lunedì 13 ottobre 2008

NIENTE CRISI SULLA STRADA...

MILANO - Altro che vittime di pimps (magnaccia) o negrieri! La strada? E' un business che non teme crisi né svalutazioni di mercato. Ce lo conferma una certa Lorena, prostituta con 30 anni di marciapiede: "Ho comprato otto appartamenti, ho sistemato i miei figli e ho un bel gruzzolo in banca con tanti zeri". Mica scema la tipa, e come se avesse scalato una carriera imprenditoriale, racconta pure ai giornalisti del Corriere come ha cominciato. Di certo, agli esordi, deve essere stata una bella ragazza, e dal momento che ogni capufficio che si rispetti, ci tenti con le segretarie, questa "opportunità" capitò anche a lei, semplice impiegata a un milione al mese. Gambe lunghe, occhi verdi e capelli corvini che le scendevano fin sulle spalle, Lorena così ricevette la sua prima "proposta indecente", con l'aggiunta che se avesse accettato, avrebbe ricevuto anche "un bel regalo". Risate di circostanza e gentili rifiuti da parte di Lorena, poi, un giorno, la "folgorazione": "Ci vengo se mi dai un milione". E così, un po' per gioco un po' per sfida, la donna si ritrovò in una camera d'albergo della città durante la pausa di pranzo: "Mi diede 700 mila lire e non la cifra che avevo chiesto io". Beh, dato che in mezzora aveva "guadagnato" quasi ciò che metteva insieme in un mese di onesto lavoro, fece due conti e le sembrò logico... cambiare professione. Prima del grande passo però, un paio di "prove" al sabato e alla domenica, che le bastarono a mettersi in tasca 2 milioni e 600 mila lire. Furono sufficienti per prendere la decisione. Mollò il lavoro "e mi mollò anche mio marito", restando sola con due figli piccoli da portare avanti. La parte economica certo non la spaventava, perché quei 25/30 clienti al giorno a 100 mila lire a prestazione "bastavano e avanzavano". Trent'anni di questo ritmo, con l'età che galoppa e la bellezza che sfiorisce, i rischi delle notti milanesi e per ultimo, la concorrenza delle migliaia di prostitute straniere, che però, con un moto d'orgoglio, Lorena mette subito in chiaro: "Se scendessi ancora in strada, sono certa che avrei sempre i miei clienti, magari anche quelli che ho visto crescere". Oggi, Lorena non rimpiange niente del suo passato, anzi, è ben felice di quello che ha fatto, perché grazie al marciapiede, dice, "ho una figlia laureata di 26 anni e un figlio di 33 esperto in computer, e soprattutto, quello che più conta, non hanno mai saputo niente del mio passato". (Gericus)

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