mercoledì 29 ottobre 2008

IGNORANTI IN CATTEDRA

Un altra picconata alla nostra cultura, alla nostra storia. Un altro gradino sceso nell'imbecillità "italiota" di quei personaggi molto "politicamente corretti" e che proprio per questo, andrebbero presi a calci nei denti e buttati fuori dalle istituzioni, tanto pavidi e controproducenti sono. Lo spunto per una riflessione simile arriva da Villafranca Padovana (Veneto), dove gli insegnanti (sic!) di scuola elementare e media hanno deciso di non portare i loro allievi alla commemorazione del 4 novembre, festa della vittoria , e soprattutto, delle vittime. Motivo? "La scuola deve tutelare le minoranze". A quali minoranze si riferiscono queste "anime belle"? A quelle dei 'cicciottelli'? Dei 'rossi di capelli'? Degli orfanelli? Mannò! Dal momento che fa trend ed è molto 'radical chic', le nostre -si fa per dire- "candid souls" si riferiscono naturalmente agli immigrati, che "poverini", potrebbero offendersi a partecipare ad un qualcosa "tutto italiano", e sentirsi, di conseguenza, a disagio. Per evitare tutto ciò quindi, niente partecipazione all'alzabandiera e all'Inno di Mameli cantato in coro e con la mano sul cuore. Tafazzi dunque che si martella ancora più che mai i... testicoli, dimenticando, questi "pseudo-insegnanti", che se sono liberi -anche di dire stronz...-, lo devono a quei 3 milioni e 760 mila soldati italiani che nella Grande guerra, resistettero ai nemici in trincea, e guardacaso, fino al 4 novembre, giorno della vittoria, data che appunto viene commemorata ogni anno. Memoria collettiva rinnegata, annullamento del nostro passato, del sacrificio dei nostri morti, tutto, grazie all'assurdità di un manipolo di insegnanti da strapazzo. Ma è tanto difficile toglierli dal loro incarico una volta per tutte? Qui non si insegna, si disfa la storia, si vanifica un passato, e la storia insegna che dove in una società non c'è passato, non ci sarà nemmeno un futuro. (Gericus)

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