giovedì 16 ottobre 2008

BEATLES: C'ERA UNA VOLTA...

Per i più incalliti fans dei Beatles, il mito potrebbe essere arrivato alla fine, se anche il quieto, simpatico, il non divo per eccellenza Ringo Starr, (foto) si è sentito in dovere di dire: "Non scrivetemi più. Ho altro da fare e non ho tempo per rispondere a tutte le lettere che quotidianamente mi arrivano. Pertanto, dal 20 di ottobre, le lettere che mi arriveranno saranno tutte cestinate". Ma come?! Il meno talentuoso ma simpatico personaggio dei "Fab Four", sbatte la porta in faccia ai suoi sostenitori, dicendo pressapoco "basta, mi avete rotto le scatole"? Altri tempi, quando meno ricchi e meno tronfi, i fans in delirio del quartetto di Liverpool venivano adulati e coltivati, omaggiati e soprattutto 'spremuti' attraverso cofanetti raccolta 'Hits', album e video, creando una cascata di milioni -in sterline!- da far paura a Paul Getty, il più ricco allora del pianeta. Del resto, il buon John Lennon già aveva iniziato a 'picconare' il mito in tempi meno sospetti, quando assieme a Yoko Ono, colei che fece mettere la parola 'fine' al gruppo, diede di matto nella "sei giorni di sesso" in nome della pace mondiale. Lennon un uomo di pace dunque? Mah, a sentire ciò che si scrive nell'ultima sua biografia uscita in libreria in questi giorni, il leader dei Beatles nella vita di tutti i giorni era un despota, un cinico sia con le sue due mogli che con i due figli, e come se non bastasse, lui che aveva cantato la devozione alla donna, -Woman-, pretendeva sesso dove come e quando a suo completo piacimento, fosse stata consenziente la donna o meno. Ma allora "Woman is the nigger of the world" era solo una presa in giro? E le parole, i concetti d'amore che lui professava a piene mani, erano solo uno specchietto per le allodole? Su questo punto John Lennon però fu onesto. Ad un intruso scovato nel suo giardino di casa -che poi era un parco!- che gli chiedeva spiegazioni sulle parole di un suo successo, Lennon rispose: "Non prendere per verità assoluta ciò che dico nelle mie canzoni. Spesso le parole sono scelte perché hanno suono e metrica giusta per calzare una certa armonia, tutto lì...". Il grande Lennon dunque bluffava e oggi non c'è più, Paul McCartney ormai è solo un ricco finanziere, il mite George Harrisson è passato anche lui a miglior vita, e lui, Richard Starkey, l'anelluto Ringo, il "batterista che non è un granché però è un treno", ci sbatte la porta in faccia pronunciando di fatto un secco "fuck off", dimenticandosi di aver cantato -e contato!- "Money" per una vita, proprio grazie a noi... ... (Gericus)

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