto il consumatore. Ma come si può analizzare l'aria per sapere se appartiene ad una località della Valle d'Aosta o di Bolzano? Un idea geniale dunque, abbandonata però -come sostiene la ditta in questione- perchè non c'era un buon ritorno economico. Ora però sono i turisti giapponesi a rilanciare il 'gadget'. Affiancheremo alla Fontina anche la nostra "aria in scatola"? (La Stampa)
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