PERUGIA - Dopo oltre undici ore di camera di consiglio, le decisioni di Paolo Micheli, gup di Perugia sono di condanna: 30 anni per l'ivoriano Rudy Hermann Guede, per il momento ritenuto essere l'assassino di Meredith Kercher, la giovane studentessa inglese uccisa nel capoluogo umbro nella notte tra il primo e il due novembre dell'anno scorso. Nella sentenza emessa, c'è pure un risarcimento di sette milioni di euro da devolvere in parti diverse ai genitori di Mez, sorella e fratello. Il 4 dicembre invece, prima udienza per gli altri due coimputati, l'italiano Raffaele Sollecito e la sua ex fidanzata, l'americana Amanda Knox. Pesante è l'accusa nei loro confronti, perché dovranno rispondere di omicidio volontario, e per Amanda, anche di calunnia aggravata nei confronti del congolese Patrick Lumumba, prima tirato in ballo dalla ragazza e poi scagionato. E la ricostruzione dei pm Giuliano Mignini e Manuela Comodi, vede i tre coinvolti in egual misura nel delitto, che secondo l'accusa, partì da un gioco sessuale non condiviso dalla vittima. Sempre secondo questa ricostruzione, Rudy quella tragica sera cercò di violentare Meredith -tanto che una traccia del suo Dna è stata rivelata da un tampone vaginale-, mentre quest'ultima veniva bloccata dai due uomini. A questo punto entra in scena Amanda, la quale secondo i due pm, è colei che vibrò la coltellata fatale al collo di Mez. Una tesi nettamente rigettata dai difensori di Amanda, i quali sostengono invece che "uno solo è stato l'assassino, e che questi è un uomo robusto tanto da immobilizzare la vittima in posizione supina, per poi ucciderla con un colpo di coltello". Ma si ritorna anche al ladro entrato dalla finestra, e questa teoria la portano avanti i difensori di Raffaele Sollecito, Giulia Bongiorno, Luca Maori e Marco Brusco. Un ladro che scoperto in flagrante dalla Kercher, uccide senza pietà per poi sparire da dove era entrato. A supporto di questa "verità", un frammento di vetro della finestra rimasto incastrato nella suola di una scarpa e che ha lasciato infatti un segno a Y in una delle impronte insanguinate scoperte dalla Scientifica. Di parere completamente opposto, i legali di Hermann Guede, i quali insistono che i responsabili dell'assassinio di Meredith Kercher non sono altri che la coppia Raffaele e Amanda, perché Rudy, quella sera, non partecipò al delitto essendo in bagno. Oltre a ciò, sempre per i difensori dell'ivoriano, Meredith non subì nessuna violenza. Tre verità per un solo delitto dunque, una prima conferma e una domanda che ancora attenda una riasposta: perché tre giovani 'normali' si sono tramutati in un attimo in tre spietati assassini? (Gericus)
[foto Rudy, Amanda e Raffaele]
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