martedì 14 ottobre 2008

NEL NOME DEL PADRE..

E' duro vivere nel nome del padre, e la recente scomparsa di Guillaume Depardieu, 37 anni, figlio del mostro sacro del cinema francese Gerard, ne è la conferma. Da sempre in conflitto con quell'ingombrante cognome, Guillame non aveva certo vissuto una vita tranquilla, tanto da diventare ben presto un ribelle per scelta, sicuramente per sfuggire dall'umiliante posizione di "figlio di...". Amante della rissa, gran bevitore e non ultimo, consumatore di sostanze stupefacenti, -nel 2003 era finito dietro le sbarre-, Guillaume aveva cercato però di seguire le orme paterne nel mondo del cinema, ottenendo tra l'altro un discreto successo. Una vita però vissuta di fretta, alla James Dean, tanto che come l'icona del cinema americano, anche lui amava motori e velocità, tanto da sfiorare la morte in un incidente accadutogli nell'ottobre del '95, quando con la moto si schiantò correndo come un matto. Riuscì a cavarsela perdendo una gamba, mai guarita dall'incidente e aggredita dalla cancrena. Una vita in conflitto col nome e con la sorte, ma soprattutto col padre, mai perdonato per aver divorziato da sua madre, Elizabeth, attrice pure lei, che rinunciò alla carriere per stare vicino al figlio nei momenti dell'incidente. Il cinema sembrava appagarlo, e a detta di molti critici, Guillaume avrebbe potuto avere un futuro di successo, dopo essersi messo in luce nel suo primo ruolo importante nel film "Tutte le mattine del mondo" di Alain Corneau, recitando per la prima volta accanto al padre. Strafottente e duro, ad un giornalista che gli chiedeva perché avesse accettato di fare un film con la guerra, rispose semplicemente "perché nel titolo c'è la parola 'guerra'". Pur se la sua guerra personale fosse contro il padre, recentemente sembra che le cose stessero in qualche modo cambiando, tanto che in un altra intervista/confessione, era riuscito a pronunciare "papà, je t'aime". Il suo viaggio è terminato ieri notte all'ospedale Garches di Parigi, stroncato da una polmonite fulminante, un virus forse contratto in Romania durante le riprese di "De la guerre". L'ultima guerra appunto della sua vita. (Gericus)
[foto: Guillaume col padre Gerard]

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